È morto il bassista dei Renaissance Jon Camp, all’età di 75 anni.
Jon Camp, che ha anche cantato per la band, in particolare come voce maschile nella lunga “Song Of Scheherazade” del 1975 (dall’album omonimo), oltre a occuparsi occasionalmente della chitarra. Faceva parte della formazione classica, alla quale si unì nel 1972, insieme alla cantante Annie Haslam, al chitarrista Michael Dunford, al tastierista John Tout e il batterista Terry Sullivan.
Camp ha partecipato a tutti gli album dei Renaissance, da “Prologue” del 1972 a “Time-Line” del 1983, oltre a essere nella line up dei dischi dal vivo “Live at Carnegie Hall” (1976) (con la New York Philharmonic Orchestra) e i due volumi “Live at the Royal Albert Hall: King Biscuit Flower Hour”, Vol. 1 e Vol. 2 del 1997.
Ha anche partecipato all’album di debutto di Annie Haslam del 1977, “Annie In Wonderland”. Ha lavorato anche con Roy Wood (cofondatore dei gruppi The Move, Electric Light Orchestra) per tutti gli anni ’70 e i primi anni ’80.
Camp ha anche partecipato all’album di debutto solista del rock melodico britannico Robin George, “Dangerous Music” e ha anche formato la band Cathedrale, un amalgama di pop e rock progressivo degli anni ’80 che comprendeva anche John Young, leader dei Lifesign. Il loro unico album è stato pubblicato da Angel Air Records nel 2017.
John Young ha reso omaggio a Camp, dicendo: “Mi dispiace per la scomparsa di JC. I pensieri sono rivolti alla famiglia e agli amici di Jon. Abbiamo lavorato insieme negli anni ’80 in una band chiamata Cathedrale (insieme a Brett Wilde e Tony Bodene). Erano tempi duri e ringrazio Jon per la sua amicizia e il suo affetto. Ha continuato a usare la “nostra” foto qui su Facebook, cosa di cui sono molto orgoglioso. Negli anni ’70 andavo a vederlo suonare con i Renaissance e una volta ho persino prenotato la band per uno spettacolo a Liverpool, quindi ero un fan e un amico. Un talento immenso”.