Musica

Steve Lukather, il geniale e virtuoso chitarrista dei Toto

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Steve Lukather

Steve Lukather nasce il 21 ottobre 1957 nella San Fernando Valley, California. Fin da bambino, mostra un interesse spiccato per la musica, imparando a suonare prima la batteria e le tastiere.

Ma è a soli sette anni che, dopo aver visto i Beatles all’Ed Sullivan Show, Steve Lukather decide di dedicarsi alla chitarra. Il padre gli regala una Kay acustica e il leggendario album “Meet the Beatles!“, che cambiò radicalmente la sua vita.

A diciassette anni, inizia a lavorare come turnista nel circuito discografico americano

La sua carriera decolla quando, nel 1976, Jeff Porcaro e David Paich lo invitano a unirsi alla loro band nascente, i Toto. Con loro, Steve non solo suona la chitarra, ma diventa anche una figura centrale come compositore e cantante. Il primo album dei Toto, pubblicato nel 1978, contiene successi come “Hold the Line” e “Georgy Porgy“, che scalano le classifiche mondiali. Ma è con “Toto IV” del 1982 che ottengono il successo planetario grazie a “Africa” e “Rosanna“, vincendo sei Grammy Awards.

Parallelamente al suo lavoro con i Toto, Steve Lukather si afferma come uno dei session man più richiesti del mondo, collaborando con una varietà inimmaginabile di artisti. Tra le sue collaborazioni più significative ci sono Michael Jackson per l’album “Thriller“, dove contribuisce con la sua chitarra a brani come “Beat It” (sebbene l’assolo fosse di Eddie Van Halen), e Olivia Newton-John per il singolo “Physical“. Ha suonato anche con Elton John, Paul McCartney, Ringo Starr e ha lavorato con Quincy Jones, Cher e Chicago su brani di grande successo.

Steve Lukather si distingue non solo per la sua versatilità ma anche per la sua tecnica chitarristica

Il suo stile è caratterizzato da una plettrata decisa, un attacco forte grazie ai pickup attivi, e un uso sapiente della whammy bar per smorzare l’attacco delle note o creare vibrati vigorosi. Il suo playing include tecniche come bending, tapping (anche a più dita), e string skipping, che contribuiscono a un suono distintivo e melodico. La sua chitarra preferita, la Music Man “Luke”, è stata progettata su misura per lui, riflettendo la sua esigenza di versatilità e suono pulito.

Negli anni, Steve Lukather ha anche portato avanti una carriera solista, pubblicando album come “Lukather” nel 1989, “Candyman” nel 1994, e più recentemente “Bridges” nel 2023. Ha collaborato con chitarristi leggendari come Steve Vai, Slash e Larry Carlton, con cui ha registrato l’album “No Substitutions“, vincitore di un Grammy.

«Che cosa vuol dire essere il più grande chitarrista della terra?
Andate a chiedere a Steve Lukather»

(Eddie Van Halen)

La sua vita privata

Per quanto riguarda la sua vita privata, Steve ha sofferto per anni di alcolismo, anche per via dei drammi che ha dovuto affrontare (su tutti la morte dell’amata madre). Dalla sua prima moglie, Marie Currie, ha avuto due figli: Trevor, oggi musicista pop, e Tina. Dal 2002 al 2010 è stato sposato con Shawn Batten, madre degli altri suoi due figli: Lily Rose e Bodhi.

Alcune curiosità

  • Steve Lukather è alto 1 metro e 74.
  • Steve ha raccontato di aver svolto da ragazzino un provino per suonare con Frank Zappa. Con la consueta cordialità, quest’ultimo dopo averlo sentito gli avrebbe detto di cambiare mestiere.
  • Dove vive il chitarrista? Sembrerebbe avere una splendida casa a Miami. Non si conosce il suo patrimonio.
  • Lukather è l’unico membro dei Toto a non aver mai saltato un live.
  • Dopo l’addio di Ritchie Blackmore nel 1993, Steve venne contattato dai Deep Purple, ma decise di rifiutare per rimanere con i Toto.
  • Steve è uno dei chitarristi più rispettati. Non a caso, durante uno show televisivo, Eddie van Halen ha dichiarato che Steve è il miglior chitarrista al mondo.
  • Su Instagram Steve Lukather ha un account da migliaia di follower.

— Onda Musicale

Tags: Eddie Van Halen/Michael Jackson/Ringo Starr/Turnista
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