Musica

Wit Matrix: intervista alla band a pochi giorni dal Pink Floyd Day 2018

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I Wit Matrix sono una band veneta composta da 11 musicisti e 10 tecnici, che propongono uno spettacolo completo e simile sia nella scenografia che nel sound ai concerti dei Pink Floyd.

Durante i loro spettacoli vengono curate meticolosamente la proiezione dei filmati, i suoni il più fedeli possibile agli originali, generando così una riproduzione musicale-scenografica anche per i "Floydiani" più preparati e critici. Nati come cover band nel 1989 si sono esibiti in molti locali del triveneto proponendo un repertorio di vario genere in continuo cambiamento.

Alla vigilia della loro attesissima esibizione al Pink Floy d Day 2018, che si terrà a Trento il prossimo 29 settembre presso l'Auditorium Santa Chiara di Trento, (a questo LINK è possibile acquistare il biglietto) abbiamo rivolto loro alcune domande.

 

Quando nasce il vostro progetto musicale?

"Tutti noi proveniamo da esperienze musicali di vario genere – ci racconta il bassista Claudio Palliati –  ma il nostro progetto di tribute band è attivo ormai dal 2004."

 

Il prossimo 29 settembre sarete a Trento con il Pink Floyd Day 2018. Cosa rappresenta per voi questo evento?

"E’ un grande appuntamento con il mondo dei Pink Floyd per tutti gli appassionati come noi che vogliono  tenere  vivo  il  mito di una band  che  – prosegue il bassista della band– ha fatto da colonna sonora alla nostra vita."

 

Quest’anno sono stati annunciati due ospiti d’eccezionale spessore musicale: Harry Waters e Larry McNally. E’ stato difficile arrivare a due nomi così importanti e quanto lavoro c’è dietro all’organizzazione di un evento come il Pink Floyd Day?

"I primi contatti con  Harry risalgono a 3 anni fa circa,  prima della sua partenza per il tour mondiale di The Wall con suo padre Roger, abbiamo parlato molto del nostro progetto. Pink Floyd Day  e della sua finalità benefica, gli ho raccontato  cosa abbiamo fatto nelle edizioni precedenti e cosa vorremmo fare in futuro, lui ha molto apprezzato il nostro impegno e professionalità e appena i tempi sono stati maturi ha accettato di partecipare alla nuova edizione assieme al grande Larry McNally. Organizzare un Pink Floyd Day non è semplice, dietro c’e’ un enorme lavoro logistico e burocratico fatto da uno staff di collaboratori che comincia a muoversi per l’edizione successiva un anno prima circa."

 

Siete unanimemente considerati una delle migliori tribute band dei Pink Floyd italiane, in particolare per l’estrema cura dei suoni e dei dettagli. Cosa devono aspettarsi gli spettatori che verranno  ad ascoltarvi il 29 settembre?

"Per questa edizione abbiamo voluto  modificare  in parte le scenografie per coinvolgere maggiormente il pubblico, anche i video sono stati tutti rifatti in alta qualità  e potenziato il laser Show.  La scaletta sarà diversa da quella delle edizioni precedenti, la scelta dei brani è stata fatta in collaborazione con Harry Waters, che suonerà alcuni brani dei Pink Floyd con noi sul palco. C’è stato  un bellissimo lavoro di squadra con lui per rendere unica questa edizione."

 

Nella giornata del 29 settembre verrà allestita una mostra negli spazi sottostanti l’Auditorium Santa Chiara di Trento. Cosa puoi dirci al riguardo?

"Sarà una mostra bellissima con un sacco di rarità, dischi provenienti da tutto il mondo di cui non sapevamo neanche l’esistenza, ci saranno anche dei cimeli, come le bacchette di Nick Mason usate a Venezia, dischi d’oro originali e molto altro ancora. Un'altra chicca per gli appassionati di musica – spiega con entusiamo Claudio Palliati – è  la mostra di chitarre delle rockstars, la chitarra di Eric  Clapton, dei Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin e molti altri ancora."

 

L’annuncio dei due super ospiti ed in modo particolare Harry Waters (figlio di Roger Waters) ha scatenato moltissima curiosità e interesse da parte dei tanti appassionati del mondo Pink Floyd. Fra il resto Harry si esibirà per la prima volta in Italia. Quanta emozione ci sarà per voi suonare sullo stesso palco con un musicista che ha fatto alcune tourneè con suo padre Roger Waters, autentico genio creativo dei Pink Floyd?

"Per noi sarà un onore è un privilegio poter divider il palco con Harry Waters, abbiamo preparato delle vere chicche Floydiane  per l’occasione – spiega il bassista dei Wit Matrix– ma non vogliamo svelare niente per non rovinare la sorpresa."

 

A margine del Pink Floyd Day è stato organizzo un incontro a scopo didattico con gli studenti del CDM di Rovereto. Cosa puoi dirci di questa iniziativa?

"Una cosa molto bella ed estremamente interessante, uno staff di esperti, giornalisti, videomaker, registi, blogger, musicisti, spiegherà agli studenti come è cambiata la musica  dagli anni dei Pink Floyd ad oggi, il modo di suonarla, di promuoverla  e di viverla, l’importanza di Youtube, Facebook  e tutto quello che gravita attorno al mondo della musica."

 

Alla mostra del 29 settembre, che sarà aperta dalle 16 alle 20, parteciperanno scrittori, giornalisti, importanti collezionisti e tantissimi appassionati dei Floyd, con qualche grande esperto in materia. Sarà inoltre possibile incontrare in una conferenza pubblica i due ospiti e fare alcune foto insieme a loro. Cosa rappresenta per voi questo momento di contatto con i tantissimi appassionati dei Pink Floyd fra i quali molti giovani?

"E’ sicuramente un momento molto bello ed emozionate  poter condividere certe emozioni con  chi i Pink Floyd li ha conosciuti negli anni '70 '80 ecc  – conclude Palliati – e nello stesso tempo far conoscere alle nuove generazioni questa band britannica che ancor oggi ha la capacità di riunire migliaia di persone è una sensazione impagabile."  

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

 

Contatti e Link

Wit Matrix

Pink Floyd Day

McNelly Waters

Intervista a Harry Waters

Intervista a Larry McNally

 

Ufficio Stampa: Stefano Leto 

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/Roger Waters/The Wall/Nick Mason/Pink Floyd Day/Harry Waters
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