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Stereophonics: alternative rock che guarda al britpop

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Stereophonics

Gli Stereophonics sono una delle rock band britanniche più amate e seguite degli ultimi decenni, tra i massimi esponenti della seconda ondata del Britpop.

Nati nel 1992 a Cwmaman, un piccolo villaggio nel Galles, gli Stereophonics hanno portato un sound unico nel panorama rock, unendo influenze britpop, rock classico e un tocco di malinconia gallese. Guidati dalla voce distintiva e carismatica di Kelly Jones, la band ha conquistato un pubblico globale con album iconici, testi introspettivi e performance live indimenticabili. La loro storia è quella di un gruppo che ha saputo evolversi mantenendo intatta la propria autenticità.

Le origini: dal Galles al successo

Gli Stereophonics nascono nel 1992, quando Kelly Jones (voce e chitarra), Richard Jones (basso, non parente di Kelly) e Stuart Cable (batteria) decidono di formare una band. Il nome “Stereophonics” viene scelto ispirandosi a un vecchio giradischi, riflettendo il loro amore per la musica e il suono. Fin dall’inizio, la band si distingue per il suo approccio diretto e sincero, con testi che raccontano storie di vita quotidiana e melodie che catturano l’attenzione.

Il primo album, “Word Gets Around”, viene pubblicato nel 1997 e ottiene un immediato successo in Gran Bretagna. Brani come “Local Boy in the Photograph” e “A Thousand Trees” mostrano già il potenziale della band, con testi poetici e un sound che unisce rock e britpop. L’album viene acclamato dalla critica e vince il BRIT Award per il miglior album britannico nel 1998.

L’ascesa al successo internazionale per gli Stereophonics

Con il secondo album, “Performance and Cocktails” (1999), i Stereophonics raggiungono nuovi livelli di popolarità. L’album, con hit come “The Bartender and the Thief” e “Just Looking”, diventa un successo internazionale, portando la band su palchi sempre più grandi. La voce di Kelly Jones, con il suo timbro unico e il suo accento gallese, diventa un marchio di fabbrica, mentre i riff di chitarra e i ritmi incalzanti creano un’energia travolgente.

Nel 2001 gli Stereophonics pubblicano “Just Enough Education to Perform”, che include il singolo “Have a Nice Day”, uno dei loro brani più celebri. L’album segna un’evoluzione nel sound della band, con influenze più acustiche e testi ancora più introspettivi. Tuttavia, lo stesso anno, la band perde il batterista Stuart Cable, che viene sostituito da Javier Weyler.

L’evoluzione del sound

Nel corso degli anni gli Stereophonics hanno continuato a evolversi, mantenendo un sound distintivo ma esplorando nuove sfumature. Album come “You Gotta Go There to Come Back” (2003), “Language. Sex. Violence. Other?” (2005) e “Keep the Village Alive” (2015) mostrano una band matura, capace di passare da momenti aggressivi e potenti a atmosfere più melodiche e riflessive. La voce di Kelly Jones, con il suo mix di grinta e dolcezza, è il cuore del loro sound, mentre i riff di chitarra e i ritmi incalzanti creano un’energia travolgente.

Uno degli elementi distintivi della band è il loro stile visivo, che unisce estetica classica del rock con un tocco moderno. Questo approccio ha contribuito a creare un’identità forte e riconoscibile, che si riflette anche nei loro video musicali e nelle performance live.

Le collaborazioni e i tour

Gli Stereophonics hanno collaborato con numerosi artisti e band, portando il loro sound in contesti diversi e ampliando il loro pubblico. Tra le collaborazioni più significative ci sono:

  • Tom Jones: Kelly Jones ha collaborato con il leggendario cantante gallese in diverse occasioni, creando un sodalizio artistico che ha emozionato i fan di entrambi.
  • Paul Weller: hanno suonato con il “Modfather” in diversi tour, condividendo il palco con una delle icone del rock britannico.
  • Noel Gallagher: la band ha collaborato con l’ex chitarrista degli Oasis, portando il loro sound in contesti più ampi.

Gli Stereophonics sono anche noti per le loro performance live, che combinano energia, teatralità e un’atmosfera coinvolgente. Hanno suonato in festival come il Glastonbury e il Isle of Wight, conquistando il pubblico con la loro intensità e il loro carisma.

Stereophonics: evoluzione e identità

Gli Stereophonics sono una band che ha saputo mantenere la propria identità pur evolvendosi costantemente. La loro musica, fatta di energia, emozione e sperimentazione, ha influenzato una nuova generazione di artisti, dimostrando che il rock può essere ancora vivo e rilevante. Con oltre 30 anni di carriera, gli Stereophonics continuano a essere un punto di riferimento per chi cerca musica autentica e senza compromessi.

Formazione attuale degli Stereophonics

  • Kelly Jones – voce, chitarra, tastiere (1992-presente)
  • Richard Jones – basso, pianoforte, cori (1992-presente)
  • Adam Zindani – chitarra, cori (2007-presente)
  • Jamie Morrison – batteria (2012-presente)
  • Tony Kirkham – tastiere, pianoforte, chitarra acustica (2005 – presente)

Album in studio

  • 1997 – Word Gets Around
  • 1999 – Performance and Cocktails
  • 2001 – Just Enough Education to Perform
  • 2003 – You Gotta Go There to Come Back
  • 2005 – Language. Sex. Violence. Other?
  • 2007 – Pull the Pin
  • 2009 – Keep Calm and Carry On
  • 2013 – Graffiti on the Train
  • 2015 – Keep the Village Alive
  • 2017 – Scream Above the Sounds
  • 2019 – Kind
  • 2022 – Oochya!
  • 2025 – Make ‘em Laugh, Make ‘em Cry, Make ‘em Wait

— Onda Musicale

Tags: Glastonbury/Noel Gallagher/Oasis/Tom Jones/Paul Weller/rock alternativo
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