Musica

PINK FLOYD IMMERSION: alla vigilia della tappa a Pergine Valsugana li abbiamo intervistati

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Con un repertorio di oltre 40 brani iconici della band – tra cui “Comfortably Numb“, “Wish You Were Here“, “Money” e gli altri capolavori – lo show PINK FLOYD IMMERSION offre un’esperienza unica che celebra le migliori epoche musicali del gruppo di Waters, Gilmour, Wright e Mason.

La vera rivoluzione dello spettacolo è l’audio in quadrifonia ad alta definizione, fornito ed elaborato da Zingali Acoustics, che rappresenta una delle prime implementazioni di questa tecnologia in un contesto dal vivo.

In cosa consiste lo show Pink Floyd Immersion?

Pink Floyd Immersion può essere definito lo spettacolo che ti fa vivere a 360 gradi il mondo Pink Floyd, perché l’esperienza proposta non è solo legata al repertorio, che per quello che riguarda l’Immersion Tour 2024/25 sarà concentrato sull’intera storia della band, ma anche per tutto quello che riguarda ll’illuminazione, le scene, gli allestimenti, ed in ultimo ma non per importanza, la riproduzione audio in quadrifonia di alcuni brani, essendo stati i Pink Floyd i pionieri di questa scelta stilista.”

Proporrete un setup in quadrifonia e ad alta definzione. Cosa devono aspettarsi gli spettatori?

“Gli spettatori saranno immersi nella riproduzione audio quadrifonica, attraverso degli altoparlanti dedicati, che verranno posizionati nei 4 angoli, per cui 2 davanti e 2 dietro , così che in alcuni momenti dello Show i suoni, gli effetti e parte della musica arriveranno da ogni angolo.  Inoltre ci tengo a precisare che è un ascolto veramente cristallino, possiamo dire anche diverso da un classico suono di musica live. La rivoluzione sta proprio in questo, portare lo spettatore a vivere un’esperienza di musica live con un suono in alta fedeltà.”

l prossimo 1 febbraio sarete a Pergine Valsugana, in una regione che – notoriamente – ama il mondo Pink Floyd. Cosa vi sentite di dire loro?

Si il 1 febbraio 2025 saremo di scena al Teatro Comunale di Pergine, oltretutto è un Teatro veramente bello e non vediamo l’ora di suonarci. Possiamo semplicemente dire che questa è l’opportunità di vivere un’esperienza diversa, non semplicemente un tributo ma un qualcosa che va oltre… quindi vi aspettiamo il 1 Febbraio per vivere insieme un nuovo Show dedicato ai Pink Floyd.”

Parlateci del vostro progetto musicale

Pink Floyd Immersion nasce nel 2015 sotto un nome diverso, ma nonostante le numerose evoluzione il progetto ha avuto sempre una costante crescita fino ad arrivare, nel 2025, con una preparazione organizzativa di produzione completamente autonoma da dove nasce Prisma Show Srl. Nel percorso di un progetto, di una band, di uno Show ci sono sempre momenti di transizione, di preparazione, di lavoro per arrivare nel modo più strutturato possibile ad avere una stabilità e soprattutto una costanza. Proprio quest’anno nel 2025 celebreremo i 10 anni di attività e già stiamo preparando altre novità.”

Come è composta la vostra band?

La band è composta da fantastici musicisti, dico fantastici perché non è solo la bravura a fare la differenza ma spesso sopratutto quando si fa arte, e in questo caso musica il rapporto umano che si va a creare soprattutto durante un Tour diventa determinante.

“Alla batteria abbiamo GIANLUCA CATALANI (CATABOOM) alle tastiere e voce MARCO NOVIELLI, al basso e voce GIULIO CLERI , alle chitarre LEONARDO GUELPA che in alcune date si alterna con MAURO MICCOLI (uno dei fondatori dal 2015), al sax il grande TONINO CIOTTI, le nostre fantastiche ragazze CLAUDIA TRAVAGLIONI, ELEONORA CRUCIANI, ELENA CHERUBINI, GAIA AVERSA e GIORGIA CORSI. Anche loro come  le chitarre si alternano viste le molte date in programma, e poi alla chitarra, voce e direzione musicale e artistica ci sono io, ANDREA CODISPOTI.”

Quanto lavoro e studio c’è dietro ai vostri spettacoli? Sono molte le tribute band italiane dei Floyd, ma non tutte garantiscono qualità e cura nei dettagli come voi. 

“Il lavoro e lo studio per progettare uno spettacolo è molto profondo, con profondo intendo dire che tutto nasce da una propria esigenza interna, spesso si semplifica la scaletta di un tributo riportando in scena uno specifico album e poi una sequenza di brani THE BEST OF … Invece in questo Tour avvertivo l’esigenza di portare in scena un qualcosa di diverso a partire proprio dall’audio. Spesso non è la scelta dei brani che fa la differenza ma come si arriva a determinate canzoni ed a  determinati momenti dello spettacolo; penso che questa sia la cosa piu  importante da “centrare” quando si realizza uno Show , spesso ci si riesce , invece a volte bisogna fermarsi e magari fare dei cambiamenti, ma durante la prima parte del Tour c’è stato riferito da più persone del pubblico l’entusiasmo di come lo spettacolo scorreva e pian piano cresceva d’intensità quindi per ora siamo sulla strada giusta.”

E ancora

“La differenza sta nel messaggio che si vuole mandare al pubblico, i Pink Floyd hanno avuto molte evoluzioni nella loro storia, da Syd Barrett come Leader, poi Roger Waters ed infine l’era post Waters con Gilmour che ha preso in mano i Pink Floyd.  Unire queste 3 menti in uno Show non è facile … calcolando che nemmeno loro ci sono riusciti… Ora sarà ancora più difficile lavorare sul nuovo Tour nel 2026 anche se c’è già una nuova idea altrettanto innovativa, ma per ora godiamoci tutto il 2025 perché sarà sicuramente entusiasmante.”

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/David Gilmour/Roger Waters/Syd Barrett
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