Al Stewart, nato a Glasgow nel 1945, è un cantautore che ha trasformato la musica in un racconto straordinario, intrecciando melodie folk-rock con narrazioni storiche profonde e affascinanti. La sua storia musicale inizia nei vivaci club di Londra degli anni ’60, dove inizialmente si esibiva come giovane artista alle prime armi, immergendosi nella ricca scena folk del periodo.
Sin dai primi anni della sua carriera, Al Stewart (al secolo Alastair Ian Stewert) si è distinto per un approccio unico alla composizione musicale. Invece di limitarsi a scrivere canzoni d’amore o brani superficiali, ha scelto di utilizzare la musica come un mezzo per raccontare storie complesse, spesso attingendo a eventi storici profondi e dimenticati. Questo suo stile narrativo lo ha rapidamente reso un artista distintivo nel panorama musicale.
La sua collaborazione con il produttore Alan Parsons è stata particolarmente significativa. Insieme hanno creato l’album “Year of the Cat“, pubblicato nel 1976, che rappresenta probabilmente il punto più alto della sua carriera commerciale. Il brano omonimo divenne un successo internazionale, conquistando le classifiche e introducendo il grande pubblico al suo stile narrativo unico.
Brani come “Roads to Moscow“, un racconto struggente della Seconda Guerra Mondiale, e “Time Passages” hanno ulteriormente consolidato la sua reputazione di cantautore capace di trasformare momenti storici in composizioni musicali toccanti. La sua capacità di intrecciare dettagli storici precisi con melodie folk raffinate lo ha reso un artista amatissimo da critici e appassionati di musica.
Nel corso degli anni, Stewart ha collaborato con musicisti di talento come Peter White, che lo ha accompagnato in molte registrazioni, e persino con Jimmy Page dei Led Zeppelin nelle sue prime produzioni. Queste collaborazioni hanno arricchito il suo sound, fondendo elementi folk, rock e una profonda sensibilità narrativa.
Nonostante non sia mai diventato un artista mainstream nel senso più stretto, Al Stewart ha comunque influenzato significativamente il mondo del cantautorato. Ha dimostrato che la musica può essere molto più di un semplice insieme di note: può essere letteratura, può essere storia, può essere un viaggio attraverso il tempo e le emozioni umane.
Ancora oggi, dopo decenni di carriera, Stewart continua a esibirsi e a comporre, mantenendo intatto quel fascino unico che lo ha contraddistinto fin dall’inizio. La sua capacità di trasformare eventi storici complessi in melodie suggestive rimane un tratto distintivo del suo talento artistico.
Per chi non lo conoscesse, titoli giornalistici come “Il Cantautore che Trasforma la Storia in Musica” o “Year of the Cat: L’Uomo che Ha Rivoluzionato il Folk-Rock” potrebbero catturare immediatamente l’essenza del suo straordinario percorso musicale.
La sua vita personale
Al Stewart è stato sposato con Kris, e ha due figlie. Il 12 Settembre 2020 si è felicemente risposato, con Jill. Grande la gioia dei suoi fans, che lo ammirano e lo considerano un vero gentleman, scozzese. Nel 2002 il giornalista Neville Judd ha pubblicato la prima biografia su Al Stewart: “Al Stewart, the true life adventures of a folk rock troubadour“.
Album in studio di Al Stewart
- 1967 – Bed-Sitter Images
- 1969 – Love Chronicles
- 1970 – Zero She Flies
- 1972 – Orange
- 1973 – Past, Present and Future
- 1975 – Modern Times
- 1976 – Year of the Cat
- 1978 – Time Passages
- 1980 – 24 Carrots (con gli Shot in the Dark)
- 1984 – Russians and Americans
- 1988 – Last Days of the Century
- 1993 – Famous Last Words
- 1995 – Between the Wars (con Laurence Juber)
- 2000 – Down in the Cellar
- 2005 – A Beach Full of Shells
- 2008 – Sparks of Ancient Light