La Plastic Ono Band rappresenta uno dei capitoli più affascinanti e controversi nella storia del rock, intrecciando la carriera solista di John Lennon con la sua relazione artistica e personale con Yoko Ono.
La storia concettuale della Plastic Ono Band inizia nel 1968, durante gli ultimi anni dei Beatles, quando John Lennon e Yoko Ono cercavano nuovi modi per esprimere la loro creatività al di fuori dei confini della famosa band di Liverpool.
L’idea della band nacque come un concetto fluido, un “contenitore” per progetti musicali che potevano includere chiunque fosse disponibile al momento. Il nome stesso rifletteva questa flessibilità: “plastic” suggeriva malleabilità, mentre “ono” era un omaggio a Yoko. La band non aveva una formazione fissa, ma ruotava attorno al nucleo centrale composto da Lennon e Ono.
Il debutto ufficiale della band avvenne nel 1969 con il singolo “Give Peace a Chance”, registrato durante il famoso “bed-in” di Lennon e Ono a Montreal. Questa canzone, divenuta poi un inno pacifista, fu registrata in una stanza d’albergo con la partecipazione di numerosi amici e visitatori, incarnando perfettamente lo spirito inclusivo e spontaneo del progetto.
Poco dopo, la band fece la sua prima apparizione dal vivo al Toronto Rock and Roll Revival festival nel settembre 1969. Per l’occasione, Lennon assemblò rapidamente una formazione che includeva Eric Clapton alla chitarra, Klaus Voormann al basso e Alan White alla batteria. Questa performance, energica e improvvisata, fu poi pubblicata come album live “Live Peace in Toronto 1969“.
Il 1970 vide l’uscita di due album fondamentali
“John Lennon/Plastic Ono Band” e “Yoko Ono/Plastic Ono Band“. L’album di Lennon, in particolare, è considerato uno dei suoi lavori più potenti e personali, caratterizzato da un suono crudo e testi introspettivi che riflettevano il suo percorso di terapia primaria. Brani come “Mother” e “God” mostravano un John Lennon vulnerabile e diretto come mai prima.
Negli anni successivi la band continuò a essere il veicolo principale per le pubblicazioni di Lennon e Ono, sia insieme che separatamente. Album come “Imagine” (1971) di John Lennon e “Fly” (1971) di Yoko Ono furono pubblicati sotto l’egida della Plastic Ono Band, pur presentando sonorità e approcci molto diversi tra loro.
La formazione della band continuò a evolversi nel corso degli anni, con musicisti di alto profilo che si alternavano nelle registrazioni e nelle rare esibizioni dal vivo. Tra questi figuravano George Harrison, Ringo Starr, Billy Preston e membri della Elephant’s Memory Band.
Il concetto della Plastic Ono Band fu temporaneamente messo da parte durante il “lost weekend” di Lennon a metà degli anni ’70, ma fu ripreso nel 1980 con l’album “Double Fantasy“, una collaborazione tra Lennon e Ono che segnò il ritorno di entrambi sulla scena musicale dopo un lungo periodo di silenzio.
L’assassinio di John Lennon (nel dicembre 1980) pose fine a questa rinascita
Tuttavia, l’eredità della band è sopravvissuta attraverso il lavoro continuativo di Yoko Ono. Nel 2009 la donna ha rivitalizzato il concetto formando la Yoko Ono Plastic Ono Band con suo figlio Sean Lennon, pubblicando nuovi album e realizzando tournée che celebrano lo spirito originale del progetto.
La Plastic Ono Band rimane un simbolo di sperimentazione artistica, libertà creativa e attivismo sociale nel rock
Il suo approccio fluido alla formazione e la sua volontà di sfidare le convenzioni musicali hanno influenzato numerosi artisti nelle generazioni successive, dimostrando che una band può essere più di un semplice gruppo di musicisti: può essere un’idea, un movimento, una filosofia.
Album di inediti della Plastic Ono Band
- Unfinished Music No.1 – Two Virgins, (1968)
- Unfinished Music No.2 – Life with the Lions, (1969)
- John Lennon/Plastic Ono Band, (1970)
- Yoko Ono/Plastic Ono Band, (1970)
- Imagine (1971)
- Some Time in New York City, (1972)
- Feeling the Space, (1973)
Raccolte
- Shaved Fish, (1975)
Album dal vivo
- Live Peace in Toronto 1969, (1969)