Da venerdì 6 dicembre 2024 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale, in formato fisico e in vinile “SELVA OSCURA” (Overdub Recordings), l’omonimo EP d’esordio della band
L’intero EP dei Selva Oscura attraversa un classico, ma sempre in via di rinnovamento, tentativo di miscelare l’hard rock alla psichedelia. Immagini che richiamano alla natura, alla psiche e alle derive della mente sono i temi ricorrenti del progetto; l’amore indiscusso per il rock duro apre in SELVA OSCURA un immaginario del tutto autentico, a tratti inaspettato se non addirittura ipnotico e per la discografia nazionale, nuovo. Nessuno si è mai spinto in certe latitudini in maniera così naturale e diretta. SELVA OSCURA rappresenta più che mai un vecchio limite, oggi totalmente superato.
Spiega la band a proposito dell’EP: «In una confusione discografica conclamata e figlia dei nostri anni, nasce Selva Oscura, un luogo non luogo dove non sono concessi né compromessi né dubbi, dove tutta la materia visibile o immaginabile possiede diverse e incalcolabili forme. Che tutti possano comprendere i significati profondi del suo suono nero, nascosto in un fondo piatto senza luce. Selva Oscura è questo».
“SELVA OSCURA” TRACKLIST:
1 – Mercurio
2 – Oceano di nessuno
3 – Ipernotte
4 – Tu che domini
5 – Thai
Biografia
SELVA OSCURA si compone di Umberto Maria Giardini (voce e chitarra), Enrico Blanzieri (chitarra), Michele Dallamagnana (basso) e Filippo Dallamagnana (batteria). Nato dal semplice incontro ad un live estivo di musica rock, il progetto, si sviluppa nel più classico dei modi; unendo forze e idee in sala prova a porte rigorosamente chiuse. L’idea comune è quella di suonare musica dal vago sapore hard, proprio per la sua non collocazione con i tempi e le mode degli ultimi anni, allo scopo quindi, di ritrovare la magia persa negli ultimi due decenni, ritrovandola negli alti volumi e nei riff apparentemente ostili dell’hard rock di chiaro stampo Sabbathiano.
Con un sound potente, granitico ed estremamente affine all’energia degli anni ’90, nasce SELVA OSCURA. Forte di un’identità volutamente diversa ma allo stesso tempo concreta, si immerge nei liquidi del misticismo sonoro rilanciando un risultato che di certo invaghirà tutti coloro che amano le atmosfere hard, psichedeliche e prive di luce.
Quartetto classico con due chitarre, basso e batteria, non apre nessuna porta lasciata socchiusa della storia del nostro rock nazionale, tuttavia crea nuove immagini che legano l’esperienza psichedelica al rock statunitense anni 90a, con testi visionari e di prima scelta. Colori e suggestioni che stordiscono trasportando l’ascoltatore in un non luogo, senza via di ritorno. Selva Oscura è tutto questo.
Dopo il singolo “Mercurio”, “Selva Oscura” è l’omonimo EP d’esordio della band, pubblicato da Overdub Recordings e distribuito via Ingrooves (Virgin Music) /Universal disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale, in formato fisico e in vinile da venerdì 6 dicembre 2024.
La recensione brano per brano
“Selva Oscura” mantiene le promesse e le premesse contenute nel suo titolo. Un hard rock d’altri tempi ma con le dovute rivisitazioni, psichedelia pura ma non del tutto incomprensibile e inafferrabile, brani a tratti ipnotici ma che ti riportano subito alla realtà, testi “duri” ma che raccontano il reale. Eppure tutto questo suona “nuovo” in un panorama musicale – anche nell’ambito della stessa varietà del genere rock – piuttosto piatto ed omogeneo. Cosa ci raccontano di più i Selva Oscura con questo lor primo EP di esordio? 5 momenti canonici come i 5 brani contenuti nell’EP che narrano 5 possibili direzioni musicali e di contenuti che la band può intraprendere d’ora in poi.
MERCURIO
È il brano d’apertura dell’Ep d’esordio di Selva Oscura. “Mercurio” è il biglietto da visita con si presenta la band che punta a rendere subito chiare le intenzioni del progetto fin dal primo ascolto. Suono granitico, molto imparentato con le esperienze anni ’90 della band. Un brano di apertura vagamente ispirato al panorama mondiale musicale che ricorda i Soundgarden o gli Screeming trees. Un brano che esprime potenza e misticismo. Musicalmente è un brano squisitamente hard rock con elementi che ammiccano alla psichedelia più pura, senza rimanerne invischiato.
OCEANO DI NESSUNO
l’EP è decisamente incentrato sul suono delle chitarre e della batteria ad alto volume. La seconda traccia, come tutto il lavoro, si concentra proprio sulla ritmica ossessiva della batteria, ruotando all’interno di un vortice hard senza via d’uscita. Protagoniste di “Oceano di nessuno” sono le chitarre che diventano preponderanti e taglienti seguendo uno schema tuttavia breve e volutamente studiato.
IPERNOTTE
Il brano forse non è posto al centro dell’EP casualmente. Si tratta di un brano rappresentativo dell’evoluzione della band e della direzione che intende intraprendere. Un brano che racchiude in sé molte caratteristiche dei Selva Oscura. C’è potenza sonora, lirica, misticismo, velocità, aggressività e un testo estremamente evocativo. Qui l’attitudine rock della band si coniuga con il progressive, con un risultato sorprendente nella discografia nazionale.
TU CHE DOMINI
Non poteva mancare anche un saggio di ballata rock. È il brano più “lento” dell’EP, ma non soft né melenso. “Tu che domini” è il lato “oscuro” della luna. È un brano d’amore, in fin dei conti e come definito dalla stessa band: «Lento e appiccicoso come miele bollente». Il brano trascina l’ascoltatore in un viaggio senza ritorno in cui la coscienza intravede una luce che consapevolmente non raggiungerà mai. La ballata si sofferma sul senso di decadenza dei rapporti interpersonali, una decadenza che giunge ad essere addirittura salvifica.
THAI
Il brano conclusivo è un “esperimento” di misticismo esasperato che apre davvero tanto alle possibilità della band. Posizionato come brano di chiusura dell’Ep, “Thai” conclude questo primo episodio d’esordio nel modo più emblematico possibile. Ritrae in conclusione la fisionomia della band come qualcosa di volutamente diverso ma allo stesso tempo contemporaneo, concreto, reale e in fin dei conti hard.