L’esperienza dei Blackmore’s Night rappresenta una svolta significativa nella carriera di Ritchie Blackmore, segnando un allontanamento radicale dal suo passato nell’hard rock e nell’heavy metal. Questo progetto, nato nel 1997, è una collaborazione tra Blackmore e la sua compagna di vita e artistica, Candice Night.
I Blackmore’s Night nascono dal profondo interesse di Ritchie per la musica rinascimentale e medievale, un amore che covava da tempo ma che non aveva potuto esplorare pienamente nei suoi progetti precedenti. Questa nuova avventura musicale permise a Blackmore di fondere le sue radici rock con influenze folk, celtiche e rinascimentali, creando un sound unico e affascinante.
Il debutto dei Blackmore’s Night avvenne con l’album “Shadow of the Moon” nel 1997
Questo lavoro sorprese molti fan di Blackmore, abituati ai suoi potenti riff di chitarra elettrica. Invece, si trovarono ad ascoltare delicate melodie acustiche, accompagnate dalla voce eterea di Candice Night. L’album mescolava sapientemente elementi di musica antica con tocchi di rock moderno, creando un ponte tra passato e presente.
Nei loro concerti, i Blackmore’s Night creano un’atmosfera che trasporta il pubblico in un’altra epoca. Gli spettacoli sono spesso ambientati in castelli, chiese antiche o luoghi storici, con la band che si esibisce in costumi d’epoca. Ritchie stesso abbandona la sua iconica Fender Stratocaster per strumenti più tradizionali come la chitarra acustica, il mandolino e persino la ghironda.

Il repertorio della band include sia composizioni originali che riarrangiamenti di brani tradizionali
Molte delle loro canzoni si ispirano a leggende e storie medievali, creando un’atmosfera quasi fiabesca. Allo stesso tempo, Blackmore non dimentica completamente il suo passato rock, occasionalmente inserendo nei concerti versioni acustiche di classici dei Deep Purple o dei Rainbow.
Nel corso degli anni, i Blackmore’s Night hanno pubblicato numerosi album, tra cui “Under a Violet Moon” (1999), “Fires at Midnight” (2001), e più recentemente “Nature’s Light” (2021). Ogni album ha visto un’evoluzione del loro sound, con l’incorporazione di nuovi strumenti e influenze musicali, pur mantenendo sempre quel nucleo di musica rinascimentale e folk che caratterizza il progetto.
Un aspetto interessante dei Blackmore’s Night è come hanno saputo creare una comunità di fan dedicati, molto diversa da quella tipica del rock. I loro concerti attirano un pubblico variegato, dai vecchi fan di Blackmore curiosi di scoprire questa sua nuova incarnazione, agli appassionati di musica folk e rinascimentale.
Per Ritchie Blackmore, i Blackmore’s Night rappresentano non solo un cambio di stile musicale, ma anche un approccio diverso alla vita da musicista. Lontano dalle grandi arene e dal frastuono del rock, questo progetto gli ha permesso di esplorare una dimensione più intima e personale della musica. Nonostante lo scetticismo iniziale di alcuni critici e fan, i Blackmore’s Night hanno dimostrato di essere un progetto duraturo e di successo. Hanno costruito una solida base di estimatori in tutto il mondo, particolarmente in Europa, dove la loro musica risuona con le tradizioni locali.
L’esperienza dei Blackmore’s Night ha anche influenzato il modo in cui Ritchie si rapporta con la sua eredità rock
Quando – occasionalmente – ritorna a suonare con formazioni rock (come nelle recenti reunion dei Rainbow), Blackmore porta con sé una nuova sensibilità musicale, arricchendo il suo stile chitarristico con le sfumature e la delicatezza apprese nel suo viaggio nella musica folk.
In conclusione, i Blackmore’s Night rappresentano non solo un nuovo capitolo nella carriera di Ritchie Blackmore, ma un vero e proprio rinascimento artistico. Questo progetto ha permesso ad uno dei più influenti chitarristi rock di reinventarsi completamente, dimostrando che la vera essenza di un artista risiede nella sua capacità di evolversi e seguire la propria passione musicale, indipendentemente dalle aspettative del pubblico o dell’industria.