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È online il video di “Primavera” estratto da “A piedi nudi” di Pietro Verna

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È online il videoclip di "Primavera", secondo singolo estratto da "A piedi nudi" di Pietro Verna. Un commiato, una carezza, prima dell'ingresso della stagione estiva.

Quasi fosse un saluto gentile e grazioso, un modo per ringraziarla, una forma di commiato, una carezza prima della partenza oppure un'attenzione prolungata, un sentimento che non inciampa e che si rinnova, una stretta ai fianchi, un arrivederci, un gesto per darle ancora spazio e tempo – dentro e fuori -, prima dell'ingresso a piedi nudi della stagione estiva, ecco a voi "Primavera", in tutta la sua bellezza.

A poco più di un anno e mezzo dall'uscita di "A piedi nudi" (Digressione Music, 2016), il cantautore pugliese Pietro Verna pubblica il videoclip di "Primavera", la cui realizzazione dalla regia al montaggio è stata curata dall'agenzia di comunicazione U-Pulp Visual & Motion con la poetica partecipazione di Daniela Laneve.
Pubblicato a tre anni di distanza da "Ritratti", album che ne segnava il debutto discografico, "A piedi nudi" è il secondo album del giovane e talentuoso cantautore barese, Pietro Verna. Prodotto da Digressione Music ed arrangiato da Giovanni Chiapparino, il disco sin dal titolo rimanda all'approccio concettuale che ne ha caratterizzato le fasi realizzative. I piedi spogli evocano, inevitabilmente, peculiarità ben definite, quali la tenacia, la responsabilità, il coraggio, la consapevolezza, la sensualità, il sacrificio, il rischio.
 
La terra, come l'emozione, è fatta di sassi, asfalto caldo e spine che inducono agl'inciampi, ma è anche costellata di fiori, sabbia bagnata e silenzi che accarezzano. In questo progetto discografico c'è nudità e spessore, carne e poesia, semplicità e sinestesia. Storie di passione s'intrecciano a vite costrette ai margini; sfratti decisi dai capricci di un destino si mescolano ai racconti di un'attesa; la bellezza della punteggiatura convive con la narrazione di un pomeriggio insolito.
 
Da un punto di vista musicale, atmosfere balcaniche si fondono con tanghi seducenti; melodie parigine si confondono con armonie orientali; non mancano, chiaramente, cenni e riferimenti al buon cantautorato italiano. Un viaggio nell'essenza, quindi: a piedi nudi e con la testa ai sogni. 
 
 
 
CREDITS
Produzione artistica: Pietro Verna Giovanni Chiapparino Produzione esecutiva: Pietro Verna Testi e musiche: Pietro Verna 
tranne "Mandami un bacio" (testo di Bartolomeo Smaldone; musica di Pietro Verna); "Tu, l'attesa" (testo di Pietro Verna, Gabriele Zanini; musica di Pietro Verna) Arrangiamenti: Giovanni Chiapparino 
Registrato, mixato e masterizzato da Giovanni Chiapparino
 negli studi di Digressione, Molfetta (BA) tra giugno e settembre 2016
Foto: Stefano Di Marco, Bari
 Progetto grafico: samsastudio 
Musicisti:
 Pietro Vernavoce
 Gabriele Zaninivoce narrante
 Vito Pesolebatteria
 Giovanni Chiapparinopercussioni, pianoforte, piano rhodes, melodica, basso acustico Umberto Calentinicontrabbasso, basso elettrico
 Giulio Vincichitarra elettrica, bouzouki
 Domenico Lopezchitarra classica, tres cubano
 Luca Fortugnochitarra acustica
 Andrea Campanellaclarinetto, clarinetto basso Donny Balicetromba
 Michele Jamil Marzellatrombone
 Danilo Amatobasso tuba
 Francesco Galiziafisarmonica, sax tenore
 Pantaleo Gadaletaviolino, launeddas, kushtar, duduk Luciano Tarantinovioloncello 
 
