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Hall & Oates, un viaggio intenso di uno dei duo più celebri e longevi della musica pop e rock

Hall & Oates

Daryl Hall e John Oates, noti collettivamente come Hall & Oates, sono un duo musicale americano che ha lasciato un’impronta molto profonda nella musica pop, rock e soul. La loro storia inizia a Filadelfia (Pennsylvania), alla fine degli anni ’60, quando i due si incontrano per caso in un contesto musicale vibrante e competitivo.

Daryl Franklin Hohl (nato il 11 ottobre 1946), che in seguito adotterà il nome d’arte Daryl Hall, cresce a Pottstown in una famiglia con una forte passione per la musica. Sua madre era un’insegnante di canto e il giovane Daryl sviluppa presto un amore per il soul e il rhythm and blues, influenzato da artisti come Smokey Robinson e i Temptations. Frequenta la Temple University di Filadelfia, dove studia musica e inizia a esibirsi con vari gruppi locali.

John William Oates (nato il 7 aprile 1948 a New York, ma cresciuto in Pennsylvania) proviene anch’egli da un background musicale. Influenzato dal folk, dal rock e dal soul, Oates si trasferisce a Filadelfia per frequentare la Temple University. È qui che il destino intreccia le vite dei due musicisti.

L’incontro decisivo avviene nel 1967 durante un evento musicale alla Adelphi Ballroom. Entrambi si trovavano lì con i rispettivi gruppi: Hall con i Temptones, un gruppo vocale soul, e Oates con i Masters, una band più orientata al rock. Una rissa scoppia tra il pubblico e i due finiscono per rifugiarsi nello stesso ascensore di servizio per sfuggire al caos. Scoprono di avere gusti musicali simili e decidono di collaborare, dando vita a una partnership che sarebbe durata decenni.

Gli inizi della carriera: gli anni ’70

All’inizio, Hall e Oates non si concentrano subito sul duo. Passano alcuni anni lavorando come musicisti di sessione e collaborando con altri artisti a Filadelfia, una città nota per la sua scena musicale soul (il cosiddetto “Philly Sound“). Nel 1970 firmano il loro primo contratto discografico con la Atlantic Records, grazie al produttore Tommy Mottola (futuro magnate della musica). Il loro album di debutto, Whole Oats (1972), è un mix di folk, rock e soul, ma non ottiene un grande successo commerciale. Tuttavia, mostra già il potenziale delle loro armonie vocali e della loro capacità di fondere generi diversi.

Il secondo album, Abandoned Luncheonette (1973), segna una svolta. Prodotto da Arif Mardin, contiene la loro prima hit significativa, “She’s Gone“. Sebbene all’epoca il singolo raggiunga solo la posizione numero 60 nella classifica Billboard Hot 100, diventa un classico negli anni successivi, specialmente dopo essere stato ripreso da altri artisti come Tavares. L’album riflette l’influenza del Philly Soul, con arrangiamenti ricchi e melodie accattivanti, ma il duo fatica ancora a trovare un’identità definita.

Nel 1974 pubblicano War Babies, un album più sperimentale prodotto da Todd Rundgren, con un suono influenzato dal glam rock e dal progressive. Tuttavia, l’album delude sia i critici che i fan, e il duo decide di lasciare Atlantic Records per firmare con la RCA Records. Questo passaggio segna l’inizio della loro ascesa verso il successo mainstream.

Il boom degli anni ’80: l’epoca d’oro

Gli anni ’80 sono il periodo d’oro di Hall & Oates, quando diventano uno dei duo più venduti di tutti i tempi. Con l’album Voices (1980), il duo prende il controllo creativo della propria musica, autoproducendosi per la prima volta. L’album contiene hit come “Kiss on My List” (numero 1 negli Stati Uniti), “You Make My Dreams” e una reinterpretazione di “You’ve Lost That Lovin’ Feelin‘” dei Righteous Brothers. Il sound di Voices combina pop, rock e soul con un tocco moderno, perfetto per l’era di MTV.

Il successo continua con Private Eyes (1981), che include due singoli al numero 1: “Private Eyes” e “I Can’t Go for That (No Can Do)“. Quest’ultima canzone, in particolare, diventa un inno generazionale, con il suo groove funky e il testo minimalista. È anche un esempio della loro abilità nel mescolare soul e sintetizzatori, un suono che influenzerà molti artisti successivi. Si dice persino che Michael Jackson abbia tratto ispirazione da “I Can’t Go for That” per il riff di basso di “Billie Jean“.

