Jan Kuehnemund è stata una figura fondamentale nella scena rock degli anni ’80, in particolare per aver fondato e guidato le Vixen, una delle poche band heavy metal al femminile a ottenere un significativo successo commerciale.
Una vita dedicata alla musica
Nata nel 1961 a Saint Paul (Minnesota), Jan Kuehnemund (al secolo Janice Lynn Kuehnemund ) ha iniziato a suonare la chitarra da giovanissima, mostrando un talento innato e una passione smisurata per la musica rock. Nel 1980, ancora adolescente, fondò le Vixen, una band che inizialmente si esibiva in locali minori, ma che ben presto attirò l’attenzione delle major discografiche.
Le Vixen e il successo commerciale
Con le Vixen, Jan Kuehnemund ha contribuito a creare un sound potente e melodico, caratterizzato da riff di chitarra incisivi e da un’attitudine rock senza compromessi. Il gruppo ha ottenuto un notevole successo commerciale, grazie a album come “Vixen” (1988) e “Rev It Up” (1990), che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Stile musicale e influenze
Lo stile musicale delle Vixen può essere definito hair metal, un genere caratterizzato da sonorità potenti, chitarre distorte, melodie catchy e testi spesso incentrati sull’amore e sul rock’n’roll. Le influenze di Jan Kuehnemund sono state molteplici, da chitarristi come Eddie Van Halen e Randy Rhoads a band come AC/DC e Van Halen.
Tra le canzoni più famose delle Vixen, composte in gran parte da Jan Kuehnemund, ricordiamo:
- “Edge of a Broken Heart”: power ballad che ha conquistato le classifiche di tutto il mondo.
- “Cryin'”: altro brano di successo, caratterizzato da un riff di chitarra memorabile.
- “Love Is a Killer”: una ballata he mostra il lato rock delle Vixen.
- “Love Made Me”: ritmo e chitarre accompagnate dalla voce di Jan.
La sua scomparsa
Jan Kuehnemund si è spenta nel 2013 (a soli 51 anni) a causa di un cancro. La sua scomparsa è stata un duro colpo per il mondo del rock. Jan Kuehnemund è stata una pioniera del rock femminile, una chitarrista virtuosa e una compositrice di talento. Ha aperto la strada a molte altre musiciste, dimostrando che le donne possono eccellere anche in un genere musicale tradizionalmente dominato dagli uomini.