The National sono una band indie rock americana che ha saputo conquistare un posto di rilievo nella scena musicale contemporanea grazie al suo sound distintivo e ai testi introspettivi.
La storia del gruppo ha inizio a Cincinnati (Ohio), dove i membri fondatori si sono conosciuti e hanno mosso i primi passi nel mondo della musica. La band si è formata ufficialmente nel 1999 a Brooklyn, New York, quando i fratelli Aaron e Bryce Dessner si sono uniti ai fratelli Scott e Bryan Devendorf e al cantante Matt Berninger. Fin dall’inizio, The National hanno dimostrato una propensione per la sperimentazione sonora e la profondità lirica che li avrebbe caratterizzati negli anni a venire.
Il loro primo album omonimo, “The National“, è stato pubblicato nel 2001, seguito da “Sad Songs for Dirty Lovers” nel 2003. Questi primi lavori hanno gettato le basi per il loro stile musicale, caratterizzato da arrangiamenti ricchi e stratificati e dalla voce baritonale e malinconica di Berninger.
La svolta per la band è arrivata nel 2005 con l’uscita di “Alligator“, un album che ha attirato l’attenzione della critica e ha ampliato significativamente la loro base di fan. Le canzoni di questo disco, come “Mr. November” e “Abel“, hanno mostrato una maggiore intensità e un’energia più rock rispetto ai lavori precedenti.
Il successo è continuato con “Boxer” nel 2007, un album che ha consolidato la reputazione dei The National come una delle band più interessanti e innovative della scena indie. Brani come “Fake Empire” e “Apartment Story” hanno dimostrato la loro capacità di creare atmosfere coinvolgenti e testi che risuonano con le esperienze di vita quotidiana.
Con l’uscita di “High Violet” nel 2010, The National hanno raggiunto nuove vette di popolarità e acclamazione critica
L’album ha debuttato al terzo posto nella Billboard 200 e ha prodotto singoli di successo come “Bloodbuzz Ohio“. Il sound della band si è evoluto, diventando più ampio e orchestrale, pur mantenendo l’intensità emotiva che li ha sempre contraddistinti. Negli anni successivi hanno continuato a sperimentare e a espandere i propri orizzonti musicali. “Trouble Will Find Me” (2013) e “Sleep Well Beast” (2017) hanno visto la band esplorare nuove direzioni sonore, incorporando elementi elettronici e strutture più complesse nelle loro composizioni.
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Nel 2019 la band ha pubblicato “I Am Easy to Find”, un album accompagnato da un cortometraggio diretto da Mike Mills
Questo progetto ha visto la collaborazione con diverse voci femminili, aggiungendo una nuova dimensione al loro sound caratteristico. Oltre alla loro produzione musicale, The National si sono distinti per il loro impegno in cause sociali e politiche. I membri della band hanno partecipato attivamente a campagne elettorali e hanno organizzato concerti di beneficenza per varie cause.
Nel corso degli anni, The National ha dimostrato una notevole longevità e una costante evoluzione artistica. La loro capacità di reinventarsi mantenendo un’identità sonora riconoscibile li ha resi una delle band più rispettate e influenti del panorama rock alternativo contemporaneo.
Il nome del sito della band è americanmary.com come la quarta traccia del loro primo album
Alla domanda su come mai il gruppo non abbia mai cambiato dominio, Matt Berninger dice che “È tratto da una canzone del nostro primo disco. Non abbiamo mai pensato di cambiare il nome (del sito) altrimenti lo avremmo fatto“.
Album in studio
- 2001 – The National
- 2003 – Sad Songs for Dirty Lovers
- 2005 – Alligator
- 2007 – Boxer
- 2010 – High Violet
- 2013 – Trouble Will Find Me
- 2017 – Sleep Well Beast
- 2019 – I Am Easy to Find
- 2023 – First Two Pages of Frankenstein
- 2023 – Laugh Track