Negli anni ’70 i Genesis erano una delle band più influenti del progressive rock britannico. Dopo l’uscita di Peter Gabriel come cantante e frontman nel 1975, il periodo precedente, culminato con album come Foxtrot (1972) e Selling England by the Pound (1973), rappresenta l’apice della loro fase più creativa e teatrale.
Durante questo tempo, la formazione classica dei Genesis includeva Peter Gabriel (voce), Tony Banks (tastiere), Mike Rutherford (basso e chitarra), Steve Hackett (chitarra) e Phil Collins (batteria), che insieme sviluppavano composizioni complesse, ricche di virtuosismo e narrazioni poetiche. Nel 1973, anno di Selling England by the Pound, i Genesis erano al massimo della loro sperimentazione musicale, mescolando testi surreali e riferimenti alla cultura inglese con arrangiamenti intricati e atmosfere evocative. È in questo contesto che nasce “Firth of Fifth“, uno dei brani più celebri e amati della loro magnifica discografia.
Genesi del brano
“Firth of Fifth” appare come terza traccia di Selling England by the Pound. La sua origine risale a idee musicali sviluppate principalmente da Tony Banks, il tastierista e compositore dominante in questa fase della band. Il brano iniziò come un abbozzo di Banks, che aveva scritto un tema per pianoforte durante le sessioni di Foxtrot, ma che non trovò spazio in quell’album. Questo tema, caratterizzato da una melodia maestosa e malinconica, fu ripreso e ampliato per Selling England. La band collaborò per trasformarlo in una composizione epica di oltre nove minuti, con contributi significativi da parte di tutti i membri.
Il celebre assolo di chitarra di Steve Hackett, eseguito con una tecnica di tapping ante litteram, è uno degli elementi più distintivi del brano. Hackett ha raccontato che il solo nacque quasi per caso, mentre sperimentava con il volume della chitarra per creare un effetto simile a un violino. Peter Gabriel, invece, contribuì con un testo criptico e immaginifico, tipico del suo stile, mentre Phil Collins aggiunse una sezione ritmica dinamica che culmina in un finale potente.
“The path is clear
Though no eyes can see
The course laid down long before
And so with gods and men
The sheep remain inside their pen,
Though many times they’ve seen the way to leave”
La registrazione avvenne agli Island Studios di Londra, e il processo fu complesso: i Genesis erano noti per perfezionare ogni dettaglio, spesso litigando bonariamente su arrangiamenti e struttura. Il risultato è un brano che alterna momenti di delicatezza a esplosioni di energia, incarnando l’essenza del progressive rock.
Significato del titolo
Il titolo “Firth of Fifth“ è un gioco di parole che riflette l’umorismo e la creatività linguistica della band. Letteralmente, “firth” in inglese significa “fiordo” o “estuario”, e “Fifth” si riferisce al “quinto”. La frase richiama il Firth of Forth, un estuario reale in Scozia, ma il cambio da “Forth” a “Fifth” introduce un elemento surreale e simbolico. Alcuni interpretano il titolo come un riferimento alla “quinta essenza” o a un luogo immaginario, un paesaggio mitico che si collega ai temi del testo. Resta il fatto che – di fatto – il titolo è pressochè intraducibile.
Il testo di Peter Gabriel è volutamente ambiguo, pieno di immagini poetiche come fiumi che scorrono, montagne che si muovono e un narratore che osserva il passaggio del tempo e della natura. Una possibile lettura è che parli del ciclo della vita e della storia umana, con il fiume come metafora del tempo che scorre inesorabile. Tuttavia, Gabriel stesso ha ammesso che i suoi testi spesso nascevano da associazioni libere e non avevano un unico significato definito, lasciando spazio all’interpretazione personale.
“Now as the river dissolves in sea,
So Neptune has claimed another soul.
And so with gods and men
The sheep remain inside their pen,
Until the shepherd leads his flock away
The sands of time were eroded by
The river of constant change”
Alcune curiosità
- Il tema iniziale al pianoforte di Banks è considerato uno dei momenti più iconici del progressive rock, spesso citato come esempio di perfezione melodica.
- Steve Hackett ha dichiarato che il suo assolo di chitarra in “Firth of Fifth” è uno dei suoi lavori preferiti, ma all’epoca fu frustrato perché la band tagliò alcune strofe del testo che avrebbero dato più contesto al suo contributo.
- Il brano è un pilastro nei concerti dei Genesis, anche dopo l’uscita di Gabriel, con Phil Collins che ne ha preso il posto alla voce nelle versioni successive.
“Firth of Fifth” è un esempio straordinario della capacità dei Genesis di fondere complessità musicale e lirismo enigmatico
La sua genesi riflette il lavoro collettivo di una band al culmine della propria sinergia creativa, mentre il titolo e il testo invitano a un viaggio immaginativo che va oltre la superficie. È una canzone che continua ad incantare gli ascoltatori per la sua bellezza e profondità. E anche per la sua parte fortemente enigmatica.
Formazione
- Peter Gabriel – voce, flauto
- Steve Hackett – chitarra elettrica
- Mike Rutherford – basso elettrico, chitarra ritmica
- Tony Banks – pianoforte, sintetizzatore (ARP Pro Soloist), organo Hammond (T-102), Mellotron (M400)
- Phil Collins – batteria, voce