La storia dei Nautilus Pompilius nasce nel 1978 nelle aule dell’Istituto di Architettura di Sverdlovsk (oggi Ekaterinburg), quando Vyacheslav Butusov e Dmitry Umetsky decidono di dare vita a una band che cambierà per sempre il volto del rock russo. Il gruppo prende il nome da un mollusco preistorico, simbolo della loro volontà di unire l’antico al moderno, la tradizione all’innovazione.
La band Nautilus Pompilius muove i primi passi in un periodo di grande fermento culturale, suonando una musica che fonde elementi del post-punk occidentale con melodie tipicamente russe. I testi, inizialmente ingenui e sperimentali, si evolvono rapidamente verso una profonda critica sociale, specchio della società sovietica in trasformazione durante la perestrojka.
Il vero successo arriva nel 1985 con l’album “Razluka” (Separazione), che segna l’inizio di una nuova era per il rock russo. Le canzoni del disco, tra cui la celebre “Skovannye Odnoy Tsepyu” (Incatenati dalla stessa catena), diventano veri e propri inni generazionali. La musica dei Nautilus si caratterizza per arrangiamenti complessi, dove le tastiere di Alina Nesterova si intrecciano con la voce profonda e distintiva di Butusov.
Gli anni ’90 vedono la band attraversare una fase di profondo cambiamento
L’uscita di Umetsky nel 1988 segna una svolta stilistica, con l’introduzione di elementi più sperimentali e atmosfere più cupe. Album come “Yablokitay” e “Titanik” mostrano una maturità compositiva che va oltre le radici post-punk, esplorando territori sonori nuovi e più sofisticati.
La band si scioglie nel 1997, dopo aver pubblicato 13 album in studio e aver profondamente influenzato la scena musicale russa. Il loro lascito va oltre la musica: i Nautilus Pompilius hanno dato voce alle speranze e alle paure di una generazione che ha vissuto la transizione dal regime sovietico alla Russia moderna.
Oggi, Vyacheslav Butusov prosegue la sua carriera solista, mentre le canzoni della band vengono regolarmente reinterpretate da artisti più giovani, testimoniando la loro duratura rilevanza culturale.
Alcune delle loro canzoni più popolari
“Прогулки по Воде“, “Прощальное письмо” (conosciuta anche come “Goodbye, America!“), “Взгляд с экрана“, “Хлоп-хлоп“, “Шар цвета хаки“, “Скованные одной цепью“, “Я хочу быть с тобой“, “На берегу безымянной реки“, e “Тутанхамон“.