Francisco è il nuovo progetto che nasce dall’intensa collaborazione fra Fabrizio "Naniz" Barale e Fabio"Mago" Martino. La lunga e assai vivace carriera dei due musicisti piemontesi già membri degli Yo Yo Mundi, (oltre a numerose collaborazioni importanti come quella con Ivano Fossati), trova oggi nuovo slancio ed energia grazie alla realizzazione di questa prima produzione.
Perché il titolo Truco Blues?
Il Truco è un gioco di carte molto popolare che nasce nell’America del Sud. Il gioco stesso è stato importato in Italia dai viaggiatori di inizio secolo scorso.
Fino a qualche anno fa nelle osterie del Basso Piemonte – di cui Barale e Martino sono originari – era abitudine che gli anziani si riunissero e passassero i pomeriggi giocando al Truco e, cosa assai bizzarra, si parlassero in spagnolo per indicare i punti o le “mosse”.
Quegli stessi giocatori erano, un tempo, stati migranti, uomini e donne partiti e poi tornati dalle Americhe. Alcuni di essi con qualche piccola fortuna, la maggior parte senza un soldo, un mazzo di carte in tasca ed una lingua nuova da ricordare.
La narrazionedi questa vicenda ci rimandò ad una atmosfera blues (inteso come quel sentimento di malinconia, di rassegnazione ma anche di voglia di rivalsa) ed in quel momento nacque il titolo di questo lavoro e l'intenzione di “disegnare/dipingere” musiche per viaggiatori.
Truco Blues è un ricco quadro musicale, libero nella forma, che brilla anche grazie ad una serie di fortunati incroci artistici, alle contaminazioni e alle collaborazioni con alcuni amici musicisti.
Guido Guglielminetti suona il basso, Lillo Fossati la batteria, Ismael Outtarà, la voce di “Afro Talk”, Animor, che appare in “Fiore di Seta”, le voci multi-lingue di “Magnifico”, Fabrizio Pagella alla recitazione, la sezione fiati e la voce di Cerno dei The Vad Vuc ed altri ancora.
Chitarra e fisarmonica si incontrano in questo progetto in cui la parte strumentale fa da ossatura alle liriche, affidate alla penna dello stesso Barale, delineando la forma definitiva di 12 tracce, di cui 6 cantate, 3 con recitati e 3 strumentali.
I protagonisti di Truco Blues sono dunque il trattenere il fiato, il pazientare, il pensiero, l’ascolto, l’ombra ma anche tutti i suoi contrari. Si ha la sensazione, ascoltando tutto il disco, di doversi fermare anche solo per quell’attimo, di doversi scostare dal flusso continuo e travolgente delle cose. Di concedersi una breve pausa per poi riprendere il passo.
Buon ascolto.
(vv)