I Throbbing Gristle, nati dalle ceneri del collettivo artistico COUM Transmissions, sono stati una delle band più influenti e controverse della scena musicale degli anni ’70. Con la loro musica sperimentale e provocatoria, hanno gettato le basi per un genere completamente nuovo: l’industrial rock.
Formatisi a Londra il 3 settembre 1975, i Throbbing Gristle erano più di una semplice band. Erano un collettivo artistico che utilizzava la musica come mezzo per esprimere la loro visione del mondo, spesso oscura e provocatoria. Le loro performance live erano vere e proprie esperienze sensoriali, che combinavano musica, video, installazioni e performance artistiche. Il nome del gruppo deriva da un’espressione gergale della zona dello Yorkshire che significa pressappoco “Erezione fulminante“.
Il loro suono era caratterizzato da un uso massiccio di sintetizzatori, campionamenti, rumori industriali e chitarre distorte
Le loro canzoni erano spesso lunghe e strumentali, creando un’atmosfera claustrofobica e opprimente. I testi, spesso oscuri e ambigui, affrontavano temi come la morte, la violenza e la perversione. Il loro suono – oscuro e provocatorio – ha aperto nuove strade e ha influenzato moltissimi artisti. Separatisi nel 1981 e riunitosi nel 2004, i Throbbing Gristle si sono definitivamente sciolti nel novembre 2010 dopo la morte improvvisa di Peter Christopherson.
L’eredità dei Throbbing Gristle
Nonostante la loro breve esistenza (si sciolsero nel 1981), i Throbbing Gristle hanno lasciato un segno profondo sulla scena musicale. Il loro suono ha influenzato generazioni di artisti, dando vita a generi come l’industrial rock, l’EBM (Electronic Body Music) e il darkwave. Band come Nine Inch Nails, Ministry e Skinny Puppy devono molto ai Throbbing Gristle.
Le 10 migliori canzoni dei Throbbing Gristle
- United/Zyklon B Zombie: un manifesto del loro sound, con un ritmo martellante e un’atmosfera cupa e minacciosa.
- Slug Bait: brano sperimentale e ipnotico, con un uso massiccio di feedback e distorsioni.
- Beachy Head : inno contro la cultura consumistica e il militarismo.
- Hamburger Lady: un brano provocatorio e disturbante, che affronta temi tabù.
- Music from the Death Factory: brano che mescola elementi industriali e disco, creando un sound unico e inaspettato.
- United: Una traccia strumentale e ambient, che crea un’atmosfera claustrofobica.
- Second Annual Report: un’opera concettuale che riassume il loro suono e la loro visione artistica.
- Discipline: un brano che esplora i temi della disciplina e del controllo.
- Convincing People: inno politico e sociale, che invita all’unità e alla ribellione.
- Hot on the Heels of Love: brano che combina elementi industriali e ambient, creando un’atmosfera calda e soffocante.
Album in studio (ai quali vanno aggiunti 5 singoli, 8 cofanetti e alcune musicassette)
- 1977 – The Second Annual Report
- 1978 – D.o.A: The Third and Final Report
- 1979 – 20 Jazz Funk Greats
- 1980 – Greatest Hits
- 1981 – In the Shadow of the Sun
- 1982 – Journey Through a Body
- 1979 – CD1
- 2001 – The First Annual Report
- 2004 – TG Now
- 2004 – The Taste of TG
- 2004 – Mutant Throbbing Gristle
- 2007 – Part Two
- 2009 – The Third Mind Movements