È il 1977 quando esce un “misterioso” album intitolato “Thrillington” firmato da un tale Percy “Thrills” Thrillington, pseudonimo sotto il quale si cela l’ex Beatles Paul McCartney.
Si tratta di un album orchestrale che ripropone in tale chiave tutto l’album “Ram” (1971) di Paul e Linda McCartney. Tutte le canzoni vennero registrate nuovamente in tre giorni, dal 15 al 17 giugno 1971, e mixate il 18 giugno presso gli EMI Studios di Abbey Road (Londra) sotto la produzione dello stesso McCartney.
Si tratta infatti di uno dei suoi lavori più curiosi e notevoli, particolarmente ricercato dai collezionisti e dagli appassionati del vinile, che ha richiesto più di due decenni (1989) perché McCartney lo “riconoscesse” come suo.
Nel 1971 le tensioni ed il nervosismo per lo scioglimento dei Beatles sono ancora ben lungi dallo scomparire per McCartney che decide di “esorcizzare” tale situazione dando un seguito al suo album solista omonimo coinvolgendo nuovamente la moglie Linda prima ancora di formare i Wings.
Un disco completamente strumentale senza che vi fosse alcuna notizia sul misterioso autore. Ad aiutarlo in questo progetto c’erano anche il fidato direttore d’orchestra Richard Hewson, il bassista Herbie Flowers (Elton John, Lou Reed, Harry Nilsson, Cat Stevens), Clem Cattini (The Kinks, Dusty Springfield, Marianne Faithfull), altri grandi turnisti e, come ingegneri del suono, Tony Clark ed il suo assistente Alan Parsons.
Effetti elettronici e sonorità jazz hanno distinto inoltre un album che vedeva in copertina il montone di “Ram” in versione frac e violino, creazione del mitico studio Hipgnosis.
Inizialmente finito su uno scaffale per la scelta di McCartney di dedicarsi ai Wings (leggi qui), il disco ha visto ufficialmente la luce durante il periodo arrabbiato del punk inglese.