La reputazione di Jimmy Page come una delle figure più eminenti del rock targato anni ’70 è dovuta al suo indiscusso talento come chitarrista, compositore e produttore, ma la sua ultima biografia di Chris Salewicz rivela qualcosa di più sul musicista inglese.
Ad esempio si parla della sua passione per il poeta, alpinista ed occultista Aleister Crowley che si è guadagnato il dubbio soprannome di “uomo più cattivo che sia mai esistito” anche se Page l’ha sempre definito “il più grande genio incompreso del XX secolo”.
L’ammirazione per Crowley da parte di Page, come ha osservato Salewicz, conferisce “una nota di sinistro fascinoa tutto ciò che i Led Zeppelin abbiano toccato”. Non per niente Page venne definito “il guitar hero che ha fatto un patto con il diavolo”.
Quando, nel 1968, nacquero i Led Zeppelin, i quattro ragazzi volevano creare “un connubio tra blues, hard rock e musica acustica coronato da cori heavy”. In questo modo i nomi di Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones e John Bonham divennero famosi, ovviamente, per la loro musica, ma anche per gli eccessi. Page infatti rivaleggiava addirittura con Keith Richards dei Rolling Stones in fatto di elegante decadenza.
In quel periodo le donne erano soggette a molteplici umiliazioni ed avere a che fare con Bonham era un lavoro particolarmente duro a causa della sua dipendenza da alcolici e cocaina. Durante un volo infatti Bonham era così ubriaco che trovò il suo stesso sedile in prima classe zuppo di urina.
A quel punto chiamò un roadie, che volava con la band in classe economica, e gli ordinò di scambiarsi di posto. Va ricordato che agli stessi giornalisti che viaggiavano con gli Zeppelin veniva fornito un elenco di regole che “vietavano” il contatto visivo con Bonham per la loro stessa sicurezza.
La dipendenza da eroina di Page, invece, segnò l’inizio della spirale discendente dei Led Zeppelin che culminò nel 1980con la morte dello storico batterista soffocato dal suo stesso vomito dopo l’ennesima notte di eccessi.
A parte questo, il libro si conclude in maniera più soft raccontando di come Page si stia godendo questi anni tra apparizioni nei dischi dei suoi colleghi e la lotta, felicemente conclusa, con il vicino di casa Robbie Williams.
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