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Sinedades: musica … senza età (intervista)

copertina del nuovo album omonimo dei sinedades

Dal 25 ottobre 2024 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in formato fisico “Sinedades”, il nuovo album dei SINEDADES per Blackcandy Produzioni.

L’album prende il nome dal duo musicale Sinedades ed è composto da 11 tracce interamente scritte, arrangiate, prodotte e mixate dagli stessi, Erika Boschi e Agustin Cornejo.

Un disco caratterizzato da suoni ispirati al tropicalismo brasiliano, ai ritmi latini e al gusto italiano che narra la visione di due giovani musicisti che amano un mondo che forse non esiste, ma che di sicuro sentono proprio. Un mondo fatto di incanto, poesia, danza, amori, drammi e amicizie.

Il lavoro, diretto dal duo, gode della preziosa partecipazione di più di venti musicisti, tra cui Nico Gori, Naomi Berrill, Joaquin Cornejo, Jeremías Cornejo, Nicolás Farruggia, Cico Messina, Giovanni Guidi, Franco Santarnecchi, Roberto Fabbriciani, Gianni Apicella, Matteo Scarpettini.

Il progetto è stato realizzato con il supporto tecnico e morale di Lorenzo Buzzigoli, proprietario insieme a Leonardo Giacomelli ed Emanuele Braca del GRS Studio, un bellissimo spazio dove la band ha avuto la possibilità di trascorrere lunghi mesi per cercare meticolosamente i suoni per loro ideali.

Commentano gli artisti a proposito del nuovo album:

 Questo disco è il riassunto di cinque anni della nostra vita. È un viaggio musicale, perché ripercorre i mondi che abbiamo amato come il Brasile degli anni ’70, il folklore argentino, gli arpeggi nordici di chitarra acustica, gli strumenti acustici, la musica popolare, i ritornelli semplici ma ricchi di vita, influenze jazz, lingua spagnola e il primo brano in italiano. Questo disco è anche un viaggio di ricerca, poiché abbiamo passato indimenticabili mesi a levigare in studio il suono che volevamo, artigianalmente. Cercando un suono pop ma vivo, acustico, suonato. Questo disco è anche un viaggio umano, perché i musicisti coinvolti sono più di 20, e con ciascuna abbiamo avuto un rapporto particolare di amicizia e stima reciproca.”

Li abbiamo intervistati per saperne di più e conoscere meglio i Sinedades

Benvenuti a Onda Musicale Erika e Augustin, ovvero i Sinedades. Il duo nasce nel 2016, come mai un progetto relativamente giovane, si dedica alla ricerca e all’esecuzione di musica latino americana anni ’70 – brasiliana in particolare – e a certe atmosfere sognanti, dai toni soffusi e dai colori pastello?

Perché Sinedades significa senza età. E ciò che è vecchio può essere anche attuale. Proprio come ciò che è attuale può essere anche vecchio. La musica nella sua essenza non ha un tempo, cambiano le forme, le modalità, i mezzi. Ma la natura è la stessa. È per questo che non abbiamo nessun problema ad ispirarci ai bellissimi suoni degli anni ’70 “fuori moda”. Per noi sono belli. L’analogico, i riverberi e lo spirito di quelle produzioni ci toccano nel profondo. E se qualcosa ci emoziona, lo facciamo e basta.

Per la realizzazione dell’album, vi siete avvalsi di diverse collaborazioni. Come nasce l’idea?

Le collaborazioni sono tante e tutte belle. Come Nico Gori, Giovanni Guidi e tanti altri. Il motivo è semplice: siamo abituati a vivere la musica in società. Abbiamo tanti amici musicisti sparsi per l’Italia e per il mondo. Come una larga famiglia non ufficiale. E dunque quando arriva l’ora di realizzare un disco o un videoclip, collaborare con altre persone è un pretesto per rivedersi, stare insieme, divertirsi e dare il senso all’atto di fare musica: condividere.

Il primo singolo estratto – uscito l’11 ottobre – è “A la mañana”. Il mattino viene rappresentato come un momento “mitologico”, fatto di piccoli momenti preziosi, il risveglio lento e ozioso, il caffè, i piccoli gesti di tenerezza verso chi si ama, tutto narrato con la tipica saudade brasiliana, alla Toquinho. Per molti, il mattino è, invece, vissuto come un incubo, il doversi riattivare e iniziare una nuova giornata. Il mondo che raccontate in musica esiste davvero o è un mondo passato o che non è mai esistito?

È certamente un momento mai esistito, proprio perché lavorando di notte il mattino diventa un momento irraggiungibile, mitologico. Un miraggio luminoso che esiste solo nel mondo delle idee. Ma come ogni fenomeno luminoso che compare nel desiderio e nella fantasia, è oggetto di ispirazione.

Cosa vi piace della musica di oggi e cosa, invece, cercate di evitare di introdurre nel vostro paesaggio sonoro?

Ci piace la libertà artistica che esiste oggi. Dieci/vent’anni fa non era così. Le major hanno perso potere. Il mainstream è una parte, non è il tutto. Oggi la musica non è centralizzata come una volta. Il potere ce l’hanno i mezzi di diffusione, non di produzione. E l’obiettivo di questi è toccare più gente possibile, ossia valorizzare le differenze e le nicchie. È per questo che da un lato siamo molto contenti del momento musicale attuale. Possiamo fare quello che vogliamo. Se il progetto funziona è perché siamo sinceri, non perché seguiamo qualche moda. E quindi l’ispirazione è tantissima.