Nel 1982 esce H2O, un altro trionfo commerciale

L’album contiene “Maneater” (un altro numero 1), “One on One” e “Family Man“. H2O vende oltre due milioni di copie solo negli Stati Uniti e consolida Hall & Oates come superstar globali. Il loro aspetto impeccabile e i video musicali accattivanti li rendono perfetti per l’epoca di MTV, dove il loro carisma visivo completa il talento musicale.

Il 1984 vede la pubblicazione di Big Bam Boom, un album che abbraccia ulteriormente i suoni elettronici e i sintetizzatori. Singoli come “Out of Touch” (il loro sesto numero 1) e “Method of Modern Love” dominano le classifiche. A questo punto, Hall & Oates sono il duo più venduto nella storia della musica, superando anche Simon & Garfunkel.

Declino commerciale e progetti paralleli: gli anni ’90

Con la fine degli anni ’80, i gusti musicali iniziano a cambiare, e il pop-rock di Hall & Oates perde terreno rispetto al grunge e all’hip-hop emergenti. Gli album successivi, come Change of Season (1990), ottengono un successo moderato con singoli come “So Close“, ma non replicano i fasti precedenti. Le tensioni personali e creative tra Hall e Oates iniziano a emergere, portando a una pausa nella loro collaborazione.

Negli anni ’90, entrambi si dedicano a progetti solisti

Daryl Hall pubblica album come Soul Alone (1993) e si concentra su collaborazioni con artisti come Dusty Springfield e Smokey Robinson. John Oates, invece, esplora il folk e la musica roots, pubblicando il suo primo album solista, Phunk Shui, nel 2002. Nonostante queste divergenze, il duo non si scioglie mai ufficialmente e continua ad esibirsi sporadicamente.

La rinascita degli anni 2000

A partire dai primi anni 2000 Hall & Oates vivono una rinascita grazie alla nostalgia per gli anni ’80 e al riconoscimento della loro influenza su artisti contemporanei. Pubblicano nuovi album come Do It for Love (2003) e Home for Christmas (2006), ma il loro focus si sposta sui tour dal vivo, dove attirano sia fan storici che nuove generazioni.

Un momento significativo è la creazione del programma Live from Daryl’s House (2007), un web show (poi trasmesso in TV) in cui Daryl Hall invita artisti come Ben Folds, Chromeo e CeeLo Green a esibirsi nella sua casa. Questo progetto dimostra la versatilità di Hall e mantiene viva la loro rilevanza.

Nel 2014 Hall & Oates vengono inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame, un riconoscimento alla loro straordinaria carriera. Con oltre 40 milioni di dischi venduti e sei numeri 1 nella classifica Billboard, il loro contributo alla musica è innegabile.

Dinamiche personali e stile musicale

La relazione tra Hall e Oates non è sempre stata semplice. Sebbene siano amici e collaboratori da decenni, hanno spesso descritto la loro partnership come un “matrimonio professionale“, con periodi di distanza e divergenze creative. Hall, con la sua voce potente e il talento da frontman, tende a dominare i riflettori, mentre Oates, più riservato, contribuisce con il suo talento chitarristico e le sue armonie.

Il loro stile musicale, spesso definito “rock and soul“, è una fusione unica di melodie pop accattivanti, influenze soul di Filadelfia e una sensibilità rock. La loro capacità di evolversi con i tempi, incorporando sintetizzatori e produzione moderna negli anni ’80, li ha resi pionieri del genere. In sintesi, Hall & Oates non sono solo un duo musicale, ma un fenomeno culturale che ha attraversato decenni, influenzando generazioni di artisti e fan. La loro musica, con i suoi ritmi irresistibili e le armonie impeccabili, rimane “senza tempo“. Anche oggi, nel 2025, canzoni come “Rich Girl“, “Maneater” e “You Make My Dreams” continuano a risuonare nelle radio, nelle playlist e nei cuori di milioni di persone in tutto il mondo. Complessivamente il progetto Hall & Oates ha posizionato 34 singoli nella Billboard Hot 100 e venduto 60 milioni di album in tutto il mondo.

Album in studio di Hall & Oates

  • 1972 – Whole Oats 
  • 1973 – Abandoned Luncheonette 
  • 1974 – War Babies 
  • 1975 – Daryl Hall & John Oates 
  • 1976 – Bigger Than Both of Us 
  • 1977 – Beauty on a Back Street 
  • 1978 – Along the Red Ledge 
  • 1979 – X-Static 
  • 1980 – Voices 
  • 1981 – Private Eyes 
  • 1982 – H2O 
  • 1984 – Big Bam Boom 
  • 1988 – Ooh Yeah! 
  • 1990 – Change of Season 
  • 1997 – Marigold Sky 
  • 1999 – Angelina 
  • 2003 – Do It for Love 
  • 2004 – Our Kind of Soul 
  • 2006 – Home for Christmas 

— Onda Musicale

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