È morto Denis Cuspert, meglio conosciuto come Deso Dogg. Era un rapper tedesco che nel 2010 decise di abbandonare la Germania per unirsi all’Isis.
L’uomo si era convertito all’Islam nel 2009 e aveva scelto il nome di Abu Talha al-Almani: dopo un incidente aveva cominciato a radicalizzarsi, fino ad unirsi all’organizzazione jihadista. Era considerato uno dei principali protagonisti della propaganda jihadista. L’hanno dato per morto almeno due volte. Ma ora – secondo quanto riporta il canale di propaganda vicino all’Isis Wafa Media – il rapper dello Stato Islamico Denis Cuspert, alias Deso Dogg, alias Abu Talha al-Almani è morto. La conferma arriva anche da Site, il gruppo di monitoraggio della propaganda jihadista.
“Nonostante ci siano precedenti segnalazioni sulla morte di Denis Cuspert, questa sembra più convincente: vari dettagli, foto, ecc. Il rapporto di Wafa Media potrebbe benissimo risultare vero”, ha commentato giovedì in serata su Twitter la direttrice di Site Rita Katz. In rete circolano varie immagini del corpo di Denis Cuspert, che sarebbe stato ucciso il 17 gennaio in Siria a Gharanij, nella zona di Deir el Zor. La propaganda jihadista lo cita come martire con la kunya, il suo nome di battaglia, Abu Talha al-Almani. Non è chiaro però se la morte sia dovuta a ferite riportate durante gli scontri o a causa di un raid e non c’è certezza circa la data del decesso.
Denis Cuspert era stato dato per morto in Siria nel 2015 in un bombardamento statunitense a Raqqa ma la notizia era poi stata in parte smentita. , avevano ammesso gli americani. Da almeno tre anni era noto per il suo ruolo attivo sul campo, per aver preso parte a numerose decapitazioni e per essere diventato uno dei protagonisti della propaganda jihadista e dei suoi violenti video.
Metà ghanese, metà tedesco dopo aver tentato di imporsi sulla scena della musica rap tedesca con il nome di Deso Dogg, nel 2009 si era convertito all’Islam ed era entrato a far parte dei circoli salafiti tedeschi. Nel 2010, dopo un grave incidente d’auto e dopo essere entrato in contatto con Pierre Vogel, un ex boxer e predicatore musulmano tedesco, inizia il suo percorso di radicalizzazione. In una scena particolarmente prolifica come quella tedesca, Denis trova subito quello che sta cercando. Abbandona il rapper, considerato haram (proibito) dalla dottrina salafista, e passa ai nasheed, i canti islamici, in cui descrive Berlino come una «città di infedeli» e in cui dice «Il martirio è la cosa più bella». Nel 2012 si sposta a Solingen e insieme ad un uomo di nome Mohamed Mahmoud fonda Millatu Hibrahim, network di propaganda online per imporre la sharia in Germania.
Le autorità tedesche lo accusano di aver ispirato un attentato contro due soldati americani all’aeroporto di Francoforte. Come sottolineato anche dal New York Times, l’autore dell’attacco racconterà di aver deciso di uccidere i due uomini dopo aver visto un filmato postato da Cuspert su Facebook in cui due soldati americani stuprano una musulmana.A metà del 2013, rispunta in Siria dove si è unito al gruppo jihadista Junud al-Sham. Compare in un video in cui dichiara di essersi unito alla guerra contro il regime di Assad. Ed è qui che Denis Cuspert alias Deso Dogg diventa Abu Talha Al-Almani. In settembre viene ferito in un raid e per lui le autorità tedesche spiccano un mandato di cattura internazionale. Alla fine dell’anno Cuspert giura fedeltà allo Stato islamico.
Combatte ma allo stesso tempo diventa una star della propaganda della potente macchina mediatica del Califfato. Non è famoso come Jihadi John, ma tra i miliziani è un mito per la sua ferocia di taglia teste. Alcuni lo paragonano al predicatore yemenita Anwar Al Awlaki per la sua popolarità. L’anno successivo i media tedeschi lo danno per morto in un’imboscata di Al Nusra, ma poi la notizia viene smentita e Cuspert compare in altri filmati di propaganda. Fino al raid statunitense dell’anno scorso e la smentita.
Deso Dogg era considerato uno dei simboli più potenti della propaganda jihadista e con i suoi filmati era riuscito a reclutare centinaia di giovani. Era stato anche protagonista di una relazione con Daniela Greene, 38 anni, traduttrice dell’Fbi, incaricata di sorvegliarlo che poi aveva disertato per unirsi in matrimonio con lui. All’epoca la Greene mentì all’Fbi sui suoi spostamenti e avvisò il nuovo marito delle indagini in corso su di lui. La donna, peraltro, dopo poche settimane si rese conto dell’errore commesso e decise di scappare negli Stati Uniti, dove fu immediatamente arrestata.
(fonte della notizia: www.corriere.it)
PAGINA FACEBOOK DI ONDA MUSICALE