Un esempio: i Bala Desejo, band che adoriamo, sono diventati famosi solo grazie alla pubblicazione senza promozione su Spotify. Nessun video, nessuna tattica particolare di marketing. E poi hanno girato il mondo, riempiendo platee. E fanno un genere che è il contrario assoluto di quello che qualche anno fa avremmo definito Pop. Il disco in uscita è rigorosamente acustico, perché ha seguito un concept di naturalezza. Ma avendo chiuso questo cerchio, d’ora in poi ci sentiamo liberi e aperti a qualunque tipo di influenza. Sinedades non è la band bossa-nova italo-argentina. Sinedades ora è un viaggio, durante il quale incontrerà influenze non solo musicali ma anche culturali. Quindi le porte sono aperte e ciò che deve ancora arrivare ci riempie di entusiasmo.

Non rischiate di sentirvi dei pesci fuor d’acqua?

Ci siamo sempre sentiti così. Durante tutta la nostra giovinezza è stato motivo di insicurezza esistenziale. Ma ora che siamo un po’ più grandi, non ce ne frega proprio niente. Anzi, siamo fieri di aver mantenuto la nostra autenticità. Siamo chi siamo e brindiamo sereni.

Dopo l’uscita dell’album è prevista anche l’uscita di un documentario, di cosa si tratta?

Si tratta di un documentario che narra la sfida di far di Sinedades un viaggio, un lavoro, uno stile di vita. Siamo partiti da zero. Abbiamo avuto tanti ostacoli e tante avventure. E adesso le storie da raccontare sono tante, appassionanti e intriganti. La trama tocca anche il Firenze World Music Festival, evento che abbiamo organizzato invitando e condividendo del tempo magico con i nostri artisti preferiti come Zé Ibarra e Leo Middea.

In questo album c’è il vostro primo brano in italiano, come si sposa la lingua italiana con la vostra scelta musicale tra bossanova, jazz, pop … e avete intenzione di proseguire con brani in italiano?

Si, è stato come aprire una porta. L’Italiano è parte di noi, ed è arrivata l’ora di viverlo a pieni polmoni. Abbiamo avuto anche ottimi feedback su Instagram, dove una nostra cover di Ritornerai – Bruno Lauzi, è diventata virale, ricevendo un milione e mezzo di riproduzioni e migliaia di condivisioni. Le prossime composizioni includeranno sicuramente l’Italiano.

L’album è molto acustico e suonato, si presta ad essere proposto dal vivo nei concerti. Dopo 700 concerti, prevedete altri tour?

Si, ma ancora non abbiamo annunciato niente. Vi invitiamo a rimanere connessi per quando annunceremo il Tour di presentazione, che non si fermerà di certo all’Italia.

Qual è il vostro ascoltatore tipo? Qual è il vostro mercato di riferimento?

I dati del nostro pubblico sono sorprendenti. Età 18-55. Picco tra 25 e 35, perfettamente divisi al 50% tra uomini e donne. Per noi non è un dato commerciale, bensì un dato umano. Ciò a cui aspiriamo con Sinedades è esattamente questo. Musica democratica, senza parole difficili o accordi intellettuali. Sempre alla ricerca ossessiva della qualità, ma con un fine inclusivo e popolare. L’aspetto però più bello del nostro pubblico è la sensibilità. E di questo ne siamo grati.

Se all’improvviso arrivasse il successo da milioni di streaming, vendite da platino, riconoscimenti e premi musicali, quel successo che dà la popolarità e la notorietà, credete che possa cambiarvi e nuocere al tipo di musica che fate?

Se diventeremo famosi, sarà perché avremo mantenuto e comunicato un’identità forte. Quindi non abbiamo questa paura. Ma in un certo senso non avrebbe senso che esistesse tale paura. Perché la musica che facciamo non è definita da un sound, da un genere musicale o da una palette di colori. La musica che facciamo è definita da un’anima, che ora ha questa forma ma che un giorno potrà averne un’altra. E come dicevamo prima, in questo momento storico, la corruzione artistica è un ricordo lontano. Esistono le tendenze, ma il Pop come lo intendevamo noi da piccoli (Christina Aguilera su MTV) non esiste più. I Måneskin avranno sicuramente delle macchine di produzione inimmaginabili. Ma senza quella personalità non sarebbero arrivati da nessuna parte. Si parte dall’identità, non viceversa.

Quali sono le collaborazioni a cui ambite dopo questo lavoro?

Ci piacerebbe realizzare qualche collaborazione con Zé Ibarra, Leo Middea, Tim Bernardes e i Bala Desejo in generale. Sognando ancora più in grande, Caetano Veloso, Natalia Lafourcade, Silvia Perez Cruz, Jorge Drexler, sono divinità dell’Olimpo. Ma se si parla di sogni, si includono anche dee e dèi.

Grazie mille per questo piacevole scambio e buona fortuna!

Biografia

Fondato da Erika Boschi e Agustin Cornejo nel 2016, il progetto Sinedades si ispira alla musica popolare brasiliana degli anni ’70, ma viaggia libero tra scrittura, lingua e tradizione, definendo uno stile che nel tempo è diventato proprio.

Dopo un disco fuori e 700 concerti alle spalle, la band sta presentando il nuovo progetto discografico, composto da 6 singoli, 6 videoclip e un album, in uscita a tra giugno e ottobre 2024.

Dopo l’uscita dell’album è prevista la pubblicazione del documentario che racconta la storia di Sinedades come organizzatori del Firenze World Music Festival.

Tutto quanto in collaborazione con Blackcandy Produzioni, Unit-9, Red&Blue, Warner Chappell Music Italiana, Believe Italia.

“Sinedades” è il nuovo album dei Sinedades disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in formato fisico dal 25 ottobre 2024.

— Onda Musicale

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