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”The sound of Silence” compie 60 anni: ecco la storia di uno dei brani più importanti della storia

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Simon & Garfunkel

Il 1965 è l’anno di Simon & Garfunkel, che arrivano al successo con un pezzo che diventa un classico della musica americana, ”The Sound of Silence”. È una pezzo che Simon & Garfunkel registrano per il loro album di esordio, ”Wednesday Morning, 3 A.M.” che esce il 19 ottobre 1964 ma non ottiene alcun successo.

Paul Simon va in Inghilterra, fa concerti nei club folk in Europa e intanto ripubblica ”The Sounds of Silence” nel suo disco solista ”The Paul Simon Songbook”, ma anche questa volta passa inosservato. La svolta arriva quando il produttore della Columbia Records Tom Wilson, lo stesso che ha curato le registrazioni di ”Like a Rolling Stone” di Bob Dylan, intuisce che il sound del momento sta cambiando e senza nemmeno avvertire Paul Simon prende la traccia vocale di ”The Sound of Silence”, fa risuonare la musica ad una band folk-rock (il chitarista Al Gorgoni e il batterista Bobby Gregg hanno partecipato alle session di Dylan) e la ripubblica come singolo nel settembre del 1965.

I primi ad accorgersi di ”The Sound of Silence” sono i Dj delle radio indipendenti di Boston, che lo passano sempre di notte, seguiti da quelli di Harvard e poi dei college di Miami e Washington

Si dice che Paul Simon stesse per salire sul palco di un club di Copenhagen quando vede su una copia del magazine Billboard la sua canzone in classifica. Torna di corsa in America e registra un album con Art Garfunkel e intanto, dopo dopo essere stata a lungo al numero due l’8 gennaio del 1966, ”The Sound of Silence” sostituisce ”We Can Work It Out” dei Beatles al primo posto in classifica. Diventa un pezzo generazionale, anche perché viene usata nella colonna sonora di un film epocale ”Il Laureato” di Mike Nichols con Dustin Hoffman.

Tutto comincia con la prima strofa

«Ciao oscurità, mio vecchio amico Eccomi qui a parlare ancora con te», un’immagine poetica che affascina il pubblico. Paul Simon ha detto di aver pensato all’immagine del “suono del silenzio” dopo l’assassinio di Kennedy nel 1963, molti giovani americani vedono nel testo un riferimento alla guerra in Vietnam, ma la storia di ”The Sound of Silence” è quella della amicizia tra Art Garfunkel e un compagno della Columbia University Sanford Greenberg detto Sandy, che è diventato cieco. Greenberg viene da una famiglia povera, non può pagarsi cure costose e quello che i dottori all’inizio gli dicono essere solo congiuntivite è in realtà un glaucoma che si porta via la sua vista.

È costretto a lasciare l’università e il sogno di diventare avvocato, e cade in una profonda depressione finché, come ha raccontato lui stesso in un libro di memorie: «Art mi ha riportato in vita. Mi ha detto: devi tornare in università, ti aiuterò io. Abbiamo fatto il patto di aiutarci sempre nei momenti difficili». Art Garfunkel lo accompagna in università, lo aiuta a leggere, a scrivere e compilare i moduli e per non farlo sentire solo decide di usare un soprannome per sé, «darkness» cioè «oscurità». «Mi diceva: voglio stare dove sei tu, nell’oscurità. Chiamami darkness» ha detto Greenberg, che è riuscito a laurearsi a pieni voti, ha fatto master ad Harvard e Oxford ed è diventato un imprenditore di grande successo, creando anche un fondo di tre milioni di dollari per cercare una cura per la cecità. Non ha mai usato il bastone o l’aiuto di un cane guida: «Non ho mai voluto essere Sandy Greenberg il cieco ma Sandy Greenberg l’essere umano».

Nel suo libro di memorie, Greenberg ha anche raccontato di una volta in cui mentre erano insieme alla Grand Central Station di New York, Art Garfunkel gli ha detto di doversi assentare per una commissione urgente e lo ha lasciato da solo in mezzo alla folla

«Sono state le due ore più terribili della mia vita. Con mille difficoltà sono riuscito a tornare al campus dell’università e quando sono entrato un uomo mi ha urtato e mi ha chiesto scusa ridendo. Era Art, era rimasto al mio fianco tutto il tempo. La sua strategia aveva funzionato: ero riuscito a farcela da solo». Art Garfunkel racconta la storia a Paul Simon, e insieme decidono di scrivere la prima strofa di ”The Sound of Silence”: «Darkness è Art» ha detto Sandy Greenberg, «L’amico che leggeva i libri per me».

(fonte: Virgin Radio)

— Onda Musicale

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