I Replacements rappresentano una delle band più influenti emerse dalla scena punk/alternative rock americana degli anni ’80, incarnando perfettamente lo spirito ribelle e l’attitudine DIY dell’epoca, pur evolvendosi ben oltre i confini del genere.
La band The Replacements nasce a Minneapolis nel 1979, quando il giovane Paul Westerberg ascolta per caso le prove di una band di teenager composta da Bob Stinson alla chitarra, suo fratello minore Tommy al basso e Chris Mars alla batteria. Da questo incontro fortuito nasce una delle band più interessanti del panorama alternative americano, inizialmente sotto il nome di Impediments, presto cambiato in The Replacements.
I primi anni vedono la band suonare un punk rock grezzo e veloce, come testimoniato dal loro album di debutto “Sorry Ma, Forgot to Take Out the Trash” (1981). Già in questa fase emerge però la peculiarità dei Replacements: la capacità di Westerberg di scrivere canzoni che, pur mantenendo l’energia del punk, mostravano una sensibilità pop e una profondità emotiva inusuale per il genere.
Con “Hootenanny” (1983) e soprattutto “Let It Be” (1984), la band inizia ad espandere il proprio orizzonte sonoro
Il loro stile diventa un originalissimo mix di punk rock, power pop, folk rock e rock classico. La voce roca e caratteristica di Westerberg si accompagna a testi che alternano ironia caustica e vulnerabilità emotiva, creando un contrasto che diventerà il marchio di fabbrica della band.
Il periodo di maggior successo commerciale arriva con il passaggio alla major Sire Records e gli album “Tim” (1985) e “Pleased to Meet Me” (1987). In questi lavori, la band perfeziona il proprio sound, creando un ponte tra il punk underground e il rock mainstream, senza mai perdere la propria autenticità. Brani come “Bastards of Young” e “Alex Chilton” diventano veri e propri inni generazionali.
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La storia dei Replacements è anche segnata da concerti leggendari
Infatti, per la loro imprevedibilità potevano essere sia brillanti che disastrosi, spesso caratterizzati da ubriachezza sul palco e cover improvvisate. Questa attitudine “self-sabotaging” divenne parte integrante del loro fascino ma anche un ostacolo al loro successo mainstream.
Gli ultimi anni della band vedono l’uscita di Bob Stinson (che morirà nel 1995) e la pubblicazione di “Don’t Tell a Soul” (1989) e “All Shook Down” (1990), album più levigati ma che mantengono intatta la capacità di scrittura di Westerberg. La band si scioglie nel 1991.
Formazione
- Paul Westerberg – voce, chitarre (1979–1991, 2006, 2012-in attività)
- Tommy Stinson – basso (1979–1991, 2006, 2012-in attività)
- Chris Mars – batteria (1979–1990, 2006)
- Bob Stinson – chitarre (1979–1986; deceduto nel 1995)
- Slim Dunlap – chitarre (1986–1991)
- Steve Foley – batteria (1990–1991; deceduto nel 2008)
Album in studio dei Replacements
- 1981 – Sorry Ma, Forgot to Take Out the Trash
- 1983 – Hootenanny
- 1984 – Let It Be
- 1985 – Tim
- 1987 – Pleased to Meet Me
- 1989 – Don’t Tell a Soul
- 1990 – All Shook Down