Dopo aver svelato la propria anima più cruda con il primo singolo Ritual, il progetto milanese guidato dalla cantante di origini iraniane Nava Golchini pubblica oggi un nuovo brano che ne estrinseca invece il lato più solenne e melodico.
"Le parole del brano – racconta Nava – riportano al continuo rincorrere un ideale che non viene mai soddisfatto.
Una luce che non riusciamo mai a cogliere in maniera chiara, e che ci riporta sempre al suo aspetto più scomodo: il buio.
L'atmosfera del video live è l'esplicita contrapposizione tra l'indefinito e il definibile; il distacco che creano le luci fredde nel buio con la melodia calda e coinvolgente. Navigate si pone così nel mezzo di questa incolmabile distanza, lasciando dietro di sé una lieta inquietudine".
Elettronica acida, vibrazioni tribali e suoni industriali: Navigate immerge l'ascoltatore in un universo di oscuri paesaggi metropolitani, rischiarati dalla voce seducente e delicata di Nava.
Una proposta musicale che osa sperimentare e coniugare linguaggi, unendo l'elettronica e la musica tradizionale persiana.
Ascolta Navigate su Spotify: link
Dice la band: "Navigate è un quadro di sensazioni che ci appartengono e che derivano dalla magia delle città in cui abbiamo vissuto o che abbiamo visitato".
Navigate è stato mixato e masterizzato al Tapewave Mastering Studio da Jo Ferliga (Aucan).