“Spero che un giorno vi unirete a noi ed il mondo sarà come un’unica entità”. Sono queste le parole che riassumono il significato di “Imagine”, canzone scritta da John Lennon e pubblicata nell’album omonimo uscito l’8 ottobre 1971, il secondo dopo lo scioglimento dei “Beatles”. (leggi l’articolo)
Oggi il brano è diventato un simbolo di fratellanza e di pace, tanto che nel corso degli anni è stato interpretato dai maggiori cantanti italiani (Ornella Vanoni, Anna Oxa, Gianni Morandi, Giorgia, Paola Turci, Fiorella Mannoia) e internazionali (ricordiamo da ultimo l’esibizione di Madonna davanti al luogo dell’attentato di Parigi avvenuto nel novembre 2015 o l’esecuzione dei Queen il giorno dopo l’omicidio di John Lennon)
Il testo della canzone ha creato un’immagine del mondo ideale, dove regnano amore, pace, fraternità e uguaglianza ma forse non tutti sanno che questo capolavoro è nato dalla poesia di Yoko Ono dal titolo “Grapefruit”. Alle parole John Lennon ha accostato una musica tranquilla, quasi commovente che è stata accolta dal pubblico e dalla critica in modo positivo; pensate che ad oggi la canzone ha venduto più di 1.6 milioni di copie in tutto il mondo.
“Imagine” ha dipinto una vita senza timore, senza odio; il testo è motivo di speranza di un mondo migliore; un inno da cantare, ascoltare e seguire negli episodi di crisi umanitaria. Il videoclip ufficiale vede protagonisti la coppie John Lennon e Yoko Ono camminare nella nebbia verso la loro casa. Una stanza vuota e buia, un pianoforte posto su un lato dell’ambiente… L’artista si siede al piano e inizia a suonare e cantare mentre la moglie apre le imposte facendo entrare la luce, simbolo di speranza… Yoko Ono poi si siede accanto al marito fino all’ultima nota del brano: un chiaro simbolo di amore da parte di una donna troppo spesso non troppo amata dagli altri Beatles (leggi l’articolo) e dai fans che l’accusano di essere stata la causa dello scioglimento dei fab four, a causa delle sue continue intromissioni nelle decisione della band. Su questo argomento lo scrittore italiano Matteo B. Bianchi recentemente ha scritto un interessante libro dal titolo molto eloquente: “Yoko Ono. Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio.” (leggi la nostra intervista all’autore)
“Immagina un mondo senza possessi, mi chiedo se ci riesci, senza necessità di avidità o fame – canta John Lennon – La fratellanza tra gli uomini, immagina tutta le gente condividere il mondo intero“. Quello che ci spinge a immaginare è un mondo possibile, in cui le persone non si calpestano i piedi ma si aiutano a vicenda, un mondo in cui ciò che è davvero importante è la condivisione, un mondo che pensa più a costruire ponti che a erigire muri. Il fatto è che, come dice a un certo punto Lennon, siamo in tanti a pensarla in questa maniera ma spesso temiamo di essere soli. “Puoi dire che sono un sognatore ma non sono il solo“. Lo è chiunque condivida questi pensieri di pace e amore.
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