Chi non lo ha amato, non lo ha capito. O peggio: chi non ha amato la sua musica, non l’ha capita. E è vietato replicare con “i gusti sono gusti“, perché sui capolavori non ci sono scuse.
David Bowie, pseudonimo di David Robert Jones, è stato uno dei più grandi artisti del Novecento, dotato di una straordinaria capacità di reinventarsi e di essere il protagonista di un impatto profondo sulla musica e sulla cultura popolare. Nato l’8 gennaio 1947 a Brixton, Londra, Bowie ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’arte, grazie alla sua capacità innovativa e al suo stile unico e irripetibile.
David Bowie iniziò la sua carriera musicale negli anni ’60, esplorando vari generi e collaborando con artisti come Tony Visconti e Brian Eno
Il suo successo internazionale arrivò già negli anni ’70 dando vita a personaggi come Ziggy Stardust, che lo resero un’icona del glam rock. La sua discografia comprende 27 album in studio, tra cui capolavori come The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars e Aladdin Sane. Non solo musica, David Bowie fu anche un attore e un produttore esecutivo, contribuendo a film come The Man Who Fell to Earth e Labyrinth.
Gli occhi diversi del Duca Bianco
Il Duca Bianco entrò nei cuori e nell’anima di generazioni e generazioni, anche grazie al suo sguardo ipnotico, favorito dagli occhi descritti di “colore diverso”. In realtà sono un esempio di anisocoria, condizione in cui le pupille hanno dimensioni diverse. Questo fenomeno è stato spesso confuso con l’eterocromia, quando davvero gli occhi hanno colori diversi. L’anisocoria di Bowie è stata causata da un incidente avvenuto nel 1962, quando il suo amico George Underwood gli diede un cazzotto durante una rissa per una ragazza: aveva solo 15 anni. E chi l’avrebbe mai detto che un pugno in faccia sarebbe diventato un tratto fisico unico, parte integrante del suo fascino e della sua immagine pubblica, capace di trasformare ogni suo sguardo in un altro tipo di cazzotto, quello allo stomaco.

L’immagine di David Bowie ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare
Il suo stile androgino e la sua capacità di cambiare e cambiarsi hanno ispirato generazioni di artisti e fan. David Bowie ha influenzato non solo la musica, ma anche il teatro, il cinema e la moda, spingendo i confini dell’espressione artistica e dell’identità di genere. La sua influenza è palese in artisti come Lady Gaga, Tilda Swinton, giusto per fare due nomi, ma in molti, molti altri che hanno seguito le sue orme nel campo dell’arte e della trasformazione personale. La sua eredità artistica è una testimonianza della grande capacità di innovare e sfidare le convenzioni. David Bowie ha dimostrato che l’arte può essere una forma di espressione continua, plasmata e trasformata attraverso la creatività e l’impegno. Senza mai paura. Una musica immortale, destinata a vivere per sempre e a far vivere la sua immagine che più trascorrono gli anni e più diventa iconica e unica.
Uno dei tanti flash mob dopo la sua scomparsa
Non si può scrivere di David Bowie senza pensare a Londra. La sua London. Ha avuto un rapporto complesso e duraturo con la città che lo ha visto crescere. Non è stata solo il suo luogo di nascita, ma anche una fonte costante di ispirazione e un palcoscenico unico per la sua evoluzione artistica. Allo stesso tempo, l’opera di Bowie ha lasciato un’impronta indelebile sulla cultura e sull’identità della metropoli inglese. La Londra del secondo dopoguerra, con la sua vivace scena artistica e musicale, ha plasmato le prime influenze di David Bowie. I movimenti che hanno avuto origine nella capitale britannica, hanno trovato in lui un interprete eclettico, nuovo, coraggioso, pronto a rischiare, a travolgere e lasciarsi travolgere. A stupire.
Quartieri come Brixton, Beckenham e Soho sono stati fondamentali nella vita e nella carriera di David Bowie. Brixton, in particolare, ha rappresentato le sue radici e la sua identità
Ha fondato Beckenham Arts Lab, un centro culturale che ha promosso la creatività e l’innovazione e tanto altro. Soho, con i suoi club e teatri, è stato il palcoscenico delle prime esibizioni e sperimentazioni musicali e di immagine. Le strade, gli edifici e l’atmosfera di Londra hanno fornito a Bowie un ricco serbatoio di visioni e storie da cui attingere per le sue canzoni. Changes, ad esempio, riflette proprio lo spirito di cambiamento e trasformazione che animava la città negli anni Settanta.

Una scultura di sabbia a lui dedicata
L’influenza di David Bowie su Londra, è quella dell’icona di stile e individualità. David ha sfidato qualsiasi convenzione di genere e di stile, diventando un modello per generazioni di londinesi. Il suo look androgino e futuristico ha influenzato la moda e la cultura giovanile. Ha contribuito a fare di Londra un centro globale di creatività. La sua musica e la sua arte hanno ispirato altri artisti e musicisti a provare e superare i confini. E’ chiaro. E’ fin troppo scontato dire che ovviamente è stato soltanto un pezzetto di un complesso puzzle che una volta composto ha svelato la vera identità di una delle città più amate del mondo, ma ogni tessera è fondamentale per dipinti del genere. Quelli che ti entrano dentro e non ti lasciano mai.
(articolo di Giuseppe Silvestri – link)