Billy Preston, noto anche come il “quinto Beatles“, è stato uno dei musicisti più influenti e versatili della sua generazione.
Nato a Houston (Texas) il 2 settembre 1946, Billy Preston (al secolo William Everett Preston) mostrò un talento precoce per la musica, iniziando a suonare l’organo all’età di tre anni. La sua famiglia si trasferì a Los Angeles quando era ancora giovane, e fu lì che la sua carriera musicale prese il volo.
Fin da bambino Billy Preston si esibì in tournée con artisti gospel di fama mondiale come Mahalia Jackson e James Cleveland. A soli 10 anni apparve in un film con Nat King Cole interpretando un giovane W.C. Handy. Questa esposizione precoce al mondo dello spettacolo gettò le basi per la sua futura carriera di successo.
L’inizio di collaborazioni prestigiose
Negli anni ’60 Billy Preston iniziò a farsi un nome come session musician, collaborando con artisti del calibro di Little Richard e Ray Charles. Fu durante questo periodo che incontrò i Beatles a Amburgo, in Germania, dove si esibiva con Little Richard. Questo incontro casuale avrebbe avuto un impatto significativo sulla sua carriera futura.
Infatti, nel 1969 Billy Preston fu invitato dai Beatles a partecipare alle sessioni di registrazione dell’album “Let It Be“. Il suo contributo fu così significativo che la band gli attribuì il singolo “Get Back” come “The Beatles with Billy Preston“. Questa collaborazione gli valse il soprannome di “Quinto Beatle“, un titolo che pochi altri musicisti possono vantare. (fra i quali George Martin, Pete Best, Stuart Sutcliff, Brian Epstein)
Dopo lo scioglimento dei Beatles, Billy continuò a collaborare con i singoli membri della band, in particolare con George Harrison e Ringo Starr. Partecipò al leggendario “Concert for Bangladesh” organizzato da Harrison e contribuì a numerosi album solisti degli ex Beatles.
La carriera solista di Preston decollò negli anni ’70
Pubblicò una serie di album di successo e hit singole, tra cui “Outa-Space“, che gli valse un Grammy Award, e “Will It Go Round in Circles“, che raggiunse la vetta delle classifiche. La sua abilità al pianoforte e all’organo, combinata con la sua voce potente e il suo carisma sul palco, lo resero uno degli artisti più ricercati dell’epoca.
Billy Preston collaborò con numerose altre leggende della musica nel corso della sua carriera, tra cui i Rolling Stones, Aretha Franklin, Bob Dylan e Sly & the Family Stone. La sua versatilità gli permise di spaziare tra generi diversi, dal rock al soul, dal funk al gospel.
Nonostante il successo professionale, la vita personale di Billy Preston fu spesso turbolenta
Lottò contro la dipendenza da droghe e alcol per gran parte della sua vita adulta e ebbe problemi legali che lo portarono a trascorrere del tempo in prigione negli anni ’90. Tuttavia, riuscì a superare queste difficoltà e continuò a fare musica fino agli ultimi anni della sua vita.
Morì il 6 giugno 2006 a Scottsdale (Arizona) a causa di complicazioni legate a un’ipertensione maligna che aveva causato insufficienza renale e altri problemi di salute. Aveva solo 59 anni. La sua morte fu una grande perdita per il mondo della musica, ma il suo lascito continua a vivere attraverso le sue registrazioni e l’influenza che ha avuto su generazioni di musicisti.
Billy Preston rimane una figura iconica nella storia della musica popolare, ricordato non solo per il suo straordinario talento musicale, ma anche per il suo spirito collaborativo e la sua capacità di attraversare confini musicali e culturali. La sua storia è quella di un bambino prodigio diventato leggenda.