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Tell me a song: “Funkytown” dei Lipps Inc.

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Funkytown

La canzone Funkytown, pubblicata dai Lipps Inc. nel 1980, è uno dei brani più iconici della disco music e del funk, nota per il suo ritmo accattivante e il suo testo semplice ma evocativo.

Funkytown è stata scritta e prodotta da Steven Greenberg nel 1979, musicista e produttore statunitense, nonché fondatore dei Lipps Inc., una band formata a Minneapolis. Greenberg, che suonava diversi strumenti e aveva un background nel jazz e nella musica pop, compose il brano con l’intento di creare qualcosa di fresco e ballabile, che catturasse l’energia della scena musicale degli anni ’70, ormai al tramonto dell’era disco. La voce della canzone è quella di Cynthia Johnson, ex miss Minnesota e talentuosa cantante che aveva già esperienza con band locali prima di unirsi al progetto.

Il titolo Funkytown è ispirato a un desiderio di evasione

Greenberg, vivendo a Minneapolis, una città che percepiva come musicalmente “limitata” rispetto a centri come New York o Los Angeles, immaginava un luogo ideale, una “città del funk“, dove la musica e la creatività regnavano sovrane. Il testo riflette questa voglia di cambiamento (“Gotta make a move to a town that’s right for me“), ma rimane volutamente vago, lasciando spazio all’interpretazione universale di un sogno o di una fuga verso qualcosa di meglio.

Musicalmente, Funkytown si distingue per il suo uso innovativo di sintetizzatori e per il groove irresistibile, che combinano elementi di funk, disco e un tocco di new wave, anticipando il sound degli anni ’80. Greenberg registrò gran parte degli strumenti da solo, sovrapponendo strati sonori, mentre la voce di Johnson aggiunse un tocco soulful e accattivante.

Il grande successo

Uscita come singolo nel marzo 1980 dall’album Mouth to Mouth, Funkytown divenne un fenomeno globale. Raggiunse la posizione numero 1 della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti, dove rimase per quattro settimane consecutive, un traguardo raro per un gruppo esordiente. Il successo non si limitò agli USA: il brano dominò le classifiche in oltre 30 paesi, tra cui Germania, Francia, Australia e Canada, diventando uno dei singoli più venduti dell’epoca.

“Won’t you take me to
Funkytown?
Won’t you take me to
Funkytown?
Won’t you take me to
Funkytown?
Won’t you take me to
Funkytown?”

Il suo trionfo è attribuibile a diversi fattori

Primo, il suono: il mix di sintetizzatori e ritmo funky arrivava in un momento in cui la disco stava evolvendo verso sonorità più elettroniche, rendendo Funkytown un ponte tra due epoche musicali. Secondo, la sua universalità: il testo, pur semplice, parlava a chiunque desiderasse un cambiamento, mentre la melodia era immediatamente memorabile. Infine, il timing: il brano uscì quando la disco era ancora abbastanza popolare da riempire le piste da ballo, ma con un sound abbastanza moderno da non sembrare datato.

Funkytown è stata anche un simbolo culturale, spesso associata agli anni ’80 e alla loro estetica colorata e spensierata. È apparsa in film, serie TV (come Friends e The Simpsons) e pubblicità, cementando il suo status di classico.

Nel corso degli anni, Funkytown è stata reinterpretata da vari artisti, dimostrando la sua longevità

  1. Pseudo Echo (1986): questa band australiana ne fece una versione synth-pop con un sound più aggressivo e orientato agli anni ’80, che raggiunse il numero 6 negli USA e il numero 1 in Australia.
  2. Alvin and the Chipmunks (1981): una versione giocosa e accelerata, tipica del loro stile vocale acuto, che la rese popolare tra i più giovani.
  3. Lipps Inc. stessi (remix): negli anni successivi, Greenberg e altri produttori hanno rivisitato il brano con remix moderni, mantenendolo vivo nei club.

Il videoclip

Il videoclip ufficiale di Funkytown è un prodotto tipico dell’epoca della disco e dei primi anni di MTV, quando i video musicali stavano iniziando a diventare una parte essenziale della promozione di un brano. Tuttavia, va notato che non esiste un videoclip “narrativo” complesso come quelli che sarebbero diventati comuni anni dopo; si tratta piuttosto di un video semplice, incentrato sulla performance e sull’estetica dell’epoca.

Il video presenta Cynthia Johnson, la vocalist del brano, come figura centrale. È mostrata mentre canta e si esibisce con movimenti di danza energici, circondata da ballerini che eseguono coreografie funky. L’ambientazione è minimalista, spesso con fondali astratti o effetti visivi semplici come luci colorate e motivi geometrici, che riflettono lo stile psichedelico e futuristico della disco music. Non c’è una vera trama: il focus è sul ritmo e sull’atmosfera della canzone, con l’obiettivo di trasmettere l’energia del brano e invogliare il pubblico a ballare.

Un elemento distintivo è l’abbigliamento: Johnson e i ballerini indossano abiti tipici degli anni ’70 e primi ’80, con colori vivaci, pantaloni a zampa d’elefante, glitter e accessori vistosi, incarnando perfettamente l’estetica dell’epoca disco. Gli effetti visivi, come sovrapposizioni o dissolvenze, erano rudimentali rispetto agli standard moderni, ma contribuivano a creare un’atmosfera “spaziale” che si sposava bene con il tema di evasione verso una “Funkytown” immaginaria.

Contesto e produzione

Il video fu prodotto con un budget limitato, come era comune per molti artisti dell’epoca che non erano ancora superstar consolidate. Steven Greenberg, il cervello dietro il brano, non appare nel video, lasciando il palcoscenico a Johnson e ai ballerini. La regia e la produzione erano funzionali più che artistiche, progettate per accompagnare il singolo nelle trasmissioni televisive musicali, come Soul Train o i nascenti programmi di video musicali.

Sebbene il videoclip non sia considerato un capolavoro cinematografico, ha svolto il suo compito: amplificare la popolarità di Funkytown e fissare l’immagine di Cynthia Johnson come icona del brano. La sua semplicità lo ha reso facilmente trasmissibile e memorabile, contribuendo a cementare la canzone nella cultura pop. Col tempo, il video è diventato un pezzo di nostalgia, evocando l’ingenuità e il fascino dei primi esperimenti audiovisivi della musica pop.

— Onda Musicale

Tags: Funk
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