 
BIO:
Nato a Bari il 02.04.1986, Pietro Verna si forma inizialmente in ambito tecnico conseguendo il diploma di ragioniere e perito commerciale e successivamente, nel 2009 si laurea presso la Facoltà di "Scienze dell'Educazione e della Formazione" dell'Università degli Studi di Bari, discutendo una tesi dal titolo "Le figure femminili nei testi di Fabrizio De Andrè". Parallelamente al suo corso di studi, pian piano prende forma anche il suo percorso artistico, dapprima seguendo lezioni di canto e chitarra con insegnanti differenti e successivamente, seguendo stage e master in ambito discografico e musicale con Bungaro, Fabrizio Palma, Antonio Marangolo, Niccolò Fabi, Lena Biolcati, Michele Fischetti, e Giò Di Tonno.
 
Nello stesso periodo intraprende alcune esperienze nel mondo del Musical, prendendo parte a varie produzioni realizzate da compagnie emergenti: "Notre Dame De Paris"; "Pinocchio"; "Scritto su pietra"; ecc.. Fino all'età di dicianove anni si esibisce, con svariate band, in locali della provincia, proponendo un repertorio che spazia dal rock, al rock and blues, al funky. Successivamente riconosce il valore e l'importanza della parte testuale, all'interno di una canzone, e avverte l'esigenza di abbandonare il gruppo, dedicando la propria attenzione a quella che viene definita "canzone d'autore".
 
Amante della musica francese, etnica e mediterranea, Pietro Verna preferisce considerarsi un "artigiano" della musica e delle parole, piuttosto che un musicista o un cantautore. Contrario alla banalità e appassionato della scrittura, approfondisce gli studi musicali, lasciandosi nel frattempo accarezzare dall'influenza di artisti come Fabrizio De Andrè, Vinicio Capossela, Ivano Fossati, Joe Barbieri e Gianmaria Testa.  
 
Partecipa a diversi concorsi cantautorali, ottenendo spesso positivi riconoscimenti e soddisfacenti riscontri: Finalista del concorso "Botteghe d'autore", di Albanella (SA) (2010); Finalista del Festival Canzone d'Autore "In Musica" (Salerno) e vincitore del Premio Web (2010); Finalista del concorso "MusicaControcorrente", di Roma (2010 – 2011); Finalista del "Premio Mauro Carratta", di Ugento (LE) (2011); Partecipazione alla Rassegna "Argojazz", di Marina di Pisticci (MT) (2012); Vincitore del "Contursi Festival", di Contursi Terme (SA) (2012); Vincitore del "FestivalBand", di Adelfia (BA) (2012); Premio della Critica al concorso "Cantautori Bitontosuite", di Bitonto (BA) – (2013); Finalista del Contest "A.R.T. Medimex" – (2013); Terzo classificato al "Premio Mimmo Bucci", di Bari (2014); Miglior testo con "InteriorMente" nella Rassegna "CantAuthoRap", di Castellana Grotte (BA) (2015).
 
Nell'aprile del 2012 pubblica "Ritratti", il suo primo disco di inediti. Le composizioni del disco prendono forma da una lunga indagine esistenziale. I suoi testi multiformi, variopinti, e affrontano tematiche svariate: dalla descrizione della realtà genovese, all'analisi di profonde passioni umane, e di ritratti dell'anima. Il titolo "Ritratti", infatti, attiene ad una dimensione spirituale ma concreta, la stessa di cui A. Baricco racconta nel suo "Mr. Gwyn", romanzo nel quale il protagonista, decidendo di abbandonare la prosa, si approccia all'attività ritrattistica.
 
È stato questo scritto ad ispirare Pietro nella scelta della titolazione del suo album. Ogni canzone è un ritratto, effigie di uno stato d'animo che ha mosso il cuore dell'autore. Il suo secondo album "A Piedi Nudi" è stato recentemente prodotto e pubblicato da Digressione Music.
 
 
 
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