Il Live 8 è una serie di 11 concerti gratuiti organizzati per il 2 luglio 2005 nelle nazioni appartenenti al G8. I primi dieci concerti si sono tenuti simultaneamente il 2 luglio in altrettante diverse città e l’undicesimo si è tenuto il 6 luglio.
La data fu scelta sia perché cadeva immediatamente prima della conferenza del G8 e del summit che si tennero al Gleneagles Hotel di Perthshire, in Scozia, sia perché veniva a coincidere con il 20º anniversario del Live Aid. Questa campagna musicale, che correva in parallelo alla campagna britannica “Make Poverty History“, aveva l’obiettivo di far pressione sui leader politici delle nazioni più ricche e potenti del mondo per cancellare il debito delle nazioni povere, incrementare e migliorare gli aiuti verso di esse, e negoziare con esse regole commerciali più eque.
Alle manifestazioni musicali hanno preso parte numerosissimi artisti provenienti da tutto il Mondo, inclusi alcuni dei più importanti nomi della storia della musica contemporanea, quali i Pink Floyd, nell’ultimo evento che vede i quattro membri storici della band riuniti ufficialmente, (lggi l’articolo) Madonna, i The Cure, gli U2, i Bon Jovi, i The Who, Paul McCartney, i Linkin Park, Coldplay, i Pet Shop Boys, i Muse, i R.E.M., i Green Day, i Deep Purple e Elton John, oltre all’organizzatore dell’evento Bob Geldof.
Live Aid e l’organizzatore del gruppo musicale Band Aid, Bob Geldof, annunciarono l’evento il 31 maggio 2005. Molti degli artisti intervenuti al Live Aid diedero immediatamente la loro disponibilità
Fino all’annuncio ufficiale dell’evento, molti organi di informazione ne hanno parlato come di un Live Aid 2. Ciò nonostante Geldof e il suo stretto collaboratore Midge Ure hanno subito tenuto a sottolineare che il loro intento era diverso: Questo non è il Live Aid 2. Questi concerti sono il punto di partenza per “La Lunga Marcia verso la Giustizia“, l’unico modo per far ascoltare le nostre voci all’unisono).
Molti dei partecipanti al Live 8 hanno preso parte anche ai concerti di NetAid. Complessivamente, al Live 8 hanno suonato più di 1.000 artisti; i concerti sono stati trasmessi da 182 canali televisivi e da più di 2.000 stazioni radiofoniche. Al summit del G8, gli organizzatori del Live 8 presentarono ai leader del mondo la “Live 8 List“, ovvero la lista dei nomi di coloro che, da tutto il mondo, hanno affermato il loro supporto ai princìpi e agli obiettivi della manifestazione.
Questi stessi nomi sono apparsi a più riprese apparsi sui maxischermi durante i concerti dell’evento
I critici di Bob Geldof, delle sue iniziative, e delle sue idee politiche hanno descritto il Live 8 come un mezzo di promozione per ricche e bianche rock star; hanno sostenuto che gli obiettivi specifici della manifestazione, anche una volta raggiunti, sarebbero tornati utili più ai governi africani corrotti che ai poveri di questo continente.
Alcuni possessori di biglietti hanno provato a metterli in vendita su eBay, un sito di aste on-line, creando un polverone che ha costretto Geldof a chiedere all’azienda di cancellare quelle aste, incoraggiando anche gli hacker ad attaccare eBay che, dopo molte controversie, ha effettivamente chiuso le aste incriminate.