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Canzoni di Natale: non tutti le amano e vi spieghiamo il perchè

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Canzoni di Natale

C’è chi le ama e chi non le sopporta ma la verità è una sola: nessuno può restare impassibile all’ascolto dei grandi classici di Natale. Un’esperta ci ha spiegato perché.

C’è  chi già alle prime note di All I Want for Christmas Is You non riesce a resistere  all’incontenibile voglia di addobbare la casa e fare l’albero e chi invece teme i tormentoni natalizi più delle cene coi parenti o della caccia ai regali.

Di qualunque team facciate parte, l’unica cosa certa è che all’ascolto delle canzoni di Natale non si può restare impassibili. E questo perché i grandi classici che fanno da sottofondo a questo periodo dell’anno – che ci piaccia o no – riescono a toccare corde emotive profonde, anche se non uguali per tutti.

«La musica in generale esercita un’influenza molto profonda e complessa sul nostro cervello e sulle nostre emozioni perché va a coinvolgere diverse aree cerebrali ed alcuni neurotrasmettitori specifici», spiega Antonella Badini, Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale presso l’Istituto A.T. Beck di Roma oltre che terapeuta in Musicoterapia. «Le aree cerebrali che vengono attivate attraverso la musica sono principalmente quelle del sistema limbico che rappresenta proprio il nostro cervello emotivo, ovvero quell’area che regola le nostre risposte emotive. Questo spiega perché esiste in generale una forte associazione tra musica ed emozioni».

Ma non solo. La musica è spesso capace di generare una sensazione di benessere

«E questo perché, come dicevamo, è responsabile del rilascio di alcuni neurotrasmettitori specifici», spiega ancora la psicologa. «In modo particolare la dopamina, quel neurotrasmettitore che è legato al senso di piacere e al senso di ricompensa».

Sarà capitato a tutti però di ascoltare una canzone e tornare indietro nel tempo, a un momento particolare della propria vita. «Questo è dovuto al fatto che l’ascolto della musica  è un’esperienza multisensoriale e le emozioni hanno un legame profondo anche con la nostra traccia mnestica», spiega la dottoressa Badini. «La musica si lega insomma profondamente alle nostre memorie autobiografiche ed è per quello che noi associamo una determinata canzone a un momento particolare che abbiamo vissuto».

Ed è qui che entrano in gioco le canzoni natalizie o meglio le diverse emozioni che possono suscitare nelle persone

«Le musiche natalizie tendono a livello di struttura ad evocare delle emozioni e sensazioni positive: tant’è che vengono utilizzate spesso delle scale musicali e delle melodie apposite, in grado di creare quell’effetto caratteristico di magia, di condivisione, di atmosfera festosa e gioiosa», spiega la psicoterapeuta. «Essendo la musica in grado di attivare dei ricordi, è chiaro però che ognuno può avere una reazione diversa e non sempre positiva all’ascolto di una particolare canzone».

Le musiche natalizie possono insomma avere effetti diversi. Tra i più comuni, senza dubbio quello di evocare un senso di gioia e felicità. «Queste canzoni possono stimolare infatti sentimenti di calore, amore e gratitudine, contribuendo a creare un’atmosfera di gioia durante le festività», spiega ancora l’esperta. A volte però possono essere predominanti la nostalgia e i sentimenti di appartenenza. «Questo perché le musiche natalizie sono spesso associate a ricordi e rituali familiari: ascoltare le canzoni natalizie può evocare quindi sentimenti di nostalgia e ricordi di momenti passati trascorsi con la famiglia o gli amici durante le festività».

Anche un certo effetto calmante può essere riconducibile all’ascolto dei brani di Natale. «Si tratta infatti di musiche che riescono spesso a creare un’atmosfera di pace e tranquillità, aiutando a ridurre lo stress e a favorire un senso di serenità», sottolinea la dottoressa Badini

A Natale siamo o ci sentiamo tutti più buoni? Ebbene: anche in questo caso il merito potrebbe essere proprio delle canzoni natalizie in grado di farci sentire più generosi e solidali con gli altri. «Questo perché le canzoni di Natale trasmettono messaggi di generosità, amore e solidarietà. I testi possono parlare di compassione, di aiuto agli altri e condivisione: messaggi che possono farci sentire particolarmente propensi a fare del bene».

Le musiche natalizie possono promuovere lo spirito natalizio (anche in chi non lo sente)

Sugli effetti delle musiche natalizie si è concentrato anche un piccolo studio condotto dall’unità di ricerca medica dell’ospedale Sønderjylland in Danimarca. Lo scopo  era quello di verificare se la musica natalizia avesse un effetto calmante e di riduzione dello stress.

«L’intento dei ricercatori era capire se l’ascolto delle musiche di Natale
avesse sostanzialmente lo stesso esito che produce, ad esempio,
l’ascolto della musica classica, ovvero abbassare
la pressione sanguigna e creare uno stato di calma»

– spiega la dottoressa Badini –

Nel corso dello studio, a un gruppo di persone accuratamente selezionate secondo specifici criteri, veniva dapprima misurata la pressione

Quindi i partecipanti venivano fatti accomodare in un ambiente appositamente creato con addobbi e cibi natalizi in grado di ricreare la giusta atmosfera. Il passaggio successivo era la proiezione del video del brano musicale All I want for Christmas is you, una delle canzoni natalizie più ascoltate di sempre. Successivamente all’ascolto, i ricercatori procedevano a misurare nuovamente la pressione sanguigna ai partecipanti, facendo poi loro delle domande di follow-up rispetto l’atmosfera e l’atteggiamento verso i brani natalizi.

«I risultati di questo studio hanno dimostrato che effettivamente l’ascolto della musica natalizia aveva prodotto un abbassamento della pressione sanguigna  – conclude l’esperta. – Ma l’esito più curioso è stato un altro: è emerso infatti che ascoltare musica natalizia, soprattutto in compagnia, poteva aumentare lo spirito natalizio anche nelle persone non ben disposte nei confronti del Natale».

La playlist giusta, insomma, potrebbe avere effetti inaspettati anche nei ‘Grinch’ più convinti. Provare, o meglio, ascoltare per credere.

(fonte: link)

— Onda Musicale

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