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Mad Season: la superband che ha sfidato i demoni del grunge

Mad Season

I Mad Season furono una superband emersa dalla vibrante scena musicale di Seattle nei primi anni ’90, rappresentando un capitolo unico e intenso nella storia del rock alternativo.

Formati nel 1994, la band Mad Season riuniva alcuni dei talenti più significativi del grunge e del rock alternativo dell’epoca: Layne Staley, voce degli Alice in Chains, Mike McCready, chitarrista dei Pearl Jam, Barrett Martin, batterista degli Screaming Trees e John Baker Saunders, bassista blues proveniente dalla scena musicale di Minneapolis.

La genesi dei Mad Season fu tanto casuale quanto carica di potenziale creativo

McCready e Saunders si incontrarono in una clinica di riabilitazione in Minnesota, dove entrambi stavano cercando di superare i propri problemi di dipendenza. Condividendo la passione per la musica e il desiderio di creare qualcosa di nuovo, decisero di formare una band al loro ritorno a Seattle. McCready coinvolse Martin, con cui aveva già collaborato, e successivamente invitò Staley a unirsi al progetto come cantante.

Lo stile musicale dei Mad Season era un amalgama unico delle influenze e delle esperienze dei suoi membri. Il sound della band fondeva elementi di grunge, blues, rock psichedelico e hard rock, creando un’atmosfera intensa e spesso cupa. La chitarra di McCready, nota per i suoi assoli espressivi nei Pearl Jam, assumeva qui toni più blues e sperimentali. La sezione ritmica di Martin e Saunders forniva una base solida e versatile, capace di passare da groove pesanti a momenti più introspettivi e atmosferici.

Fu la voce di Layne Staley a definire in gran parte il carattere distintivo dei Mad Season

Il suo stile vocale, già noto per la sua intensità emotiva con gli Alice in Chains, trovò nei Mad Season uno spazio per esplorare nuove sfumature. Le sue melodie tormentate e i testi introspettivi, che affrontavano temi come la dipendenza, l’isolamento e la ricerca di redenzione, davano alle canzoni una profondità e una vulnerabilità uniche.

Il loro unico album in studio, “Above“, pubblicato nel 1995, catturava perfettamente questa sinergia creativa. Brani come “River of Deceit“, “I Don’t Know Anything” e “Long Gone Day” mostravano la capacità della band di fondere momenti di introspezione quasi acustica con esplosioni di energia rock. L’album fu accolto positivamente dalla critica e dai fan, diventando rapidamente un classico cult del periodo post-grunge.

Nonostante il successo e il potenziale, la storia dei Mad Season fu breve

I problemi di dipendenza di alcuni membri, in particolare di Staley e Saunders, resero difficile mantenere attiva la band. Dopo alcuni concerti memorabili, tra cui un’esibizione live registrata per l’album “Live at the Moore“, il gruppo si sciolse di fatto nel 1996.

Tragicamente, sia Saunders che Staley morirono a causa delle loro dipendenze negli anni successivi, segnando la fine definitiva dei Mad Season. Nel 2012 i membri sopravvissuti McCready e Martin rivisitarono il materiale inedito della band, collaborando con Mark Lanegan per completare alcune canzoni rimaste incompiute, dando vita all’album “Above Deluxe Edition“.

Componenti

  • Layne Staley – voce, chitarra
  • Mike McCready – chitarra
  • John Baker Saunders  – basso
  • Barrett Martin – batteria

— Onda Musicale

Tags: Grunge, Alice in Chains, Layne Staley
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