Con “Gemello Astrale” Rocco decide di riscrivere le regole.
Ci sono artisti che seguono il mercato, altri che lo ignorano. Poi c’è Rocco, che con Gemello Astrale decide di riscrivere le regole. Dimenticate strofe, ritornelli e bridge: questa non è una canzone nel senso classico del termine, ma un’esperienza, un flusso emozionale che ti travolge dall’inizio alla fine. È come se Rocco avesse preso il concetto di “brano d’amore” e lo avesse spogliato fino all’essenza, lasciandoci una nuda e cruda confessione d’anima.
La struttura è un atto di ribellione musicale. Nessun punto d’appoggio, nessun “hook” preconfezionato: solo parole che scorrono, avvolgono, ti costringono a fermarti e ascoltare. “Qualora lo scintillio di vane quisquilie tentasse le tue attenzioni…” è l’inizio di un viaggio poetico che sembra recitato direttamente dal cuore. Non è un testo, è una dichiarazione. Non è una canzone, è un frammento di vita. Musicalmente, Gemello Astrale è un trionfo di minimalismo. Una chitarra che non osa troppo, ma che fa esattamente ciò che serve: reggere il peso emotivo di una voce baritonale che è insieme calda e fragile, potente e vulnerabile. Rocco canta come se stesse parlando a una persona sola, e questo rende tutto incredibilmente intimo, quasi voyeuristico. È come spiare un momento privato, con il cuore in gola e il fiato sospeso.
Ma non lasciatevi ingannare: questa non è una “canzone d’amore” nel senso banale del termine. Rocco non si piega al sentimentalismo da quattro soldi. Gemello Astrale parla di amore, sì, ma lo fa con un linguaggio ricercato, quasi spirituale. È un dialogo con l’universo, un inno alla rarità delle connessioni umane, un promemoria che ci urla sottovoce: “Non dimenticare ciò che conta davvero.” Rocco si rivolge spesso a un pubblico abituato a sentirlo cantare di temi sociali e controculturali. Eppure, anche in questa svolta intima, la sua coerenza emerge. Non è una fuga, è un ritorno all’essenziale: alla radice di ogni rivoluzione, anche quella personale. Gemello Astrale non è una canzone da consumare, ma da vivere.
Disponibile dall’11 febbraio, è il tipo di brano che ti scuote, ti spoglia e ti ricorda che, alla fine, siamo solo “atomi in festa che si cercano”. Se volete emozioni autentiche, questo pezzo fa per voi. Se cercate il solito ritornello, passate oltre. Qui si parla d’arte vera.
Carriera musicale e discografica di Rocco
Fin da bambino, Rocco scopre la sua passione per la musica, mettendo le mani a tre anni su una tastiera elettronica e, poco dopo, sulla chitarra. Cresce con i grandi cantautori italiani, assimilandone il linguaggio e facendolo proprio nelle sue prime composizioni. Dopo un’esperienza con la band Broken Bulb, con cui si esibisce nelle feste locali suonando i grandi classici del rock, decide di intraprendere la carriera solista, affinando il suo stile e la sua voce artistica.
Nel 2019 esordisce con il singolo Viva la vita, un brano che è più di una canzone: un inno alla gioia e un invito ad apprezzare le piccole cose. Nel 2021 pubblica il suo primo album, Vita, morte e tentacoli, un progetto che mescola sonorità coinvolgenti e testi che spaziano tra ironia e riflessione. Il singolo Portami a Rimini diventa la sigla ufficiale di Radio Publiphono Rimini per l’estate e si fa strada nelle radio locali. Nello stesso anno, il suo brano Un Bitcoin al mese arriva alla finalissima del Cantagiro 2021, dove viene premiato da Claudio Lippi e conquista il terzo posto nella manifestazione.
Nel 2023 pubblica il suo secondo album, Cantauntore, segnando una svolta nella sua carriera. La sua musica non è più solo espressione personale, ma un mezzo per raccontare la società con ironia tagliente e una forte impronta satirica. Rocco diventa un osservatore critico del presente, mescolando denuncia sociale e leggerezza, un equilibrio che lo porta sotto i riflettori dei media nazionali. Nel 2024, il suo brano Influencer viene trasmesso su Rai 1 durante la puntata di Porta a Porta del 9 gennaio, a dimostrazione di quanto la sua musica sia capace di toccare nervi scoperti con intelligenza e acume.
Oltre alla musica, è direttore artistico di eventi come Concertiamo e Controfestival e porta i suoi spettacoli nei teatri e sui palchi di tutta Italia. Nel 2025 è prevista l’uscita del suo nuovo album, Alieni e transumani, un progetto che esplorerà le derive del presente con il suo consueto stile acuto e ironico. Sono già usciti due singoli dell’album, Cane fruttariano e Sicurezza nazionale.