Brian Harold May nasce a Twickenham, a sud di Londra, il 19 luglio 1947 ed è un chitarrista, cantautore e compositore britannico, famoso per essere membro dei Queen, band da lui fondata insieme a Freddie Mercury e Roger Taylor.
È l’autore di alcuni dei brani più celebri del gruppo, come Tie Your Mother Down, We Will Rock You, Flash, Hammer to Fall, Who Wants to Live Forever, I Want It All, Save Me, ’39 e The Show Must Go On. Figura al 26º posto nella classifica dei migliori chitarristi di tutti i tempi, redatta nel 2011 dalla rivista Rolling Stone, al 5º posto nella classifica della stessa specialità redatta da Total Guitar e al numero 2 in quella di Guitar World.
Dopo i primi due album, Queen del 1973 e Queen II del 1974, i Queen vanno in tour come supporto dei Mott the Hoople
A causa di una siringa infetta, usata per iniettare un vaccino, Brian contrae l’epatite C, che comunque non gli impedirà di lavorare al terzo album del gruppo, Sheer Heart Attack, che ottiene un buon successo. Il 1975 è l’anno della svolta: con l’uscita dell’album A Night at the Opera, i Queen trionfano aggiudicandosi la fama in tutto il mondo. Con il passare degli anni la band inglese diventa sempre più famosa, fino a quando, nel 1986, si svolge il Live at Wembley, il concerto-emblema dei Queen, nel quale Brian può farsi apprezzare in canzoni quali One Vision, Tie your mother down e Bohemian Rhapsody, dove il chitarrista dà il via ad una serie di improvvisazioni miste alla tablatura originale.
Nel corso degli anni Brian ha dato vita a numerosi e apprezzati progetti da solista, collaborando con diversi chitarristi come Tony Iommi dei Black Sabbath e con cantanti del calibro di Zucchero e Luciano Pavarotti.
Il 16 maggio 1974, dopo i sei concerti tenuti all’ Uris Theatre come band di supporto ai Mott the Hoople, Brian viene colpito da collasso. La conseguente diagnosi sarà di epatite che comunque non gli impedisce di lavorare alla realizzazione del terzo disco dei Queen.