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Da esperimento in studio a fenomeno pop: l’incredibile storia dei Rubettes

The Rubettes

I Rubettes rappresentano una delle storie più interessanti del panorama musicale britannico degli anni ’70, un gruppo nato quasi per caso che è riuscito a lasciare un’impronta significativa nella storia del pop-rock.

La storia dei Rubettes inizia in Inghilterra nel 1973, quando i produttori Wayne Bickerton e Tony Waddington erano alla ricerca di una band per interpretare la loro nuova composizione “Sugar Baby Love“.

La formazione originale dei Rubettes venne assemblata con grande cura, selezionando musicisti esperti del circuito musicale londinese. Alan Williams venne scelto come voce principale, Paul Da Vinci come specialista del falsetto, Tony Thorpe alla chitarra, Mick Clarke al basso, John Richardson alla batteria e Bill Hurd alle tastiere. Questa formazione si distingueva non solo per le capacità musicali, ma anche per un’immagine coordinata e riconoscibile, caratterizzata dai loro iconici cappelli bianchi da baseball e abiti in tinta.

Il loro stile musicale

Lo stile musicale dei Rubettes era unico nel suo genere, una fusione sapiente di elementi diversi che ha creato un sound immediatamente riconoscibile. La band combinava il doo-wop degli anni ’50, evidenziato dai caratteristici falsetti e dalle armonie vocali complesse, con l’energia e il glamour del rock degli anni ’70. Le loro produzioni erano caratterizzate da arrangiamenti elaborati, con un uso sapiente di archi, pianoforte elettrico e sezioni ritmiche potenti. Questo mix di elementi retrò e contemporanei creava un ponte perfetto tra la nostalgia del rock’n’roll e la modernità del glam rock.

Il 1974 fu l’anno della svolta con “Sugar Baby Love”, che raggiunse la vetta delle classifiche in numerosi paesi europei

Tuttavia, proprio nel momento del massimo successo, Paul Da Vinci, la voce del caratteristico falsetto, lasciò il gruppo per intraprendere una carriera solista. Questo non fermò la band, che continuò a sfornare successi come “Tonight“, “Juke Box Jive” e “I Can Do It“, mantenendo vivo il loro sound distintivo.

Durante la seconda metà degli anni ’70, i Rubettes continuarono a evolversi musicalmente, sperimentando con elementi di soft rock e pop più commerciale, pur mantenendo le loro caratteristiche armonie vocali. La band pubblicò diversi album di successo, tra cui “Wear It’s ‘At” (1974), “We Can Do It” (1975) e “Sign of the Times” (1976), dimostrando una notevole versatilità musicale.

Il periodo d’oro della band si concluse verso la fine degli anni ’70, quando i cambiamenti nel panorama musicale, con l’avvento del punk e della disco music, resero più difficile mantenere il successo commerciale. Il gruppo si sciolse nel 1979, ma la storia dei Rubettes non finì lì. Negli anni successivi, diverse formazioni della band hanno continuato a esibirsi e registrare, mantenendo vivo il legame con i fan.

La band ha certamente contribuito a definire un sound che ha influenzato numerosi artisti successivi, dimostrando come fosse possibile combinare elementi nostalgici con sonorità contemporanee. Il loro approccio alle armonie vocali e l’uso del falsetto hanno segnato profondamente il pop britannico.

Oggi, a distanza di decenni, le canzoni dei Rubettes continuano a essere apprezzate e riproposte, testimoniando la qualità delle loro composizioni e la capacità di creare melodie senza tempo. La loro storia rappresenta un capitolo importante nella storia del pop-rock, dimostrando come il talento, unito a una visione artistica chiara e ad un’accurata produzione, possa creare successi che resistono alla prova del tempo.

Alcune curiosità

  • Nel 1974 il cantante italiano Mino Reitano (1944-2009) incise una cover di Sugar baby love in italiano (Dolce angelo) e con questa canzone partecipò a Canzonissima;
  • il gruppo La Quinta Faccia la incise invece nella versione originale in inglese.
  • Successivamente anche Fiorello ha fatto una versione di Sugar Baby Love in italiano chiamandola Dolce amore mio e la inserì nel CD Spiagge e lune.

Discografia dei Rubettes

  • 1974 – Wear It’s ‘At – Sugar Baby Love LP – Polydor
  • 1974 – Sugar Baby Love/You could have told Me 45 giri – Polydor
  • 1974 – Tonight/Silent movie queen 45 giri – Polydor
  • 1975 – We can do it LP – STATE
  • 1975 – I can do it/If You’ve got the time 45 giri – STATE
  • 1975 – Foo Dee O Dee/With You 45 giri – STATE
  • 1975 – Rubettes LP – STATE
  • 1975 – Little Darling/Miss Goodie Two Shoes 45 giri – STATE
  • 1976 – Sign of the Times LP – STATE
  • 1976 – You’re the reason why/Julia 45 giri – STATE
  • 1976 – The Best Of The Rubettes LP – STATE
  • 1977 – Baby I Know LP – STATE (solo importazione)
  • 1978 – Sometime in Oldchurch LP – Polydor (solo importazione)
  • 1978 – Still Unwinding LP – Polydor (solo importazione)

— Onda Musicale

Tags: Glam rock, doo-wop
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