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Three Dog Night: il rock poliedrico degli anni ‘70 in una sola band

La band Three Dog Night

La band Three Dog Night è una delle icone del rock e della cultura pop degli anni ’60 e ’70, un gruppo capace di sintetizzare con grande versatilità e ingegno un suono che spazia dal rock al pop, dal soul al rhythm & blues.

Fondata a Los Angeles nel 1967 da tre talentuosi cantanti – Danny Hutton, Cory Wells e Chuck Negron – la band Three Dog Night si distinse subito per la formula vincente dei tre vocalisti principali, ognuno con uno stile unico e una presenza scenica capace di elettrizzare le platee. Il nome stesso del gruppo ha un’origine curiosa e legata alla tradizione aborigena australiana: “Three Dog Night” si riferisce infatti a una notte così fredda che per riscaldarsi servirebbero tre cani. Il riferimento è anche al calore e all’energia che i tre frontmen riuscivano a trasmettere sul palco, come fossero tre “fonti di calore” musicali.

Gli esordi e la nascita di un sound unico

L’idea di formare una band che combinasse voci diverse provenne inizialmente da Danny Hutton, già impegnato nella scena musicale californiana come solista. Con il supporto di Brian Wilson dei Beach Boys e l’intuito produttivo di Gabriel Mekler, produttore e collaboratore degli Steppenwolf, i Three Dog Night iniziarono a delineare il loro progetto musicale. Già dai primi brani, emerse la loro volontà di non concentrarsi sulla scrittura di pezzi originali, ma di scegliere canzoni scritte da autori emergenti o già affermati, reinterpretandole in chiave nuova e personale. Questo approccio ha permesso ai Three Dog Night di costruire una collezione di successi che, pur non essendo sempre scritti da loro, sono stati resi unici dal loro stile interpretativo. Tra i primi brani che contribuirono a farli conoscere ci fu “One”, una canzone scritta da Harry Nilsson che nelle mani dei Three Dog Night divenne una hit da classifica nel 1969.

L’apice del successo e l’evoluzione stilistica

Tra la fine degli anni ’60 e la metà degli anni ’70, i Three Dog Night vissero un periodo d’oro. In questo decennio, realizzarono ben undici album, e molti di questi ottennero il disco d’oro. I loro arrangiamenti vocali e strumentali dimostravano una capacità di variare su temi e stili molto diversi, passando dal rock più energico al soul e alla ballata romantica con un’incredibile fluidità. La loro versatilità stilistica li rese molto popolari, e la band si guadagnò presto un posto d’onore nelle classifiche americane e internazionali. Fra le loro canzoni più famose spiccano “Mama Told Me (Not to Come)”, scritta da Randy Newman, che rappresenta uno dei brani più rappresentativi della band per il suo tono ironico e il ritmo incalzante, e “Joy to the World”, scritto da Hoyt Axton, che divenne la loro canzone più celebre e iconica, arrivando al primo posto nelle classifiche.

Musicalmente, i Three Dog Night si sono dimostrati molto eclettici, e questo è sempre stato uno dei loro tratti distintivi

Hutton, Wells e Negron avevano la capacità di interpretare brani che spaziano dal rock and roll al soul, con influssi blues e gospel e una notevole cura per gli arrangiamenti vocali. Grazie a questa versatilità, il loro repertorio è composto da brani di autori diversi che spaziano per genere e atmosfera, mantenendo però una coerenza grazie alla cifra stilistica del gruppo. L’approccio vocale armonizzato, i riff di chitarra distintivi e l’uso di tastiere che rimandano al blues caratterizzano molte delle loro esecuzioni.

Gli anni difficili e il declino

Con l’avanzare degli anni ’70, la scena musicale stava subendo un rapido cambiamento. La disco music e il punk stavano conquistando un pubblico sempre più vasto, e il classico rock ‘n’ roll stava perdendo appeal commerciale. Anche i Three Dog Night risentirono del cambiamento, ma a pesare sul gruppo furono anche le tensioni interne e i problemi personali dei suoi membri, che coinvolsero in particolare Chuck Negron, vittima di gravi problemi di tossicodipendenza. A metà degli anni ’70, la band iniziò a perdere terreno nelle classifiche, e nonostante alcuni tentativi di rinnovamento, il loro sound non riuscì a mantenersi al passo con le nuove tendenze. Nel 1976, dopo una serie di insuccessi commerciali e tensioni interne insormontabili, la band si sciolse ufficialmente, lasciando un vuoto nei fan.

Il ritorno e l’eredità artistica

Negli anni ’80, con la rinascita dell’interesse per la musica degli anni ’60 e ’70, i membri originari dei Three Dog Night decisero di riformare la band, anche se senza Negron, ormai allontanatosi definitivamente per motivi di salute. La formazione riprese a fare tour e registrare, ma il successo di un tempo era ormai difficile da raggiungere. Tuttavia, i concerti continuarono ad attirare molti fan nostalgici e il gruppo divenne una sorta di leggenda vivente, capace di evocare con la propria musica un’intera epoca.

Formazione attuale dei Three Dog Night

  • Danny Hutton – voce (1967–1976, 1981–presente)
  • Michael Allsup – chitarra (1967–1974, 1981–1984, 1991-presente)
  • Paul Kingery – basso, chitarra, cori (1985–1988, 1996–presente)
  • Pat Bautz – batteria, cori (1993–presente)
  • David Morgan – cori (2015–presente)
  • Howard Laravea – tastiere (2017-presente)

— Onda Musicale

Tags: Beach Boys, Steppenwolf, Brian Wilson
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