Musica

Erja Lyytinen: la regina del blues finlandese

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Erja Lyytinen è una delle musiciste più apprezzate e riconosciute sulla scena del blues contemporaneo.

Nata il 7 luglio 1976 a Kuopio (Finlandia), Erja Lyytinen è cresciuta in una famiglia profondamente immersa nella musica. I suoi genitori, entrambi appassionati musicisti, le trasmisero l’amore per il blues e il folk fin dalla giovane età. Erja iniziò a suonare la chitarra all’età di 15 anni, ispirata da artisti blues americani come Elmore James e Son House, ma anche dal rock di Jimi Hendrix e Carlos Santana.

Il suo viaggio musicale è stato segnato da un’educazione formale alla musica

Ha studiato al Conservatorio di Kuopio e successivamente alla prestigiosa Pop & Jazz Conservatory di Helsinki, dove ha perfezionato le sue capacità tecniche e stilistiche. Ma fu durante un soggiorno di studio in Danimarca che Erja iniziò ad esplorare il blues in maniera più approfondita, immergendosi nella tradizione del Delta Blues e ampliando i suoi orizzonti artistici.

Il debutto discografico di Erja avvenne nel 2002 con l’album Attention!, ma è stato il suo secondo album, Wildflower (2003), a mettere in evidenza il suo talento come chitarrista e cantante blues. Con una voce potente e una chitarra slide affilata, Erja Lyytinen iniziò a guadagnare una crescente attenzione nel panorama musicale europeo. Tuttavia, fu nel 2005 che la sua carriera prese una svolta decisiva, quando firmò un contratto con la prestigiosa etichetta tedesca Ruf Records, che lanciò la sua carriera internazionale.

Nel 2006 partecipò al progetto Blues Caravan, una serie di tour promossi dalla Ruf Records che coinvolgeva giovani artisti emergenti

Questa esperienza le permise di condividere il palco con musicisti di fama mondiale e di consolidare il suo status di virtuosa del blues. Lo stesso anno pubblicò Dreamland Blues, un album che ricevette ampi consensi sia dalla critica che dal pubblico. Questo lavoro presentava una fusione originale di blues tradizionale e moderni elementi rock, mettendo in mostra la sua versatilità come compositrice e interprete.

Con il passare degli anni, Erja Lyytinen ha continuato a evolversi e a sperimentare con il suo stile

Il suo album del 2010, Voracious Love, dimostrò un ulteriore sviluppo artistico, con l’introduzione di suoni più audaci e arrangiamenti complessi. Parallelamente, ha intensificato la sua presenza sui palchi internazionali, esibendosi in alcuni dei festival di blues più importanti del mondo e guadagnando una vasta base di fan.

Uno dei momenti più significativi della sua carriera è stato il 2014, quando ha pubblicato The Sky is Crying, un tributo al leggendario chitarrista Elmore James, uno dei suoi principali riferimenti musicali. L’album ha cementato la sua reputazione come una delle migliori chitarriste slide in attività, guadagnandole paragoni con figure come Bonnie Raitt e Susan Tedeschi. Il disco, profondamente radicato nel blues tradizionale, ha ricevuto ottime recensioni a livello internazionale e ha rafforzato il suo legame con il pubblico appassionato di blues.

Un’altra pietra miliare nella sua carriera è stata l’uscita di Stolen Hearts nel 2017

Questo album ha segnato una svolta personale e professionale per Lyytinen, con testi più introspettivi e una produzione raffinata. È stato registrato in parte presso i leggendari studi di registrazione inglesi di Chris Kimsey, produttore storico dei Rolling Stones. L’album ha mostrato una Erja più matura, con un mix ben equilibrato tra blues, soul e rock, confermando la sua abilità non solo come chitarrista virtuosa, ma anche come cantautrice sensibile e riflessiva.

Nel 2019 Erja Lyytinen è stata insignita del prestigioso premio “European Blues Awards” come miglior chitarrista

Un riconoscimento che ha consolidato ulteriormente la sua posizione tra i grandi nomi del blues contemporaneo. La sua carriera continua a essere in costante ascesa, grazie anche alla pubblicazione di album come Another World (2019), che esplora tematiche attuali e propone un sound moderno e audace, sempre radicato nella tradizione blues.

Un’intensa attività live

Ha suonato in tournée in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Asia, diventando una delle figure di spicco del blues a livello globale. Nonostante il grande successo internazionale, Erja Lyytinen ha mantenuto un forte legame con le sue radici finlandesi, portando il blues, un genere tradizionalmente americano, in una nuova direzione attraverso la sua prospettiva unica.

Una delle caratteristiche che distinguono Erja Lyytinen è la sua costante voglia di innovare e di sperimentare. Pur essendo profondamente radicata nel blues tradizionale, ha sempre cercato di ampliare i confini del genere, incorporando elementi di rock, jazz e funk. La sua abilità tecnica sulla chitarra, in particolare con la slide, è ampiamente riconosciuta come una delle migliori nel panorama contemporaneo.

La capacità che ha di fondere la tradizione con l’innovazione, unita a un impegno costante nel perfezionare la sua arte, ha reso Erja Lyytinen una delle voci più originali e potenti nel panorama musicale odierno. La sua carriera continua a prosperare, con nuovi progetti musicali e collaborazioni che espandono il suo repertorio e la portano verso nuovi orizzonti artistici.

— Onda Musicale

Tags: The Rolling Stones/Blues/Bonnie Raitt/Susan Tedeschi
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