La cosa migliore, secondo Luca Erriquenz, è rivolgersi al fanciullo che è dentro di noi, e questo suo pensiero è racchiuso in “Piccolo Principe”
“Siamo parole dette per caso, aeroplani persi nel cielo” – così canta Luca Erriquenz per raccontare che, in questo mondo inaridito dove le emozioni sono sempre più un accessorio, brancoliamo nel buio senza il calore dei sentimenti. “Ci sono troppi colori, poche matite”, una metafora per spiegare che di emozioni ne abbiamo, anche tante, ma purtroppo non sappiamo più come dimostrarle. La soluzione è tornare bambini, così da poter colorare e disegnare le nostre emozioni con tutti i colori che vogliamo senza limiti.
Il singolo di esordio di Luca Erriquenz
Viviamo in un mondo frenetico e convulso, rincorrendo il tempo senza neanche sapere il perché, attraversando in modo distratto spazi, persone e luoghi che ci raccontano tanto, ma tutte quelle storie non riusciamo a comprenderle semplicemente perché non ci fermiamo ad ascoltarle. Spesso diciamo parole a caso, senza neanche conoscerne il significato, forse perché abbiamo pochi mezzi a disposizione per esprimere i nostri sentimenti in un mondo sempre più arido.
E allora come uscirne fuori per riscoprire i valori dell’umanità? La cosa migliore, secondo Luca Erriquenz, è rivolgersi al fanciullo che è dentro di noi per ricreare quell’atmosfera magica che purtroppo si perde quando cresciamo, e questo suo pensiero è racchiuso in “Piccolo Principe”, il suo ultimo brano. Un’emozione fanciulla consente di avere un dialogo puro, senza filtri e basato sulle emozioni vere. Il testo del brano è di Gianluca Lucchese, e viene interpretato da Luca Erriquenz.
Chi è Luca Erriquenz
Piccolo Principe” è una favola, dove la musica è dolce e a tratti fiabesca, e proprio come tutte le favole contiene un messaggio: non bisogna solo vedere con gli occhi, ma anche aprire il cuore perché “l’amore non muore mai”.
Ma conosciamolo meglio Luca Erriquenz, pianista rapito dal rock and roll e dal suo ritmo frenetico sin da giovane. Performer di talento, pianista e cantante, Luca nei suoi concerti porta la musica di leggende come Jerry Lee Lewis, Ray Charles, Johnny Johnson e Booker T. Laury. Viene punto dall’insetto della musica a soli 11 anni, quando frequenta scuole private di pianoforte per poi avvicinarsi a diversi generi musicali che spaziano dal jazz alla musica afroamericana, passando per il blues e il gospel, concentrandosi anche sullo studio del canto.
Conclusi gli studi al liceo, Luca si iscrive alla facoltà di Musicologia e al Conservatorio “Mascagni”, per approfondire le sue conoscenze musicali e consegue la laurea e la specializzazione in Pianoforte. Oggi è maestro di pianoforte, professore di musica e docente Yamaha e nel suo ricco curriculum vanta 11 album inediti all’attivo e ben 24 anni di concerti live in giro per l’Italia. A completare il tutto c’è un libro di saggistica manuale “Musica+Emozioni=Tutto Calcolato” e nel 2020 si è iscritto nuovamente all’università per allargare i suoi confini musicali e approfondire ulteriormente il suo percorso professionale come didatta.
Biografia
Luca Erriquenz è un pianista, cantante e performer appassionato di rock and roll, blues e jazz. Ha iniziato a studiare pianoforte a 11 anni, proseguendo con canto e musica afroamericana. Laureato in Pianoforte al Conservatorio “Mascagni” e in Musicologia, è maestro di pianoforte, docente Yamaha e professore di musica. Vanta 11 album inediti, 24 anni di concerti live in Italia e un libro di saggistica musicale, “Musica+Emozioni=Tutto Calcolato”. Ha conseguito 4 Master in music business, neurologia musicale e didattica, ed è direttore dell’Orchestra “Faber” di Pisa da due anni.