A fine aprile la George Harrison Estate ha annunciato la creazione di una nuova label dall’iconico titolo HariSongs, in collaborazione con la Craft Recordings, in onore dell’influenza che la musica indiana ha esercitato sull’ex Beatles.
La George Harrison Estate infatti si occuperà di pubblicare tutto il materiale appartenente al filone della world music e della musica indiana che Harrison ha inciso nel corso degli anni. Naturalmente non mancheranno le sue collaborazioni con importanti musicisti indiani.
HariSongs ha anche diffuso un piccolo documentario sulla realizzazione dell’album contente interviste allo stesso Harrison oltre che al suo mentore del sitar, Ravi Shankar (1920 – 2012).
“Ero in un terribile dilemma, non sapevo se stavo facendo la cosa giusta – ha dichiarato Shankar nel video – non dovresti recitare questi mantra per tutti. Sono una tua cosa personale … ho lavorato molto duramente e questo è il motivo per cui ci ho messo così tanto, ma ho fatto anche molto lavoro di autovalutazione”.
“È strano vedere musicisti pop con i sitar. All’inizio ero confuso. Aveva così poco a che fare con la nostra musica classica. Quando George Harrison è venuto da me non sapevo cosa pensare – ha proseguito Shankar – ma poi ho capito che voleva davvero imparare. Non avrei mai pensato che il nostro incontro avrebbe potuto causare una simile esplosione cioè che la musica indiana sarebbe improvvisamente apparsa nella scena pop”.
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