Musica

The Rokes: i ragazzi che portarono la swinging London in Italia

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La band inglese The Rokes

La storia dei The Rokes è un affascinante viaggio attraverso gli anni ’60 italiani, un’epoca di grande fermento musicale e culturale. Questa band, formata da quattro giovani musicisti inglesi, ha segnato profondamente il panorama del beat italiano, diventando una delle formazioni più amate del periodo.

I The Rokes nacquero a Londra nel 1963 per iniziativa di Shel Shapiro, un talentuoso cantante e chitarrista di origine americana. Insieme a lui, la band era composta da Johnny Charlton alla chitarra, Bobby Posner al basso e Mike Shepstone alla batteria. Inizialmente, il gruppo si esibiva nei club londinesi, suonando cover di brani rock e R&B. Tuttavia, il destino aveva in serbo per loro un futuro inaspettato in Italia.

Nel 1963 i The Rokes furono notati da un impresario italiano che li invitò a esibirsi in Italia

Ciò che doveva essere una breve tournée si trasformò in un soggiorno permanente. I quattro musicisti si trasferirono a Roma, dove iniziarono a costruire la loro carriera italiana. Il loro sound fresco e internazionale, unito al fascino “british” dei componenti, conquistò rapidamente il pubblico italiano. I The Rokes debuttarono discograficamente in Italia nel 1964 con il singolo “Shake, Rattle and Roll“, ma fu con “Piangi con me“, versione italiana di “A Hard Day’s Night” dei Beatles, che ottennero il loro primo grande successo. Da quel momento, la band iniziò a scalare le classifiche italiane, diventando uno dei gruppi di punta del beat italiano.

Il 1966 fu l’anno della consacrazione per i The Rokes

Parteciparono al Festival di Sanremo con “C’è una strana espressione nei tuoi occhi“, in coppia con Lucio Dalla, ottenendo un notevole successo. Nello stesso anno, pubblicarono alcuni dei loro brani più celebri, come “È la pioggia che va” e “Che colpa abbiamo noi“, canzoni che divennero veri e propri inni generazionali.

I The Rokes si distinsero non solo per le loro melodie orecchiabili e i ritmi coinvolgenti, ma anche per i testi delle loro canzoni, spesso scritti da Mogol. Questi brani affrontavano tematiche sociali e sentimentali con una sensibilità nuova per l’epoca, riuscendo a catturare lo spirito di cambiamento e di ribellione tipico degli anni ’60.

La band continuò a mietere successi fino al 1970, anno in cui decisero di sciogliersi al culmine della loro popolarità

La decisione fu motivata dalla volontà di evitare il declino artistico e dalla crescente pressione mediatica. L’ultimo concerto dei The Rokes si tenne a Viareggio il 30 settembre 1970, segnando la fine di un’era per la musica italiana. Dopo lo scioglimento, i membri della band intrapresero carriere soliste con alterne fortune. Shel Shapiro, in particolare, continuò a lavorare nel mondo della musica come produttore e autore, collaborando con numerosi artisti italiani di spicco.

La band ha contribuito a modernizzare il sound della musica leggera italiana, introducendo elementi rock e beat che hanno influenzato numerosi artisti successivi. Le loro canzoni continuano ad essere amate e ricordate, testimonianza di un’epoca d’oro della musica italiana.

Formazione

  • Norman David Shapiro detto “Shel”: voce, chitarre
  • Robert Posner detto “Bobby”: voce, basso
  • Johnny Charlton: chitarra solista
  • Mike Shepstone: voce, batteria

— Onda Musicale

Tags: Lucio Dalla/Shel Shapiro
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