Musica

Bev Bevan: il metronomo del rock britannico

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Bev Bevan

Bev Bevan rappresenta una delle figure più significative nel panorama del rock britannico, con una carriera che attraversa diverse decadi e ha contribuito a plasmare il suono di band leggendarie.

Nato a Birmingham (Inghilterra) il 25 novembre 1944, Bev Bevan (al secolo Beverly Bevan) ha iniziato il suo percorso musicale negli anni ’60, quando la scena rock britannica stava vivendo la sua epoca d’oro.

Il suo stile di batteria si è sempre distinto per una particolare combinazione di potenza e precisione

La tecnica di Bev Bevan si caratterizza per un approccio robusto alla batteria, con un uso sapiente della grancassa e un’attenzione particolare alle dinamiche. Il suo modo di suonare ha contribuito in modo significativo a definire il sound del rock sinfonico e progressivo degli anni ’70.

La svolta nella sua carriera arriva quando, insieme a Roy Wood, Jeff Lynne e altri musicisti, fonda The Move nel 1965. La band diventa rapidamente una delle realtà più interessanti della scena psichedelica britannica. Il loro sound, caratterizzato da arrangiamenti elaborati e melodie complesse, trova in Bev Bevan un solido punto di riferimento ritmico. La sua capacità di mantenere tempi complessi pur garantendo un groove costante diventa un marchio di fabbrica del gruppo.

Ma è con la Electric Light Orchestra (ELO) che Bev Bevan raggiunge l’apice del successo

Quando The Move si evolvono nella ELO (Electric Light Orchestra) nel 1970, il suo ruolo diventa ancora più centrale. Il sound orchestrale della band richiede una sezione ritmica estremamente precisa e versatile, e Bev Bevan dimostra di essere all’altezza della sfida. La sua batteria diventa il fondamento su cui si costruiscono le elaborate architetture sonore della band, combinando elementi classici con il rock progressivo.

Durante gli anni con la Electric Light Orchestra, Bev Bevan sviluppa ulteriormente il suo stile, adattandolo alle esigenze di brani sempre più complessi. La sua capacità di passare da pattern ritmici elaborati a groove più diretti e commerciali contribuisce significativamente al successo commerciale della band. Brani come “Mr. Blue Sky“, “Don’t Bring Me Down” e “Evil Woman” mostrano la sua versatilità come batterista.

Il suo ingresso nei Black Sabbath

Negli anni ’80 dimostra la sua versatilità unendosi ai Black Sabbath per alcuni tour e registrazioni, sostituendo temporaneamente Bill Ward. Questo periodo evidenzia la sua capacità di adattarsi a stili diversi, passando dal rock sinfonico elaborato della ELO all’ heavy metal più diretto dei Sabbath.

Il suo approccio alla batteria ha sempre privilegiato il servizio alla canzone rispetto all’esibizione tecnica fine a se stessa

Questa filosofia musicale si riflette nel suo modo di suonare: preciso, potente quando necessario, ma sempre funzionale all’arrangiamento complessivo. La sua influenza si può sentire in molti batteristi delle generazioni successive, specialmente nel modo in cui combina potenza e musicalità. Dopo gli anni di maggior successo Bev Bevan ha continuato ad essere attivo nella scena musicale, sia come musicista che come personaggio radiofonico, condividendo la sua vasta esperienza e conoscenza del mondo del rock. Nel 2004 (dopo la morte di Carl Wayne) ha formato i Bev Bevan’s Move, continuando a portare in tour la musica che ha contribuito a rendere celebre.

Il suo contributo alla musica va oltre le performance registrate

Bev Bevan ha dimostrato come un batterista possa essere allo stesso tempo un solido supporto ritmico e un musicista creativo, capace di contribuire significativamente al sound complessivo di una band. La sua carriera rappresenta un esempio di longevità e adattabilità nel mondo della musica rock. Attualmente Bev Bevan conduce un programma radiofonico intitolato Bev Bevan’s Jukebox Classics.

— Onda Musicale

Tags: Black Sabbath/Prog Rock/electric light orchestra/The Move
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