A pochi giorni dalla pubblicazione del singolo “Come Acqua“, Luciano D’Abbruzzo presenta il suo nuovo progetto artistico il 23 maggio, in uno showcase al Caffè Letterario di Roma (ingresso gratuito).
La formazione che accompagna il cantautore, per l’occasione in una veste acustica, è composta dalle chitarre di Alessandro de Berti e Giancarlo Boccitto, con Luciano D’Abbruzzo alla voce e al piano.
Il nuovo brano, pubblicato per Sony Music, ha riscosso un grande successo in termini di visualizzazioni sul canale VEVO e sulle piattaforme digitali piazzandosi anche al primo posto tra i dischi più venduti su Amazon.
“Conto le ore che ci dividono dal concerto al Caffè Letterario, – afferma l’artista – torno a Roma dopo sei mesi e riabbraccerò molti amici che fanno parte di quelle anime speciali che stanno soffiando forte per la mia musica, senza le quali la stessa non avrebbe senso. Attraverso i numeri, inaspettati, delle visualizzazioni e dei download di “Come Acqua“, vedo i loro occhi e i loro cuori. È un momento che difficilmente potrò dimenticare”.
“Come Acqua” dà anche il nome ad un EP che vede altri due brani: “L’ultima festa”, con cui ha vinto il premio “Fabrizio De André” nel 2016, e “Il guardiano del bosco”.
Con un passato da band leader nei MIG, Luciano D’Abbruzzo vanta esperienze live importanti – come al Primo Maggio di Piazza San Giovanni e al “Musicultura”– e un riconoscimento al 5° Festival Mondiale della Poesia sul Colle dell’Infinito, sempre a Recanati, per i suoi scritti.
Del nuovo progetto dice che “è arrivato il momento, dopo una notturna attesa, di lasciare per qualche tempo i sentieri del bosco e di scendere in città per incontrarvi e raccontare, a chi vorrà ascoltare, le storie, le poesie, e le nuove canzoni del Guardiano, il mio particolare alter ego…”.
La sua interpretazione musicale possiede un forte connotato sociale ed educativo: il cantautore, infatti, porta avanti da diversi anni numerose attività nelle scuole in favore della Campagna di Promozione dei Diritti Umani.
Oggi, con Sony Music Italy Luciano D’Abbruzzo è sempre più un artista diviso a metà tra la sua anima e il suo alter ego, il Guardiano appunto: il suo è un linguaggio musicale che tende ad avvicinare spesso le due facce, apparentemente diverse ma che, in fondo, trovano un loro contrappunto ed un’innata affinità.
Non solo canzoni, ma poesie, che guardano alla realtà del mondo con un occhio scrupoloso e mai banale, che rispecchiano alla perfezione il modo di concepire l’arte come una comunione d’intenti di storie, racconti ed emozioni.
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(vv)