Nick Drake, nato il 19 giugno 1948 a Tanworth-in-Arden (Regno Unito), è stato un cantautore e chitarrista che, nonostante la sua breve carriera e la prematura scomparsa avvenuta nel 1974, ha lasciato un segno profondo nel panorama musicale.
Lo stile musicale di Nick Drake (al secolo Nicholas Rodney Drake) è caratterizzato da una fusione di folk, rock e jazz, con un forte accento sull’atmosfera malinconica e introspectiva. Drake è noto per i suoi arrangiamenti delicati e le sue liriche poetiche, che spesso riflettono le sue lotte personali con la depressione e l’isolamento.
La carriera di Nick Drake decollò grazie all’incontro con il produttore Joe Boyd, che lo scoprì nel 1968
Boyd divenne un mentore per Nick Drake, aiutandolo a registrare il suo primo album, “Five Leaves Left“, pubblicato nel 1969. Questo lavoro iniziale presentava già il suo stile distintivo, con arrangiamenti di archi e melodie intricate. Nonostante l’acclamazione critica, le vendite furono deludenti, vendendo meno di 3.000 copie. Questo insuccesso commerciale contribuì a una crescente depressione in Nick Drake, che si sentiva sempre più alienato dal mondo musicale.
Il suo secondo album, “Bryter Layter”, uscì nel 1970 e include collaborazioni con musicisti di spicco come John Cale dei Velvet Underground
Questo lavoro cercava di ampliare il suono di Drake con l’aggiunta di strumenti come il pianoforte e le sezioni di fiati, ma anch’esso non raggiunse il successo sperato. Nonostante ciò, brani come “Northern Sky” e “Fly” sono diventati classici, ammirati per la loro bellezza e profondità emotiva.
Il terzo e ultimo album di Drake, “Pink Moon“, pubblicato nel 1972, rappresenta una svolta significativa nella sua musica. Registrato in modo molto più semplice e diretto, con solo chitarra e voce, questo album è spesso considerato il suo capolavoro. La title track è un esempio perfetto della sua abilità nel creare atmosfere evocative con pochi elementi. Purtroppo, anche “Pink Moon” non ottenne il riconoscimento commerciale che meritava durante la vita di Drake.
La sua scomparsa
Nelle prime ore del 25 novembre 1974, Nick Drake morì a casa sua per overdose di amitriptilina, un antidepressivo. Era andato a letto presto dopo aver passato il pomeriggio a far visita ad un amico. Sua madre disse che all’alba lasciò la sua stanza per andare in cucina. La sua famiglia l’aveva già sentito fare così tante altre volte, e presumeva che stesse mangiando cereali. Poco dopo tornò nella sua stanza e prese delle pillole per “aiutarlo a dormire“.
Nell’inchiesta di dicembre, il magistrato dichiarò che la causa della morte era “Avvelenamento acuto da amitriptilina – autosomministrato durante una malattia depressiva“, e confermò il suicidio. Le spoglie di Drake furono cremate al Solihull Crematorium e le sue ceneri interrate sotto una quercia nel cimitero della chiesa di Tanworth-in-Arden. Negli anni successivi alla sua scomparsa, la sua musica ha trovato nuova vita attraverso diverse generazioni di artisti e fan che hanno riscoperto il suo lavoro.
Tra le composizioni più celebri di Nick Drake spiccano brani che riflettono la sua sensibilità e il suo stile unico
Una delle canzoni più iconiche di Drake è “Pink Moon”, che dà il titolo al suo ultimo album pubblicato nel 1972. Questo brano è emblematico del suo stile minimalista, con una melodia semplice e una chitarra acustica che accompagna la sua voce eterea. La canzone è stata recentemente riscoperta grazie all’uso in una pubblicità, contribuendo a far conoscere la sua musica a un pubblico più vasto.
“Northern Sky”, presente nell’album “Bryter Layter” del 1970, è un’altra delle sue opere più amate. Con testi che esplorano temi di amore e vulnerabilità, questa canzone è stata arricchita dalla collaborazione con John Cale dei Velvet Underground, il quale ha contribuito agli arrangiamenti orchestrali. La bellezza malinconica di “Northern Sky” continua a commuovere gli ascoltatori.
Un altro brano significativo è “Time Has Told Me”, che apre il suo album di debutto “Five Leaves Left“. Questa canzone esprime una profonda riflessione sulla vita e le relazioni, con una melodia che incarna la fragilità dei sentimenti umani. La lirica di Drake è spesso poetica e densa di significato, rendendo ogni ascolto un’esperienza unica.
“River Man”, anch’essa dall’album “Five Leaves Left“, è caratterizzata da un’atmosfera quasi onirica. La canzone combina elementi folk e jazz, creando un paesaggio sonoro evocativo che trasporta l’ascoltatore in un viaggio emotivo. I testi parlano di ricerca e introspezione, temi ricorrenti nella sua opera.Altre canzoni celebri includono “Hazey Jane I” e “Hazey Jane II”, che mostrano la capacità di Drake di mescolare melodie accattivanti con testi profondi e riflessivi. Questi brani esplorano la complessità delle relazioni umane e il senso di smarrimento che spesso accompagna la vita.
“Black Eyed Dog”, registrata nel 1974 ma pubblicata postuma, è uno dei suoi brani più cupi, in cui Drake affronta direttamente i suoi demoni interiori. La canzone rappresenta una delle sue espressioni più sincere della lotta contro la depressione.
Infine, “Things Behind the Sun” e “Milk and Honey” sono altre due composizioni che evidenziano il talento straordinario di Drake nel creare atmosfere intime e riflessive. Questi brani continuano a ispirare artisti contemporanei e a catturare l’immaginazione del pubblico.
Album in studio
- 1969 – Five Leaves Left
- 1970 – Bryter Layter
- 1972 – Pink Moon
Compilation
- 1971 – Nick Drake
- 1985 – Heaven in a Wild Flower
- 1987 – Time of No Reply
- 1994 – Way to Blue
- 2004 – Made to Love Magic
- 2004 – A Treasury
- 2007 – Family Tree
Box set
- 1979 – Fruit Tree
- 2013 – Tuck Box