Phil Collins, all’anagrafe Philip David Charles Collins nato a Londra il 30 gennaio 1951, è famoso in tutto il mondo per la sua militanza nei Genesis e nei Brand X oltre che per la sua fortunata carriera solista, ma siamo sicuri di sapere davvero tutto?
Rhino (leggi qui in lingua originale) ha elencato ben cinque curiosità sul batterista cantante più famoso al mondo:
Prima di gettarsi a capofitto nella musica era un attore bambino
Collins è apparso tra la folla nel film dei Beatles “A Hard Day’s Night”, in Italia venne tradotto in “Tutti per uno”, nel 1964 come fece anche in seguito per “Chitty Chitty Bang Bang” del 1968. Nel 1967, invece, apparve nel film per la televisione “Calamity the Cow” pochi anni prima di unirsi ai Genesis.
Da ricordare che la sua carriera cinematografica è proseguita parallelamente a quella musicale con film come “Buster”, “Hook – Capitan Uncino”, “Scherzi maligni” assieme al doppiaggio di alcuni lungometraggi animati.
Era in un’altra band prima dei Genesis
Ogni volta che si nomina Collins il suo nome finisce, inevitabilmente, a collegarsi con quello dei Genesis nel periodo post Peter Gabriel, ma va ricordato che il noto batterista prima suonava in una band chiamata Flaming Youth.
Quando, durante un’intervista, gli venne chiesto di parlare della band Collins, sorridendo, ha risposto “Ronnie Caryl, che suonava il basso nella band, è uno dei miei amici più intimo e vecchio. Ci conosciamo da 50 anni. Infatti, quest’anno, è il cinquantesimo anniversario del nostro incontro. Adesso è nella mia band e siamo rimasti grandi amici durante tutto questo tempo”.
Ha partecipato alle registrazioni di “All Things Must Pass” di George Harrison
Collins ha suonato le congas nella canzone “Art of Dying” anche se non lo si sente nel disco “All Things Must Pass”, terzo album solista di Harrison del 1970, perché la sua esibizione non fu delle migliori.
Durante un’intervista nel 2016 Collins infatti rivelò che Harrison gli spedì una versione del brano dicendo che era quella registrata dal giovane Phil. In verità si è trattato di uno scherzo, Collins infatti la trovò terribile, “era uno scherzo di Harrison. Aveva registrato il percussionista Ray Cooper e gli aveva detto ‘suona male, sto per spedire il nastro a Phil’. Non potevo credere che un Beatles avesse speso così tanto tempo per farmi uno scherzo”.
I due, comunque, divisero il palco in seguito assieme ad altri grandi musicisti come Ringo Starr, Eric Clapton, Elton John ed altri illustri colleghi.
Nonostante fosse tra il pubblico agli Academy Awards quando la sua canzone “Against All Odds” venne nominata per un Oscar, non gli venne data l’opportunità di esibirsi.
Si dice infatti che, quando il management di Collins, ha contattato l’Academy per sapere se fosse possibile esibirsi sul palco si sentì rispondere che non c’erano più posti disponibili con tante scuse a “Phil Cooper”.
Il suo posto era stato preso dalla ballerina e coreografa Ann Reinking, ma è stata una performance parecchio deludente visti gli evidenti problemi di playback e sincronia delle labbra, in questo modo la Reinking avrebbe potuto ballare, e nessuno era addolorato come Collins che definì l’esibizione “terribile”.
Fece anche un provino per un film con Mickey Rourke
Nel suo libro “Not Dead Yet”, Collins ha dichiarato come il suo lavoro nel film “Buster” l’abbia portato a valutare l’idea di proseguire con la sua carriera di attore. Avrebbe dovuto infatti recitare anche in “Sister Act 2” e “Maverick”, ma entrambi i progetti sfumarono compreso quello con l’amico Mickey Rourke.
Il film, molto probabilmente, era “Harley Davidson & Marlboro Man” del 1991 con Don Johnson reduce dal successone di “Miami Vice”.