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John Lennon: negata per la decima volta la richiesta di scarcerazione del suo assassino

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John Lennon

Mark David Chapman è l’uomo che la sera dell’ 8 dicembre 1980 a New York uccise John Lennon (leggi l’articolo) sparandogli fuori dal l’esclusivo Dakota Building. Poche ore prima si era fatto firmare la copia di un disco. (Double Fantasy)

Da qualche giorno si apprende che gli è stata negata, per la decima volta, la libertà vigilata. La prossima istanza di libertà vigilata per Chapman sarà vagliata dal Consiglio di Stato nel 2020. Fino ad allora Chapman non potrà uscire dal carcere.

Chapman era talmente ossessionato dalla figura di John Lennon che quasi si identificava in lui anche se era convinto che John avesse tradito la sua generazione e i suoi ideali. Per questo decise di punirlo. Alle 22.51, andò davanti casa sua a New York e dopo aver pronunciato la frase che rimase nella storia “Hey, Mr. Lennon” gli sparò contro cinque colpi di pistola. (leggi l’articolo)

Il consiglio per la libertà condizionale di New York ha respinto l’ultima richiesta di libertà di Mark David Chapman, dichiarando che la liberazione dell’uomo che ha assassinato John Lennon sarebbe “incompatibile con il benessere e la sicurezza della società”.

La decisione dei membri del Board Board (Marc Coppola e Otis Cruse) significa che Mark Chapman rimarrà in prigione almeno fino al 2020, quando gli sarà permesso nuovamente fare domanda di scarcerazione.

Mark David Chapman, 63 anni, è stato incarcerato dopo aver sparato all’ex dei Beatles all’ingresso della sua casa di New York, il Dakota Building, nel dicembre 1980.

Il suo appello era già stato rifiutato in precedenza nel 2016 e, motivando la decisione di tenerlo in prigione presso il Wende Correctional Facility, la commissione per la libertà vigilata ha dichiarato: “Di sicuro hai pianificato attentamente e realizzato l’omicidio di una persona famosa in tutto il mondo senza altra ragione se non quella di guadagnare notorietà.”

La commissione ha inoltre chiarito: “Mentre la vita di nessuno è più preziosa della vita di un altro, il fatto è che Chapman ha scelto di uccidere qualcuno che fosse una persona di fama mondiale e amato da milioni di persone, indipendentemente dal dolore e dalla sofferenza che poteva causare alla sua famiglia, ai suoi amici e a tante altre persone. L’assassino ha dimostrato un infallibile disprezzo per l’importanza assoluta della vita umana e il dolore e la sofferenza degli altri.

E lecito supporre che la vedova di Lennon, Yoko Ono, abbia ancora una volta espresso la sua opposizione alla richiesta di libertà di Chapman, scrivendo una lettera alla commissione di libertà vigilata. E che lo abbia fatto anche in passato. 

La commissione afferma inoltre che la scarcerazione di Mark David Chapman avrebbe posto una minaccia diretta sia a Yoko Ono che ai figli di John Lennon (Julian e Sean).

 

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Tags: New York/Yoko Ono/Mark David Chapman/Double Fantasy
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