Nato negli Stati Uniti alla fine dell’800, il blues affonda le sue radici nei canti delle comunità di schiavi afroamericani ed è considerato il “padre della musica moderna“. Diffusosi a livello globale, ha dato vita a numerosi sottogeneri e influenzato profondamente la musica contemporanea.
Il blues trae origine, come il jazz, dai canti degli schiavi afroamericani deportati in America del Nord dall’Africa
Nato negli ultimi decenni dell’800, il blues si affermò soprattutto dopo la Prima guerra mondiale, dando origine a vari sottogeneri. Più specificamente, al tradizionale country blues subentrò gradualmente il più “moderno” urban blues. Negli anni tra le due guerre, il blues si diffuse anche al di fuori degli Stati Uniti, ma in Italia fu ostacolato dal regime fascista. Dopo la Seconda guerra mondiale il genere, chiamato anche “musica del diavolo“, andò incontro a una nuova evoluzione, influenzando la nascita di altri generi, come il rock. Il blues si basa sull’uso della scala blues; sulla prevalenza del canto; sulla presenza, talvolta, delle antifone e della struttura a dodici battute.
Cos’è il blues
Il termine blues deriva, molto probabilmente, dall’espressione “to have the blues” (o “to have the blue devils”), che significa avere tristezza, malinconia. Negli Stati Uniti del ‘700 la parola “blue”, che letteralmente è solo la traduzione inglese di “blu”, era usata come sinonimo di ubriaco; con il passare degli anni perse questa valenza per assumere il significato di sofferenza, malinconia, non più collegata all’ubriachezza. Il blues è nato negli Stati Uniti nella seconda metà dell’800 e si è affermato in tutto il mondo nel secolo successivo; ha avuto grande impatto sulla nascita e lo sviluppo di altri generi musicali, come il jazz e il rock, al punto che alcuni studiosi lo considerano il “padre” della musica moderna.
Pur essendo molto vario, presenta alcune caratteristiche specifiche
Anzitutto, il canto è più importante della musica, addirittura in origine il blues era solo cantato. Inoltre, i brani si basano su un ritmo particolare, determinato dall’uso della scala blues, diversa dalle altre scale musicali. I testi hanno spesso una struttura a dodici battute e possono contenere antifone, cioè domande del cantante e risposte di un coro o del solista stesso. Tali caratteristiche, però, non sono fisse, perché il blues è un genere molto vario.

Com’è nato il blues
Il blues trae origine dai canti degli schiavi afroamericani degli Stati Uniti che avevano sviluppato una tradizione musicale che comprendeva i work song, cantati durante il lavoro, e gli spiritual, eseguiti nei momenti di preghiera. I canti degli schiavi esprimevano malinconia per le condizioni nelle quali vivevano, ma anche speranza per il futuro e per la vita ultraterrena. Dopo il 1865, quando negli Stati Uniti la schiavitù fu abolita, alcuni afroamericani continuarono a portare avanti la loro tradizione musicale a scopo di intrattenimento, spesso spostandosi di città in città per cantare in occasioni di cerimonie private e feste pubbliche.
Così nacque il blues, che proponeva alcuni temi ricorrenti
Le difficoltà nelle quali si trovavano i neri dopo l’emancipazione dalla schiavitù, perché sottoposti a pesanti discriminazioni e condizioni sociali ed economiche molto precarie; il mito del treno, che era sempre più diffuso nel territorio statunitense; il nomadismo. Il blues delle origini era solo cantato o, tutt’al più, accompagnato con strumenti “poveri”: tra i più usati figurava la “cigar box”, una chitarra il cui corpo principale era costruito con una scatola di sigari, alla quale si aggiungevano le corde. Talvolta, i canti erano accompagnati anche dall’armonica e da altri strumenti.
Le canzoni non venivano né pubblicate né registrate, ma gradualmente si perfezionò e divenne un genere musicale a tutti gli effetti
I primi brani furono pubblicati tra il 1908 e il 1912. Il “titolo di prima canzone blues pubblicata” è conteso tra I Got the Blues di Anthony Maggio (1908) e Dallas Blues di Hart Wand (1912). La prima incisione arrivò invece nel 1920, quando la cantante Mamie Smith registrò Crazy Blues, un brano che era stato pubblicato due anni prima.
Il blues delle origini, nato nelle aree rurali del Sud degli Stati Uniti, era noto come country blues, cioè blues di campagna
Nel corso degli anni ’20, il country divenne una delle espressioni di musica popolare più ascoltate negli Stati Uniti ed era apprezzato non solo dagli afroamericani, ma anche dai cittadini bianchi. Tra i principali interpreti figuravano artisti di fama come Blind Lemon Jefferson e Robert Johnson, quest’ultimo considerato uno dei fondatori di questo genere musciale.
Nel periodo tra le due guerre, però, si sviluppò anche un altro sottogenere, l’urban blues
Cioè “blues urbano“, favorito dalle migrazioni degli afroamericani dagli Stati del Sud verso le città degli Stati del Nord. Nei centri urbani i musicisti si rivolgevano a un pubblico diverso, solitamente più eterogeneo e più esigente di quello delle aree rurali. L’urban blues era perciò più “strutturato” e prevedeva l’uso di strumenti elettrici e dell’amplificazione. Dal blues, inoltre, trasse origine un nuovo stile, il boogie-woogie, più veloce e ritmato, che divenne molto popolare negli anni ’30 e ’40.
Il blues in Italia
Il blues varcò i confini degli Stati Uniti per diffondersi, come il jazz, anche in Europa e raggiunse anche la penisola italiana, ma la sua diffusione, come quella di altri prodotti culturali americani, fu ostacolata dal regime fascista, che accettò la presenza delle canzoni blues solo se “italianizzate”. Per fare un esempio, il celebre brano Saint Louis Blues, pubblicato nel 1914 negli Stati Uniti, in Italia fu inciso negli anni ’30 da alcuni artisti con il titolo “Le Tristezze di San Luigi“. Nel nostro Paese il blues si diffonderà in misura maggiore durante e dopo la Seconda guerra mondiale, anche grazie alla presenza dei soldati americani.
Il blues negli ultimi anni
Nel secondo dopoguerra l’urban blues prese definitivamente il sopravvento ed andò incontro a nuovi cambiamenti, tra i quali l’aggiunta di nuovi strumenti. Negli anni ’40 emersero musicisti come Muddy Waters e Howlin’ Wolf, che guadagnarono grande popolarità.
Il blues si diffuse in molti Paesi, ma nel corso degli anni dovette confrontarsi con l’evoluzione degli stili musicali e con lo sviluppo di nuovi generi, in primis il rock, che, almeno in parte, trasse origine proprio dai canti blues. Nonostante queste sfide, il blues continua a crescere sia nelle forme tradizionali, sia in stili più moderni, diventando ancora più eterogeneo e diversificato.
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