The Runaways hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione nel panorama musicale degli anni ’70, dimostrando che il rock’n’roll non era territorio esclusivamente maschile.
Fondata nel 1975 a Los Angeles dal controverso produttore Kim Fowley, la band The Runaways era composta da giovani musiciste adolescenti destinate a lasciare un segno profondo nella storia del rock: Joan Jett alla chitarra ritmica, Jackie Fox al basso, Sandy West alla batteria, Cherie Currie come voce principale e Lita Ford alla chitarra solista.
Lo stile musicale delle Runaways
Il loro stile musicale rappresentava una fusione esplosiva di hard rock, punk e glam rock, caratterizzato da riff di chitarra aggressivi, ritmi serrati e testi provocatori che affrontavano temi come la ribellione adolescenziale, la sessualità e l’emancipazione femminile. L’energia grezza delle loro performance live e l’attitudine sfrontata sul palco sfidavano apertamente le convenzioni dell’epoca sul ruolo delle donne nel rock.
Il debutto discografico avvenne nel 1976 con l’album omonimo “The Runaways“, che includeva la loro hit più celebre “Cherry Bomb“, diventata un vero e proprio inno generazionale. Il brano incarnava perfettamente il loro sound: un mix di melodie accattivanti e attitudine punk, con la voce provocante di Cherie Currie in primo piano. Il secondo album “Queens of Noise” (1977) confermò il loro talento, mostrando una maggiore maturità compositiva e arrangiamenti più sofisticati.
Nonostante il limitato successo commerciale negli Stati Uniti, le Runaways ottennero un seguito quasi da rockstar in Giappone, dove il loro stile musicale e la loro immagine trovarono terreno fertile. Il tour giapponese del 1977 generò scene di isteria collettiva paragonabili a quelle della Beatlemania.
Le tensioni interne, aggravate dalla giovane età delle componenti e dalla gestione controversa di Fowley, portarono a cambi di formazione significativi. La partenza di Cherie Currie nel 1977 segnò un punto di svolta, con Joan Jett che assunse il ruolo di cantante principale. La band si sciolse definitivamente nel 1979, ma il suo impatto sulla scena musicale era ormai consolidato.
Dopo lo scioglimento, diverse componenti continuarono con successo le loro carriere musicali
Joan Jett formò i Blackhearts e divenne un’icona del rock, Lita Ford intraprese una carriera solista nell’heavy metal, mentre Cherie Currie alternò musica e arte. Il loro lascito va ben oltre la musica: le Runaways hanno aperto la strada a generazioni di musiciste rock, dimostrando che il talento e la determinazione non conoscono genere.
Lo stile musicale delle Runaways era caratterizzato da una produzione grezza e un’energia pura, con chitarre distorte, ritmi veloci e melodie accattivanti. I loro testi, spesso provocatori e audaci, affrontavano temi come la ribellione giovanile e l’emancipazione femminile con una franchezza senza precedenti per l’epoca. L’influenza della loro musica si può ritrovare in numerose band femminili successive, dal punk al metal.