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Foscari: Il video del nuovo singolo “Giorno” in esclusiva su Mescalina

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Questa canzone confonde il tempo, lo spazio e il luogo. 

Il giorno diventa notte e la notte diventa giorno. Tutto fa confusione, ma non disordine. I sentimenti si accavallano e lo scorrere del tempo non è più misurabile, diventa sfuggente quando le emozioni prendono il sopravvento.
Anche le sensazioni di attesa (di un futuro immaginato, di un amore desiderato, di un traguardo) sono mischiate a quelle di un presente vivido e fortemente tangibile. Quando si incontrano le persone giuste, le cose giuste, i luoghi giusti niente segue più un senso unico, è tutto dilatato e ci si smarrisce, ma non ci si perde.

Questo il concetto di fondo di questo brano fatto di versi di contrasti ("ed io che devo patire e tu che devi partire, ed io che voglio cominciare e tu vuoi finire") che mescolano le cose simili ed esaltano gli opposti.

Una ballata rock lenta e dagli accordi semplici, che culmina in una curva sonora ascendente per lasciare spazio alla catarsi finale, al risveglio dallo stato confusionale e dalla realizzazione dell'amore come unico antidoto al tempo.

Crediti
Idea, regia e montaggio di Foscari
Con Beatrice Arnera
Produzione Musicale: Antonio Rossi (Rosso Petrolio)
Registrato e mixato al PlayRec Studio da Fabio Fraschini per Terre Sommerse/La Chimera Dischi
Si ringraziano per la partecipazione: Luca Nannini, Davide Sparpaglia, Nicholas Rutigliano, Federica Messa, Antonio Rossi

 
"Stabile Non È" è il primo singolo estratto dal primo disco di Foscari "I Giorni Del Rinoceronte".

È un brano che affronta il tema dell'instabilità in tutte le sue forme: quella emotiva, quella quotidiana e quella universale. È un dialogo metaforico con una condizione comune a tutte le cose del reale, ovvero l'indefinibilità e l'inesattezza.

 
Una ballata dal sapore rock ed un testo anch'esso instabile, che oscilla tra l'introspettivo e l'impersonale.
 
"Facciamo che ci rivediamo presto, prima del previsto" è un verso di uso quotidiano che assume una forma astratta nel dialogo con il sentimento dell'instabilità, del quale non bisogna aver paura e che andrebbe affrontato per quello che è: un'oggettiva condizione del mondo.

Questo disco è principalmente un invito all'osservazione. Osservazione delle cose, degli eventi, del mondo che ci circonda, come condizione generale per la creazione di qualsiasi atto della nostra vita, sia poetico che quotidiano.

E' un invito all'empatia nei confronti del mondo animato ed inanimato fuori di noi, per accorgersi di esserne parte nelle stesse modalità. Avere il tempo di fermarsi a guardare con attenzione ciò che nella vita frenetica ci sfugge sotto gli occhi.

E' un tentativo di fermare in pochi minuti ciò che scaturisce dalla vista approfondita del mondo esterno, che si riflette internamente con un'osservazione più intima, privata, del nostro universo interiore.

E' quindi anche un invito alla riscoperta degli spazi personali, del concedersi il tempo di conoscersi, da soli, per potersi relazionare al mondo esterno. In un tempo in cui l'aggregazione sembra essere un'importante punto di riconquista generazionale si contrappone una necessità di vivere una nuova qualità dello stare soli.

Una solitudine non depressiva, non emarginante, non da eremita, ma equilibrata, temporanea, razionale e costruttiva, per amarsi e per amare. Per (ri)costruire se stessi, il proprio presente, il proprio futuro.

Non a caso il rinoceronte è tra gli animali più solitari esistenti. I "giorni" sono l'indizio che questa solitudine necessaria, di cui tutti abbiamo bisogno, è assolutamente temporanea, preparatoria al confronto con la vita. Le nove canzoni che compongono il disco sono un viaggio, non necessariamente legato in senso logico, ma con, di fondo, un filo conduttore: la scoperta del mondo esterno dentro di noi.

Sono nove domande all'universo, nove desideri lanciati nell'etere, che lasciano all'ascoltatore la possibilità di rispondersi o di decidere di non rispondersi.

Sonorità pop e rock si mischiano in un viaggio dolce ma a tratti graffiante su temi vitali come l'instabilità, la difficoltà della comunicazione, la ricerca di una visione chiara, ben visibile, di ciò che viviamo, senza troppe filosofie, ma con coscienza.

Gli oggetti inanimati sembrano gridare qualcosa, se li si ascolta con attenzione. E così anche la natura e i silenzi animati degli esseri viventi.
Dall'osservazione del non detto nascono i testi e le musiche de "I Giorni Del Rinoceronte", un disco musicalmente leggero, ma che prova ad andare al nucleo delle emozioni, delle sensazioni che esplodono silenziosamente dentro di noi.

Crediti
Scritto da Marco Foscari
Prodotto da Antonio Rossi e Marco Foscari
Fonico di studio: Francesco Longo e Fabio Fraschini
Registrato, mixato e masterizzato da Fabio Fraschini presso lo studio PlayRec di Roma
Foto di copertina e book promozionale: Camilla Mandarino

Line Up
Marco Foscari – chitarra acustica, piano, voce
Antonio Rossi – chitarra elettrica
Nicholas Rutigliano – basso
Luca Zannini – batteria

FOSCARI
Indie pop // Roma

Marco Foscari (in arte Foscari), classe '87 di Cava de' Tirreni, ma romano di adozione.

All'età di 15 anni inizia a studiare la chitarra da autodidatta e a comporre le prime canzoni. Successivamente si trasferisce a Roma per studiare canto al Saint Luiss College of Music e per cominciare la sua attività musicale inedita, con concerti in diversi locali di Roma e altre città.

Nel luglio del 2013 vince il primo premio al concorso per cantautori emergenti "Talent Garden" della città di Torino. Le influenze indie e pop-rock sono ben riscontrabili nelle sue canzoni, i cui testi sono caratterizzati da una ficcante ironia e da una sintesi letteraria evocativa.

Nel 2012 si esibisce come busker in diverse città italiane quali Milano, Torino, Roma, Lecce. Ha collaborato con diversi gruppi della scena romana, tra i quali The Way e Il Complesso Di Elettra, con i quali ha aperto i concerti di artisti di successo come Noemi e Zero Assoluto. Nel 2015 intensifica l'attività live in solo aprendo alcuni concerti di Tosca ed esibendosi in diversi locali della capitale. Nel 2015 arriva tra i 120 artisti finalisti del contest per artisti emergenti del Concerto del Primo Maggio di Roma.

Si diploma quindi all'Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini diretta da Tosca Donati. Attualmente al lavoro sul primo disco dal titolo "I Giorni Del Rinoceronte", in uscita nella primavera del 2018 per l'etichetta Terre Sommerse

(c.l.)

— Onda Musicale

Tags: Mescalina
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