Louis Daniel Armstrong noto anche con il soprannome di Satchmo o Pops nasce a New Orleans il 4 agosto 1901 e muore a New York il 6 luglio 1971. E’ stato un trombettista e cantante statunitense.
Armstrong è stato uno tra i più famosi musicisti jazz del XX secolo, raggiungendo la fama inizialmente come trombettista, ma è stato anche uno dei più importanti cantanti jazz, soprattutto verso la fine della carriera. Viene considerato una delle più grandi e influenti personalità in campo musicale del ‘900, e le sue innovazioni interpretative hanno permesso alla musica jazz di evolversi ed espandersi, aiutandola a diventare un genere celebre in tutto il mondo.
Armstrong affermava di essere nato il 4 luglio 1900, data annotata in molte biografie. Sebbene sia morto nel 1971, fu solo verso la metà degli anni ottanta che la sua vera data di nascita (il 4 agosto del 1901) fu scoperta grazie all’esame dei documenti battesimali. Nacque in una famiglia povera a New Orleans ed era nipote di schiavi. Trascorse la sua infanzia in un sobborgo residenziale di New Orleans, noto come “Back of Town“.
Suo padre, William Armstrong (1881-1922), abbandona la famiglia quando Louis èancora neonato e se ne va con un’altra donna. Sua madre, Mayann Armstrong (1886-1942), lascia così Louis e la sorella Beatrice Armstrong Collins (1903-1987) alla nonna, Josephine Armstrong, e a volte allo zio Isaac. A cinque anni torna a vivere con la madre e i suoi parenti, e rivede il padre solo in poche circostanze.
Frequenta la Fisk School per ragazzi. Porta a casa pochi soldi raccogliendo carta e trovando resti di cibo che vende a vari ristoranti ma ciò non è abbastanza per allontanare la madre dalla prostituzione. Armstrong scresce quindi nel fondo della scala sociale, in una città caratterizzata da una forte discriminazione razziale, ma anche appassionata a quel tipo di musica che ai tempi veniva chiamato “ragtime” e non ancora “jazz”.
Pur avendo avuto una difficile gioventù, (finisce in riformatorio giovanissimo), Armstrong non considera quegli anni come negativi e ne trae ispirazione. In un’intervista Armstrong dichiara: “Ogni volta che chiudo gli occhi per soffiare nella mia tromba, guardo nel cuore della buona vecchia New Orleans… Mi ha dato qualcosa per cui vivere.”
Dopo essere stato espulso dalla Fisk School a 11 anni, Armstrong si unì a un quartetto di ragazzi che avevano una vita simile alla sua e cantò insieme a loro per le strade per avere dei soldi. Inoltre cominciò a cacciarsi nei guai. Dapprima imparò a suonare la cornetta nella banda musicale di un riformatorio per ragazzi neri dove era stato rinchiuso, dodicenne, per aver festeggiato il Capodanno del 1913 sparando in aria con un revolver rubato.

La Home Band suonò nei dintorni di New Orleans e il tredicenne Louis iniziò a concentrarsi sulla sua cornetta, iniziando la sua carriera musicale. A quattordici anni lasciò la Home Band, andando a vivere prima con il padre e con la matrigna, poi di nuovo con la madre e nelle strade. Armstrong ebbe il suo primo impiego alla Dance Hall di Henry Ponce’s, dove Black Benny divenne il suo protettore e la sua guida. Di notte il giovane Louis suonava la cornetta.
Seguiva con passione le frequenti esibizioni della banda cittadina e non perdeva occasione per ascoltare i musicisti più grandi, imparando da Bunk Johnson, Buddy Petit, Kid Ory, e soprattutto Joe “King” Oliver, il quale divenne mentore e figura paterna per il giovane musicista. Successivamente Armstrong suonò nelle bande e sui battelli di New Orleans, iniziando con la rinomata band di Fate Marable.
Louis descriveva il suo periodo con Marable come “una via per l’Università“, dato che gli diede molta più esperienza. Quando Joe Oliver lasciò la città nel 1919, Armstrong prese il suo posto nella band, allora la migliore jazz band della città.
Durante la sua lunga carriera ha suonato e cantato con molti cantanti e musicisti famosi, tra cui Jimmie Rodgers, Bing Crosby, Duke Ellington, Fletcher Henderson, Bessie Smith, e soprattutto Ella Fitzgerald. La sua influenza su Bing Crosby è particolarmente importante: quest’ultimo ammirava e imitava Armstrong, come si può vedere in molte registrazioni, e in particolare nella canzone Just One More Chance del 1931. Il New Grove Dictionary Of Jazz evidenzia proprio questa influenza che Crosby ha ricevuto da Armstrong e descrive anche il suo modo di cantare, molto simile a quello del Satchmo. Nel 1961 ha duettato con Claudio Villa e l’orchestra di Carlo Loffredo esibendosi con la canzone napoletana Maria marì (Ohi Marì).
Armstrong registrò tre album con Ella Fitzgerald: Ella and Louis, Ella and Louis Again, e Porgy and Bess per la Verve Records con il trio di Oscar Peterson e con il batterista Buddy Rich. Le sue registrazioni Satch Plays Fats, Fats Waller, e Louis Armstrong Plays W.C. Handy degli anni cinquanta sono probabilmente tra le sue ultime opere più creative, ma anche stranezze come Disney Songs the Satchmo Way possono rientrare nella categoria. Anche la sua partecipazione al musical The Real Ambassadors di Dave Brubeck è stata applaudita. Per gran parte dello show, tuttavia, le sue esibizioni sono state criticate e definite “troppo semplici” o “ripetitive”.
Louis Armstrong morì il 6 luglio 1971, un mese prima di compiere 70 anni, per un infarto, undici mesi dopo aver suonato al famoso show nell’Empire Room del Waldorf-Astoria. Poco prima della morte aveva detto: “Penso di aver avuto una bella vita. Non ho pregato per ciò che non potevo avere e ho avuto all’incirca tutto ciò che desideravo perché ci ho lavorato”. Al momento della morte abitava nel Queens, New York City. Fu sepolto al Flushing Cemetery, Flushing.
Ai funerali assistettero Nelson Rockefeller, all’epoca Governatore dello Stato di New York, John Lindsay, allora sindaco di New York, e personalità del mondo della musica e dello spettacolo quali Bing Crosby, Ella Fitzgerald, Guy Lombardo, Duke Ellington, Dizzy Gillespie, Pearl Bailey, Count Basie, Harry James, Frank Sinatra, Ed Sullivan, Earl Wilson, Alan King, Johnny Carson, David Frost, Merv Griffin, Dick Cavett e Bobby Hackett.
Peggy Lee, una delle cantanti preferite di Louis, cantò The Lord’s Prayer al servizio funebre, mentre Fred Robbins, un vecchio amico di Louis, diede il suo elogio a Satchmo.
(fonte wikipedia)