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Mina, Gassa d’Amante: 10 brani che esplorano l’amore

art cover per il nuovo album di Mina

Nuovo anno, ennesimo album per Mina dal titolo “Gassa D’Amante”, artista tra le più amate del panorama musicale italiano.

Mina, La Tigre di Cremona torna ad animare l’industria discografica italiana con un progetto di dieci brani inediti che esplorano l’amore sotto varie sfaccettature. Abbiamo recensito il suo disco.

Il titolo dell’album, GASSA D’AMANTE, si riferisce ad un nodo navale e la cover vede il volto di Mina al centro di un vascello, come se fosse un vessillo da mostrare con fierezza. L’album è un compendio alla carriera dell’artista che alla veneranda età di 84 anni sprigiona ancora un’energia che tocca le corde di un pubblico abituato a determinati temi ma che non si stanca mai del modo in cui Mina li rappresenta.

L’intensità vocale e il timbro al microfono della cantante sono caratteristiche che l’hanno resa unica. Gli autori presentano dei brani incentrati sul binomio relazionale uomo-donna e Mina interpreta a meraviglia un concept che rappresenta a pieno la sua zona di comfort. Il vero salto di qualità lo si intravede nella capacità dell’artista di adattarsi a dei tappeti musicali mutevoli. Le strumentali di GASSA D’AMANTE spaziano dal Blues, al Jazz, al rock.

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La recensione

Mina cavalca i suoni con una capacità espressiva disarmante e che conferma la sua peculiarità nel sapersi adeguare a qualunque contesto storico. In questo senso, la Tigre di Cremona graffia con artigli affilati e non si concede mai il lusso di ammorbidire le sue tonalità. Lo stile della cantante è polivalente: trattandosi di un album in cui il ruolo focale dell’artista è interpretare brani scritti da autori, senza alcun dubbio Mina dimostra che non ha perso smalto nella sua capacità di esprimere
sensazioni concepite da penne altrui.

La voce di Mina, inoltre, riesce a rappresentare alla perfezione gli stati d’animo narrati all’interno dei brani: scorrendo la tracklist si passa dal senso di abbandono all’erotismo e Mina sa impostare la voce sul mood ideale. Il tratto distintivo dell’artista è la carica esplosiva ravvisabile in ogni contesto.

La pecca più rilevante dell’album è pressoché la smodata voglia degli autori di non osare e cullarsi sugli allori: alla cantante non viene proposto alcun brano che esula dall’amore relazionale e il punto di vista appare quanto mai limitato, soprattutto considerando che nei contenuti, i dischi di Mina finiscono per assomigliarsi tutti, nonostante questa sia una prerogativa comune in un certo tipo di musica all’italiana

A cura di Tiziano Castaldo

— Onda Musicale

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