Il mondo del cinema piange Nadia Cassini. L’attrice americana è morta a Reggio Calabria all’età di 76 anni dopo una lunga malattia. Era anche cantante e modella.
Statunitense di origine italo-tedesca, Nadia Cassini divenne celebre nel 1970 con il film scandalo “Il dio serpente“, cui seguirono molte commedie in compagnia soprattutto di Lino Banfi diventando così una stella della commedia sexy all’italiana di quegli anni, grazie alla sua vitalità e al corpo perfetto.
Nata a Woodstock il 2 gennaio del 1949 e figlia d’arte (il padre tedesco e la madre italiana erano attori di vaudeville e Nadia nacque durante una tournée), Nadia (il cui vero nome era Gianna Lou Muller) arrivò in Italia nel 1968, seguendo il marito, il conte Igor Cassini, fratello dello stilista Oleg. Diventata popolare con “Il dio serpente“, cult movie di Piero Vivarelli in cui sfoggiava un nudo integrale, in seguito al divorzio dal marito aveva lasciato l’Italia trasferendosi a Londra, dove si era risposata e avuto una figlia, Cassandra.
Tornata nel nostro Paese, nel 1979 ottenne il primo ruolo da protagonista entrando nel filone comico-erotico
Il film in questione è “L’insegnante balla… con tutta la classe” cui seguiranno “classici” del genere come “L’infermiera nella corsia dei militari” (1979) e “La dottoressa ci sta col colonnello” (1980). In quegli anni Nadia diede scandalo anche in televisione, con una sua apparizione vicino a Lando Buzzanca durante la quale mostrò il sedere coperto solo da un sottilissimo perizoma, venendo per questo denunciata per “simulazione di atto sessuale contro natura” da parte di un telespettatore.
Finita l’età d’oro della commedia sexy Nadia si buttò sulla tv commerciale, in grande espansione a metà anni 80
Partecipò a trasmissioni come “Ridiamoci sopra“, “Premiatissima“, “Drive In” e “Risatissima” con un successo però modesto. La sua carriera fu bruscamente interrotta da un intervento di chirurgia plastica finito malissimo: l’attrice ne uscì parzialmente sfigurata riportando deturpazioni al viso oggi fortunatamente non molto visibili, a parte la mancanza di parte del padiglione auricolare destro. Seguirono anni difficili, con abuso di droga e alcol, riuscendo comunque a disintossicarsi, e anche a una storia di stalking, con un uomo che l’avrebbe perseguitata e anche picchiata. Nel 2009 fu anche coinvolta in un grave incidente d’auto.